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Costume e SocietàSpettacolo

Grande accoglienza anche a Reggio per “Elegia per la principessa barbara”


Edil Merici

Dall’Ufficio stampa

Una standing ovation ha sancito il successo di Elegia per la principessa barbara. A proposito di Medea: la nuova produzione della Compagnia teatrale Scena Nuda, dopo la prima a Portigliola e la rappresentazione al Parco dei Tauriani di Palmi, è approdata a Reggio Calabria, andando in scena al Teatro Zanotti Bianco, nell’ambito del progetto Altri Luoghi e dell’iniziativa Reggio Fest (promossa dal Comune di Reggio, su fondi Ministero della Cultura).
Un grande riscontro da parte del pubblico, che (in un silenzio assoluto che ha avvolto il teatro) è stato coinvolto dall’intensità delle interpretazioni e del testo, che nasce dall’analisi del personaggio di Medea, nella sua evoluzione nel tempo e nelle diverse versioni letterarie, da Euripide, a Seneca, a Franz Grillparzer, e in cui viene evidenziato anche l’aspetto dell’essere straniera in terra straniera. Una drammaturgia (che parte dalla riflessione su quali domande questa storia ponga al nostro tempo) e uno sguardo registico firmato da due fra i più importanti nomi del panorama teatrale italiano, ovvero Elena Bucci e Marco Sgrosso.
Una Medea forte, sfaccettata, dunque, quella interpretata da Francesca Ciocchetti che, al centro della scena, fa rivivere il Mito nella sua complessità, insieme agli altri protagonisti, che la affiancano sul palco in un alternarsi di presenze e assenze, di sguardi che si incrociano e si celano davanti al dolore, di passioni contrastanti, di sentimenti, resi da tutto il cast: da Teresa Timpano, che ha vestito i panni della nutrice, a Filippo Gessi, nel ruolo di Giasone, da Alfonso Paola (Creonte/Messaggero), a Miryam Chilà, che ha dato voce alla parte delcoro. Grande intensità attoriale, per una narrazione drammaturgica che emoziona gli spettatori, in una versione scenica in cui la parola si fonde, si modula e viene esaltata dalla musica eseguita dal vivo dal Maestro Alessandro Calcaramo e dalla voce di Caterina Verduci: suoni che riportano a epoche lontane, canti della tradizione calabrese che incrociano quelli in griko salentino, o echi internazionali, in una visione ampia e universale del Mito. Una musica che diventa linguaggio e parte integrante, fondamentale di un racconto che conquista il pubblico.
Ancora un grande successo, quindi, per questo nuovo spettacolo teatrale e per Altri Luoghi: Reggio Fest, iniziativa che proseguirà con l’appuntamento del 2 dicembre, con lo spettacolo Maxima di Pandemonium Teatro.


Gedac

Redazione

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