Grazie al sostegno della dirigente scolastica Catena Giovanna Moschella e grazie al corpo docente delle discipline d’indirizzo che hanno fortemente creduto in questo progetto espositivo annuale che vede protagonisti gli alunni del Liceo artistico Mattia Preti Frangipane, il liceo è uscito fuori dalle aule e approdato in uno dei siti archeologici meno noti di Reggio Calabria. Obiettivo del progetto è stato permettere di vivere un’esperienza da protagonisti ai discenti, familiarizzare con i meccanismi espositivi, di allestimento e di curatela e intessere una trama che favorisce il dialogo tra l’antico e l’arte contemporanea. L’ideatrice della mostra Anima Mundi, la storica dell’arte e docente Stefania Fiato, ha strutturato una serie di seminari che hanno come macro tema la conoscenza di sé e i sentimenti. Assumendo come osservatorio privilegiato la fase evolutiva dell’adolescenza, tenendo conto dell’esperienza di chiusura dovuta al Covid-19 e proponendo, attraverso una serie di incontri e la realizzazione di tre esposizioni, di guidare i discenti ad affrontare questa opportunità che è la conoscenza di sé e la gestione dei sentimenti. Il piano di lavoro si è sviluppato procedendo parallelamente attraverso la teoria, indispensabile per ricevere nuovi spunti creativi, e la pratica, facendo corrispondere a ogni seminario un evento espositivo. Punto di partenza è stato un seminario tenuto il 7 novembre presso l’aula magna del Liceo Artistico, che ha contribuito a chiarire la tematica da sviluppare e ha rappresentato un importante momento di coesione per gli alunni del triennio oltre a favorire lo sviluppo di un obiettivo comune per tutti i docenti. La scuola si è posta infatti non solo come un cenacolo intellettuale, ma anche come un laboratorio idoneo a far emergere i concetti fondamentali della didattica contemporanea avvalendosi delle metodologie che vanno a privilegiare l’esperienza laboratoriale, ponendo al centro dell’attenzione lo studente, con lo scopo principale di valorizzare ogni sua competenza e vissuto relazionale.
Partendo dalla tematica complessa di Anima Mundi è scaturita una riflessione intimista sul tema l’Anima del mondo, termine filosofico usato dai platonici per indicare la vitalità della natura nella sua totalità, assimilata a un unico organismo vivente e rappresentante il principio unificante da cui prendono forma i singoli organismi, i quali, pur articolandosi e differenziandosi ognuno secondo le proprie specificità individuali, risultano tuttavia legati tra loro da una tale comune Anima universale. Il filo rosso che ha legato i tre seminari e le mostre è stata la conoscenza di sé e la nascita dei sentimenti individuali e collettivi durante l’adolescenza.
La mostra, che si è avvalsa del Patrocinio del Comune di Reggio Calabria e rientra negli eventi promossi dal Gruppo di Azione Locale Terre Locridee per Locride Capitale Italiana della Cultura 2025, è stata visitabile fino allo scorso 28 dicembre e ha visto l’esposizione di lavori scultorei curati dalle docenti Eleonora Pesaro, Loredana Scopazzo e Marzia Misitano, i progetti grafici curati dai docenti Enrico Strati e Luisa Vazzana, i dipinti degli alunni delle classi dei professori Antonio Barbera e Gaetano Imbesi.
