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L’intramontabile Raffaella Carrà e l’auspicato omaggio del Festival di Sanremo


GRF

Di Ilaria Solazzo

Da quel 5 luglio 2021, giorno della sua scomparsa, l’onda d’amore e affetto che ha attraversato i suoi fan sparsi in tutto il mondo non si è mai fermata; perché l’anima, come ha detto qualcuno, non muore mai. Raffaella Carrà era ed è tra noi in forma diversa, ma pur sempre viva. Con la sua risata, inconfondibile come la sua classe. Elegante e sempre misurata nei toni, ha dato esempio di come si può restare umili nonostante la notorietà. La carriera prestigiosa l’ha resa unica a livello internazionale. L’insegnamento più grande che ha lasciato a tutti i suoi fan è di amare senza giudicare e di scindere il personaggio pubblico dalla persona. E anche di fare beneficenza in silenzio, senza sbandierarlo ai quattro venti.
In Italia da giorni si parla già del Festival di Sanremo. Chi ha amato profondamente Raffaella Carrà (come me) ricorderà con affetto la 51ª edizione, che si svolse al Teatro Ariston dal 26 febbraio al 3 marzo 2001. Alla conduzione proprio la Regina del Tuca Tuca, affiancata da Megan Gale, Massimo Ceccherini ed Enrico Papi. Il geniale Piero Chiambretti curò invece gli interventi comici nelle cinque serate, durante le quali intrattenne il pubblico con una parodia del Festival di Napoli allestito in un palchetto dell’Ariston.
Raffaella (sempre amante del buon gusto e della positività) diede prova, nonostante il lutto che la colpí inaspettatamente, di essere una padrona di casa impeccabile. Proprio nei giorni del Festival, infatti, scomparve a 56 anni il fratello Renzo, colpito da un tumore al cervello. Per l’artista, al dolore di quella perdita, si sommò la preoccupazione per i due nipoti, Federica e Mattia, di cui si era sempre presa cura come se fossero figli suoi.
La morte arrivò inaspettata nel pieno dei preparativi per l’evento, procurandole una più che comprensibile destabilizzazione. Tuttavia decise comunque di portare avanti quel progetto e di farlo dissimulando il dolore con l’esuberanza che l’ha sempre caratterizzata.
Da un punto di vista personale, però, le costò grandissima angoscia dire addio all’unico fratello e a raccontarlo fu lei stessa, durante quella che è stata la sua ultima apparizione in tv, nell’ambito della trasmissione A raccontare comincia tu. Nel corso della puntata trasmessa il 4 aprile 2019, infatti, Raffaella, solitamente molto schiva e riservata, si lasciò andare a toccanti dichiarazioni parlando del momento in cui aveva scoperto della malattia di Renzo. Erano in corso le prime riunioni di Sanremo quando le giunse quella maledetta telefonata. Per non cadere a terra, raccontò, fu costretta ad appoggiarsi al muro.
La sua semplicità disarmante colpiva chiunque la incontrasse: teste coronate, star hollywoodiane o persone comuni. Tra gli incontri più toccanti basti ricordare quello con Madre Teresa di Calcutta. Raffaella, nonostante la sofferenza per la perdita degli affetti più cari e la sua malattia, ha messo sempre al primo posto gli altri. Pochissimi sapevano del suo male incurabile. Ha voluto proteggere amici e fan per l’ennesima volta. E l’Italia, per non dimenticarla, le ha dedicato un francobollo e una moneta: la sua arte ha viaggiato ieri, viaggia ancora oggi e viaggerà per l’eternità da un Paese all’altro.
Tornando ai nostri giorni, è quasi tutto pronto per la kermesse musicale del Festival di Sanremo 2023, guidata da Amadeus. Mancano soltanto dei dettagli. Alcune indiscrezioni trapelate sulla rete danno per certo un omaggio speciale dedicato proprio a Raffaella Carrà. Sarà vero? Lo scopriremo solo rimanendo incollati alla tv tra il 7 e l’11 febbraio.

Foto: gedistatic.it


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Ilaria Solazzo

La pugliese Ilaria Solazzo risponde in pieno alla definizione di “multitasking”. Giovane donna, ha alle spalle mille differenti attività: la redazione di libri, una buona esperienza nel campo della grafica, la pubblicazione di vari testi e non solo! È anche appassionata di lettura (specie la fantascienza), moda, costume e poesia. È giornalista pubblicista, blogger… e tanto altro. Dal decennio di nascita - gli anni ‘80 - ha ereditato la passione per la televisione che, per lei, si incarna nel binomio Carrà/Cuccarini. Dinamica, professionale, seria, ama la vita a colori.

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