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Attualità

“No all’Ospedale Civile di Cosenza con il 51% di capitali privati”


Edil Merici

Dall’Ufficio Comunicazione Istituzionale Movimento Noi

I Popolari del Movimento Noi rompono il silenzio dei tanti sul tema del nuovo Ospedale civile di Cosenza dichiarandosi non d’accordo sul fatto che l’Ospedale civile pubblico debba avere il 51% di quote da assegnare a privati e prendendo atto della istituzione del sempre auspicato Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università della Calabria, chiede che la costruzione del nuovo Ospedale venga realizzata nella zona universitaria, come previsto dai propri programmi elettorali redatti al solo fine del bene dei cittadini in rispetto della Costituzione Italiana. Come sempre, il Movimento Noi è favorevole ad una sanità privata complementare e d’eccellenza anche accreditata, utile a velocizzare alcune procedure, ma assolutamente separata da quella pubblica. Lo hanno dichiarato i Delegati del Movimento Noi unitamente al portavoce nazionale Fabio Gallo, già candidato Sindaco alle scorse amministrative di Cosenza. “Con l’ultima delibera del Consiglio comunale di Cosenza, inerente l’ormai annosa vicenda del nuovo ospedale civile – comunica la nota stampa dei Popolari del Movimento Noi – l’amministrazione guidata da Franz Caruso ha messo nero su bianco il luogo nel quale dovrebbe sorgere il nuovo Ospedale Civile di Cosenza. Si tratta di Vaglio Lise, località diametralmente opposta a quella scelta dalla precedente amministrazione guidata da Mario Occhiuto, che voleva il nuovo nosocomio arroccato sulla collina di Muoio, discutibile per motivazioni logistiche e forse anche idrogeologiche. Oggi, però, parlare di nuovo Ospedale Civile, alla luce delle ultime importanti novità, significa mettere in discussione decisioni prese ma che sono superate da dati di fatto che debbono essere tenuti in considerazione. Dal prossimo anno accademico, infatti, l’UniCal avrà una facoltà di Medicina e Chirurgia, e sarebbe opportuno che i reparti nei quali i nostri futuri medici svolgeranno il loro tirocinio, non fossero situati estremamente lontano dalle aule universitarie. Sarebbe assurdo. Altra discrepanza che salta all’occhio è che l’attuale nosocomio cosentino e al 100% di proprietà ed a gestione pubblica. L’accordo per la costruzione del nuovo Ospedale Civile, invece, prevede una percentuale di partecipazione pari al 51% di capitale privato e al 49% di capitale pubblico e una co-gestione pare venticinquennale. Cosa assurda che si realizza a danno dei cittadini. Ora, premesso che il Movimento Noi non è contrario ad una sanità privata complementare a quella pubblica, riteniamo, però, che le strutture ospedaliere debbano essere cosa pubblica, per non diventare centri d’interesse politico affaristico incontrollabili a danno dei contribuenti, con conseguenti gravissime ricadute sui diritti dei cittadini alla cura. La sanità privata – sottolinea il Movimento Noi – deve essere una sanità complementare, strutturata e concepita al fine di fornire servizi di grande qualità, specie in quelle branche in cui il servizio pubblico non riesce a essere incisivo, ad esempio la medicina preventiva e quella riabilitativa. Anche per quanto riguarda il luogo il Movimento Noi è coerente con quanto previsto nel suo programma elettorale delle scorse amministrative di Rende e di Cosenza, che prevede la costruzione dell’Ospedale pubblico territoriale di quella che, di fatto, si configura già essere una Città Unica, nella zona universitaria. Una tesi avvalorata oggi dalla nascita del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’UniCal.

Foto: corrieredellacalabria.it


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