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Roccella Jonica: al via domani “Jazz@the Christmas Village”


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Dall’Ufficio Stampa Rumori Mediterranei International Jazz Festival

Sarà il quartetto del contrabbassista Massimiliano Rolff e del trombettista spagnolo David Pastor ad aprire la rassegna invernale del Festival Internazionale del Jazz Rumori Mediterranei che si terrà a Roccella Jonica da domani all’11 dicembre, nell’arco di tempo ormai calendarizzato come lungo ponte dell’Immacolata.
«Grazie al contributo ottenuto sull’Avviso pubblico Spettacoli ed Eventi 2022 promosso dalla Regione Calabria e in linea con i suoi obiettivi, il Festival è stato pensato come elemento qualificante dell’offerta turistica di Roccella per il lungo ponte dell’Immacolata» dichiara il Sindaco Vittorio Zito. «In quest’ottica – aggiunge, – stiamo promuovendo con gli Hotel e i Bed & Breakfast specifiche offerte dedicate e abbiamo voluto inserire, all’interno del programma della manifestazione, l’Aperinjazz per valorizzare alcune delle eccellenze enogastronomiche del territorio.»
Dopo l’apertura nella splendida cornice del Convento dei Minimi, la rassegna continuerà in uno spazio nuovo, pensato come un vero e proprio Jazz Club, all’interno del quale seguire le iniziative editoriali e ascoltare i concerti gustando gli aperitivi proposti di sera in sera.
«Dal punto di vista editoriale Jazz@the Christmas Village sarà dominato dalla presentazione di tre prestigiosi libri recenti e di due album legati alla musica jazz e prodotti dall’etichetta discografica Caligola Records, che sarà anche partner dell’evento» spiega il Direttore Artistico della manifestazione Vincenzo Staiano. «Gli autori delle opere – prosegue, – saranno presenti fisicamente o in collegamento audiovisuale. Le presentazioni, infatti, saranno trasmesse in diretta digitale da Radio Roccella. Tre i libri discussi nel corso dell’evento: Io sono un jazzista di Guido Michelone (Altra Musica, 2022); Jazz dietro le quinte. Fotografie, ricordi e riscoperte di Luca Cerchiari e Roberto Polillo (Mousse Publishing, 2022); Impulso Jazz. Storia e capolavori della Impulse Records, di Francesco Cataldo Verrina, (Edizioni Kriterios, 2022). Due, invece, gli album che vedono protagonisti alcuni musicisti molto legati a Rumori Mediterranei: Orfani, di Claudio Cojaniz, Alessandro Turchet, Luca Colussi e Luca Grizzo (Caligola Records, 2021) e Griot Jazz di Baba Sissoko, Jean Philippe Rykiel, Madou Sidiki Diabate, Lansinè Kouyate (Caligola Records, 2020).
«Cinque i gruppi presenti nel programma musicale, che appartengono a generi che spaziano dal jazz classico alla musica elettronica e dalla musica pop al jazz contemporaneo e sperimentale» annuncia Staiano.
Il Direttore Artistico prosegue illustrando il programma delle serate: «Si partirà domani all’ex Convento dei Minimi con il Massimiliano Rolff & David Pastor Quartet,che vedrà David Pastor allatromba, Massimiliano Rolff alcontrabbasso, Alberto Tacchini alpiano e Ruben Bellavia alla batteria. Il trombettista spagnolo David Pastor e il contrabbassista italiano Massimiliano Rolfformai suonano insieme da alcuni anni. La loro collaborazione è stata contrassegnata dal progetto Cubiculum che ha riscosso un grande successo e ha portato alla produzione di un album con lo stesso titolo pubblicato da BlueArt nel 2017. Successivamente, il loro repertorio si è arricchito di nuovi brani all’insegna del linguaggio jazzistico contemporaneo e sarà questo a segnare la performance di domani, che registrerà anche la presenza di due talenti del panorama jazzistico del nostro Paese come il pianista Alberto Tacchini e il batterista Ruben Bellavia.

