ADVST
Costume e Società

Al Liceo Scientifico “Zaleuco” la commemorazione di Francesco Panzera


GRF

Dal Comitato per la comunicazione dello Zaleuco

Un avvenimento di grande spessore umano, sociale e culturale, quello vissuto dagli studenti del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino che, giovedì 15 Dicembre, nell’Aula Magna, hanno partecipato alla commemorazione dei quarant’anni dalla tragica scomparsa di Francesco Panzera, docente di matematica e vicepreside dello stesso liceo. Tantissime le autorità civili, politiche, militari e religiose presenti, nonché rappresentanti delle diverse realtà scolastiche, culturali e religiose. Gli allievi del nostro liceo hanno partecipato attraverso i rappresentanti delle classi, insieme a quelli d’Istituto e della Consulta Giovanile, per essere consapevoli e conoscere fino in fondo una figura cardine, per la loro scuola. Al tavolo degli interventi: Giovanni Calabrese, ora Assessore alla Regione con Deleghe alla Formazione e al Lavoro giovanile, il Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, la Dirigente Scolastica Carmela Rita Serafino, il Vescovo della Diocesi di Locri/Gerace Francesco Oliva, il giornalista dell’Avvenire e componente del Comitato Scientifico lavialibera Toni Mira e l’Assessore alla Cultura Domenica Bumbaca, che ha moderato l’evento. A aprire i lavori del Convegno la Dirigente Scolastica, che ha voluto sottolineare le eccellenti qualità del professore Panzera, amichevolmente chiamato Ciccio, della sua passione per l’insegnamento e per la formazione dei suoi allievi. Purtroppo la sua abnegazione professionale e umana ha dato fastidio al contorto e perverso meccanismo della ‘ndrangheta, portando qualcuno a porre fine alla sua giovane esistenza, a soli 37 anni, la sera del 10 Dicembre 1982, con otto colpi di pistola davanti casa sua. Gli studenti attuali, ha ribadito la Dirigente, conoscono Panzera per il busto che lo raffigura, per il Laboratorio di Chimica a lui dedicato, per il nome della via su cui sorge la scuola ma, prima di tutto, va conosciuto come persona, che ha saputo lasciare un’impronta sociale e morale immensa, a cui i ragazzi possono e devono far riferimento, come facenti parte della comunità scolastica dello Zaleuco. A seguire, l’assessore Calabrese ha parlato di nuovo inizio, menzionando la nascita del progetto Polo Culturale Locri in uno stabile, confiscato alla mafia, proprio sulla via dedicata al professore Panzera, di fronte al suo Liceo Scientifico. Il Prefetto Mariani ha incitato i ragazzi a essere liberamente consapevoli delle proprie scelte, e la cultura, in questo, ha sicuramente la sua valenza; mentre il Vescovo Oliva ha voluto mettere in evidenza l’importanza del ricordo, per meglio discernere il presente e poter incentivare i lati positivi del nostro territorio. Infine, il giornalista Toni Mira ha voluto porre in risalto la forza positiva di persone come Panzera che, con il loro esempio, abbelliscono e rendono onore a questa terra contro la brutalità mafiosa. Tante le testimonianze da parte di amici, colleghi, ex allievi del professore, tutti con un ricordo nitido di una persona affabile, ironica, con uno spiccato senso del dovere, sia fuori sia dentro la scuola, come ha riportato la nipote Vittoria, sottolineando, ai ragazzi presenti, che il miglior modo per rendergli omaggio è attraverso lo studio e l’impegno costante. Una figura, quindi, di grande levatura morale e professionale che, non solo trasmetteva il sapere attraverso nozioni, ma anche valori di vita vera. Incentivava i propositi dei suoi allievi, cercando in ogni modo possibile di allontanarli dai gorghi terribili della droga che, ai tempi di Panzera, allungava di molto i suoi tentacoli di morte. Ha voluto lasciare, agli allievi di oggi, l’esempio di come un docente è chiamato a essere: colui che guida, sostiene, difende, promuove e consolida. Un uomo, un professionista diventato, nell’umiltà e nella discrezione, una voce potente, la cui eco continuerà nello spirito dei tanti studenti del Liceo Zaleuco, che dal suo esempio hanno appreso come dal costante senso del dovere, dalla perseveranza in certi valori, è possibile diventare eroi del proprio quotidiano, in cui spesso vige la prepotenza e la sopraffazione, situazioni conflittuali che, se non educate nel giusto tempo, attraverso il dialogo e il confronto, possono divenire pericolose scintille per contrasti su larga scala, come le guerre, che annientano umanità e dignità.

Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa Mafia svanirà come un incubo
Paolo Borsellino


Gedac

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button