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Costume e Società

“La mia vita è un’opera d’arte”: avviato ad Antonimina il percorso di “Arteterapia”


GRF

Dalla Responsabile Comunicazione Progetto L’arte dello star bene Volare Calabria

È iniziata lunedì 7 novembre, l’attività di Arteterapia La mia vita è un’opera d’arte, promossa da L’arte dello star bene nel progetto Volare, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in partenariato con le maggiori reti di volontariato sul piano nazionale, Associazione Nazionale Tutte le Età per la Solidarietà e Autogestione Servizi.
Un progetto nato dall’esigenza di coinvolgere gli anziani di tutta Italia e, per la Calabria, di Antonimina.
Comunità e clinica Villa Vittoria tra le reti di eccellenza, offrono ad anziani e adulti, dopo due anni di pandemia e di isolamento sociale, l’occasione di ritornare a vivere; una ripartenza intesa come un processo non solo di condivisione di momenti e di spazi, ma anche di cambiamento nel proprio stile di vita, concependo l’invecchiamento attivo e cercando di superare l’apatia.
Le immagini raccolte dai partecipanti durante le tre escursioni dell’attività Appunti di viaggio sono adesso il diario di bordo condiviso dai pazienti della clinica Villa Vittoria che, nella prima giornata in programma, coordinati dalla maestra locrese d’arte, Maria Adele Longo, hanno riprodotto alcuni dipinti in base alle loro capacità ed emozioni suscitate nell’osservare gli scatti fotografici e i racconti prodotti, sviluppando il potenziale creativo insito in ciascuno di loro con l’arteterapia.
Del resto, scopo dell’arteterapia è portare ad espressione attraverso i colori, emozioni e sentimenti mediante delle immagini, un percorso liberatorio che si fonda proprio sulle capacità creative della persona, promuovendone il benessere e sviluppando potenzialità individuali.
«Un’emozione indescrivibile – ha commentato l’esperta Longo, – entrare in quella sala e non sapere la loro reazione di fronte a una tela mi ha per un attimo bloccata, ma poi dai loro occhi, alcuni intimoriti, altri curiosi, ho notato comunque la volontà di fare. Presi i pennelli e colori tutto è stato più facile.»
«Sembra di ritornare ai momenti d’infanzia – ha detto un paziente, – quando mischiavamo i colori all’asilo»; e poi la signora Iolanda, che mentre dipingeva il tramonto, esternava la bellezza dell’arte appresa anche grazie a suo figlio, oggi artista dell’Accademia di Belle Arti.
E vedendo le fotografie dei posti visitati nei giorni scorsi, alla vista di un casolare abbandonato in mezzo ai palmenti di Antonimina, scatta il momento della memoria storica e il racconto dei tempi che furono.
Emozioni, ricordi, sensazioni, timori e dubbi in un unico momento che l’arte riesce a trasferire dal cuore a una tela.
Le opere degli artisti della clinica di Antonimina, come evidenziato da Domenica Bumbaca, Generatore di Comunità per la Calabria, al termine dell’attività, saranno poi esposte e viaggeranno per le Regioni d’Italia.
Prossima data dell’arteterapia mercoledì 16 novembre.


Gedac

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