L’8 dicembre la rassegna si trasferirà al Jazz Village e sarà il turno dell’Alberto Lombardi Stratocaster Tribute con Alberto Lombardi alla chitarra Fender Stratocaster, Andrea Minissale alletastiere, Menotti Minervini al basso e Alessandro Beccati alla batteria. Si tratta di un progetto dedicato alla celebre chitarra Fender Stratocaster. Il concerto, infatti, celebrerà la chitarra più famosa al mondo attraverso richiami agli artisti che l’hanno resa celebre: da Eric Clapton a David Gilmour, da Jimi Hendrix a Stevie Ray Vaughan, da Jeff Beck a Frank Zappa. Alberto Lombardi è l’autore del progetto. Chitarrista, cantautore e capogruppo, ha studiato chitarra al Guitar Institute of Technology di Los Angeles e ha collaborato con parecchie celebrità del panorama musicale nazionale e internazionale. All’estero è stato in tour con Tommy Emmanuel e Peter Finger e ha collaborato con Bob Clearmountain, leggendario ingegnere del suono di Bruce Springsteen e dei Rolling Stones. Lombardi è già stato ospite del Festival all’interno di un bel progetto dedicato a Frank Zappa.

Il 9 dicembre ci sarà la performance dei 72 Hour Post Fight con Carlo Luciano Porrini alla chitarra, basso e voce; Luca Bolognesi al sintetizzatore, basso e fx Andrea Dissimile alla batteria e Adalberto Valsecchi al sassofono. Quello dei 72 Hour Post Fight è un quartetto formato da giovani che si sono conosciuti al liceo e da allora sono riusciti a conseguire un grande affiatamento nel corso degli anni. Hanno fatto della sperimentazione elettronica il loro tratto musicale distintivo pescando nei settori più innovativi della musica d’avanguardia internazionale. Infatti sono difficili da definire con una semplice etichetta, perché riescono a entrare in tutte le pieghe della musica contemporanea. Il loro progetto combina elementi di musica elettroacustica, downtempo e ambient con jazz, math rock, hip hop ed emo. Le prime produzioni sono state il risultato della collaborazione tra Carlo Luciano Porrini e Luca Bolognesi, iniziata nel 2017. Successivamente, ai due si sono aggiunti Adalberto Valsecchi al sassofono e Andrea Dissimile alla batteria. I 72 Hour Post Fight, di recente, hanno pubblicato il loro secondo album Non: Background music.

Il 10 sarà la volta di Enzo Favata the Crossing con Enzo Favata al sax soprano, flauto, campionatori, tastiera e live electronics, Pasquale Mirra al vibrafono, marimba e midi, Simone Graziano alle tastiere e Stefano Tamborrino alla batteria. Il bravo polistrumentista Enzo Favata porta a Roccella una proposta che sta avendo un grande successo sulla scena jazzistica internazionale, con una nuova formazione e un nuovo progetto musicale pieno di suggestioni elettroniche e originalità sonore. Ad affiancarlo il pianista e compositore Simone Graziano, il vibrafonista Pasquale Mirra, considerato uno dei maestri di questo strumento, e il batterista Marco Tamborrino. I quattro danno vita a un suono che si alterna tra musica elettronica, jazz, rock cosmico, suoni Balinesi ed Etiopici, in un caleidoscopio di colori e melodie.

L’11 segnerà il ritorno di Baba Sissoko a Roccella dopo la sua partecipazione alla sessione estiva di Rumori Mediterranei con la figlia Djana e al Jova Beach Party, dove ha riscosso un grande successo.Sarà presente con la sua Baba Sissoko Afro Jazz Band, una formazione che vede affiancati Baba Sissoko allavoce, tama e ngoni, Djana Sissoko allavoce, Angelo Napoli allachitarra elettrica, Luigi Genise alle tastiere, Tobia Ciaglia albasso elettrico e Gennaro Scarpato alla batteria. Baba Sissoko, oltre a essere uno dei più prestigiosi percussionisti del mondo,è un discendente dei griot del Mali, figure di cantastorie nomadi che si tramandavano oralmente le storie tribali di quella regione dell’Africa. Erede di quella cultura, a Roccella presenterà un sestetto all’insegna dell’Afro Jazz, un genere di cui è uno dei custodi più autorevoli.»
Tutti i concerti si terranno alle ore 19:00, mentre le iniziative editoriali avranno inizio alle ore 18:00.
L’ingresso ai concerti è gratuito.
Per ogni altra informazione si possono visitare i siti del Festival Jazz o Visit Roccella.


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