Apodemus viene trovato ancora in fasce lungo le sponde del fiume Tevere. Dopo essere stato formato alle varie tattiche di guerriglia e di sopravvivenza, dopo varie peripezie finisce per ritrovarsi sotto un ponte di Roma. Leggete la sua avventura e scoprirete come ha fatto sconfiggere i ratti e a divenire re. Apodemus re di Roma.
Con queste parole viene presentato Apodemus re di Roma, libro edito da Bertoni Editore nella sezione Junior. Scritto da Edoardo Felicioni, contiene le illustrazioni di Barbara Cochetta e uno spazio dedicato alla realtà aumentata e al gioco di Riccardo Mazzi. Lo scrittore dedica questo libro a sua figlia Matilde, che ritiene il più grande dei tesori. 148 pagine che si leggono velocemente con una storia è accattivante. L’autore ne spiega fin dalle prime battute l’origine. Un anziano signore, uscendo da una vecchia stalla canticchiando una canzone d’amore, dice infatti a una gatta spelacchiata di allontanarsi assieme a lui. Da un campo adiacente spunta fuori prima un topo selvatico dal manto rossastro, grandi occhi neri e orecchie arrotondate, quindi, in successione, altri nove topini furbi che, oltrepassando un recinto di ferro e delle balle di fieno e attraversando un foro in una parete, si trovano dinanzi alla dispensa dei loro sogni. Scaffali pieni di cibo, biscotti, marmellate, legumi, farina. Una volta usciti dalla stalla, gli animaletti si dileguano proseguendo lungo l’argine di un fiume finché non si imbattono nei cadaveri straziati di altri topi selvatici. Trovano un topino ancora vivo, lo salvano e lo chiamano Apodemus. Per Apodemus non sarà facile integrarsi nella nuova famiglia, anche a causa della sua coda mozza. La matrigna e i fratellastri lo sbeffeggiano per via del suo odore e del pelo, che lo fa sembrare un coniglio, ma lui si rifugia nell’amore per il capofamiglia, nonché suo salvatore, che segue di nascosto ovunque vada, acquisendo quella fiducia che gli permetterà ben presto di esplorare l’intera colonia per conto suo.
Una storia ricca di avventure e colpi di scena. Pagina dopo pagina ci si affeziona a questo piccolo esserino che ne combinerà una più del diavolo ma che, alla fine, sarà considerato addirittura Re di Roma e ci condurrà a un quadro finale sorprendente. Scritto molto bene, il testo cattura l’attenzione del lettore dall’inizio alla fine ed è usato anche da alcune maestre in diverse scuole. I bambini rimangono affascinati dalla storia di questo topolino coraggioso e dai temi trattati, come la rabbia, la ribellione, il coraggio, la determinazione e l’aiuto reciproco.
La lettura è ampiamente discussa come una delle migliori abitudini da implementare nella propria vita. Leggere non è solo conoscenza, quindi acquisizione di informazioni: è fare proprie nozioni, storie, lezioni. Il fine ultimo della lettura è quello di diventare esseri umani migliori, più saggi. Leggere fa bene alla mente, rende più intelligenti, empatici e ci permette di vedere al di là, sviluppare un pensiero critico e farci un’idea personale del mondo che ci circonda. “A volte anche una singola frase o idea presa da un libro può completamente cambiare la direzione della tua vita”, recita un adagio. Un consiglio che si applica alla perfezione a questo volume edito da Bertoni, in vendita in tutte le librerie per 15 €.
