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Primavera della Calabria indaga la Calabria e le sue realtà eco territoriali


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Dall’Ufficio Stampa Primavera della Calabria

Sabato 21 gennaio (dalle 9:30 alle 14:00), la Scuola Invernale di Primavera della Calabria ha aperto le porte, a Cosenza, presso la sede dell’Associazione RiForMap in Piazza della Riforma nº 6.
Il Comitato scientifico, composto da Walter Nocito, Stefano Scalercio, Pino Scaglione, Pietro Tarasi e Rossana Vulcano, ha organizzato due giornate dedicate all’approfondimento delle relazioni fra le diverse aree geografiche calabresi e del ruolo giocato, da queste, sul piano socio/economico.
Nella 1ª sessione, dal titolo La Calabria un’unica area marginale? Dinamiche e gradi di perifericità di aree urbane e interne, le letture di Benito Scazziota (Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume), Ursula Basta e Fabio Spadafora (Fili Meridiani) e Tarasi (Contratto di Fiume Crati) hanno avviato, sotto la guida di Nocito e di Scaglione, una riflessione sulla necessità di restituire un significato all’acronimo Pianificazione, Programmazione e Progettazione che, negli interventi di Francesco Cufari (Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria), Massimo Covello (Confederazione Generale Italiana del Lavoro), Nadia Gambilongo (I Giadini di Eva) Francesco Lo Giudice (Governare Insieme), Luigi Innocente (Primavera della Calabria) e Vulcano (giurista agro/ambientale), ha trovato ulteriori interpretazioni e definizioni.
Gli impatti prodotti dall’urbanizzazione contemporanea hanno sia determinato una disgregazione socio/economica sia compromesso gli ecosistemi, amplificando ulteriormente le conseguenze negative del cambiamento climatico.
Come teorizzato dal territorialista, Alberto Magnaghi «Si abita di fatto un territorio post-urbano di area vasta, per cui il modello interpretativo che pone una polarizzazione tra urbano e rurale è sempre meno affidabile, divenendo necessaria una nuova forma di progettazione che tenga conto della nuova dimensione geografica dell’abitare e delle sue relazioni multiscalari.
Pertanto, la 2ª sessione su «Bioregione Urbana del Crati: Letture e proposte» si concentrerà sulla proposta di questo nuovo modello di programmazione e progettazione, grazie ai contributi di Elena Granata (Politecnico di Milano), Fabbricanove (Urban design Firenze), Giuseppe Scaglione (Università di Trento) e gli interventi con tecnica Pecha-Kucha di Stefano Scalercio (CREA), Michele Santaniello (Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Cosenza), Walter Nocito (Università della Calabria), Gilda Catalano (UniCal), Debora Cilio (UniCal), Bianca Verbeni (Comune di Montalto Uffugo), Tatiana Novello (Comune di Corigliano/Rossano) e Maria Pia Funaro (Comune di Cosenza).
Nonostante le avverse condizioni metereologiche, la Scuola Invernale ha visto una buona partecipazione in presenza e a distanza, avviando un dibattito che proseguirà con il successivo appuntamento di domani, sempre presso la sede di RiForMap.


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