
Di Luisa Totino
Mia chimera
che agiti il mio tormentato sonno.
che avviluppi
il mio desiderio
senza lasciarti sfiorare.
Effimera presenza
che scivoli su di me,
senza veli, senza tempo, senza confini.
Hai avvinghiato
la mia vita
in un sogno immortale.
Lo sento,
lo vedo,
sono incatenato
alla mia chimera,
verso i sentieri dell’Ovest
dove
tutto ciò che è stato
e che sarà
si addormenterà dolcemente
e riposerà
vivendo in perenne ricordo…
il ricordo della mia chimera.
In foto la Chimera di Arezzo