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Ultime dalla Metrocity: la polemica con Forza Italia, l’alta velocità e la dissoluzione del Mandala

Proseguono le attività della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, ha risposto alle accuse dei consiglieri di Forza Italia Giuseppe Zampogna e Domenico Romeo, partecipato a un convegno sull’alta velocità e alla cerimonia di dissoluzione del Mandala Tibetano.

Democratici Insieme per Reggio Metropolitana: “Da Forza Italia solo contumelie”

“Ovviamente, i consiglieri Zampogna e + Romeo non possono sapere cosa stia pianificando la Città Metropolitana perché detengono il record delle assenze ingiustificate alle sedute del consiglio. Tant’è. Ciò che emerge dalla volgare risposta fornita ai dubbi sollevati in merito all’ennesimo emendamento del deputato Francesco Cannizzaro, non è nient’altro che il solito spot vuoto e utile solo a guadagnare qualche titolo sui giornali”. Così, in una nota i consiglieri metropolitani del gruppo Democratici Insieme per Reggio Città Metropolitana rispondono alla polemica sollevata dai consiglieri di FI Zampogna e Romeo contro il Consigliere Giuseppe Giordano.
“Gli esponenti di FI, volutamente, evitano di entrare nel merito della questione e si lasciano andare – loro o chi per loro – a contumelie che offendono l’uomo ancor prima dell’istituzione. Lo stile, purtroppo, non si può insegnare, ma non si può certo far finta di nulla di fronte all’assoluta mancanza di rispetto dimostrata, ancora una volta, verso i cittadini e le comunità di Reggio, Villa San Giovanni e Messina, ma anche dei Comuni limitrofi, letteralmente messe da parte davanti a provvedimenti che vorrebbero incidere fortemente sulla storia, la cultura e la bellezza di luoghi che hanno accompagnato la vita di intere generazioni.”
“Il tentativo di mascherare l’inconcludenza di FI, in ogni sua rappresentanza, attraverso subdoli giochetti di palazzo e provando ad alzare polveroni mediatici, è ormai palese e ampiamente riconoscibile anche agli osservatori più distratti. Ormai, la maggioranza dei cittadini dei Comuni dell’area metropolitana ha imparato a riconoscere i sintomi dell’annuncite acuta che affligge i rappresentanti locali e nazionali di un partito che ha contribuito a distruggere il Paese negli ultimi vent’anni.”
“Proclami, promesse, rivoluzioni vengono continuamente annunciati e, sistematicamente, smentiti dalla realtà. È successo con l’aeroporto Tito Minniti, con il porto di Reggio, più recentemente con il tentativo, miseramente fallito, di ergersi a salvatori della patria nelle dinamiche amministrative che hanno interessato la Reggina e, adesso, risuonano forte di fronte all’incredibile miraggio del Ponte sullo Stretto. Si occupassero, da Roma come a Scido, dell’alta velocità ad esempio, che taglia fuori il nostro territorio metropolitano, si interessassero a sconfessare il Governo e il suo ministro leghista Roberto Calderoli, nella crociata antimeridionalista sancita dal disegno di legge sull’autonomia differenziata, provassero a portare quei risultati che Reggio e tutta l’area metropolitana, così come la più vasta area dello Stretto, attendono dagli anni inconcludenti passati a bivaccare sugli scranni più alti del nostro parlamento.”
“La Città Metropolitana, dall’atto della sua nascita, invoca il trasferimento delle funzioni che una legge dello Stato le conferisce, ma che la Regione Calabria, unica in Italia, stenta a riconoscerle. Provassero a fare qualcosa per i nostri concittadini che, dell’aria fritta, non sanno che farsene.”

Alta Velocità Salerno-Reggio: “Vertici governativi si impegnino”

Il sindaco metropolitano ff Versace è intervenuto al convegno Linea ad Alta Velocità Salerno-Reggio: quali prospettive?, promosso da diverse associazioni e club service del territorio con la partecipazione dei senatori Nicola Irto e Tilde Minasi, del professore dell’Università Mediterranea Francesco Russo, del presidente della Camera di Commercio reggina Ninni Tramontana e di Daniele Diano, presidente della Piccola Industria della sezione calabrese di Unindustria.
«Di alta velocità – ha detto Versace – ce ne occupammo ampiamente in un’importante riunione fatta circa 14 mesi fa proprio nella sala del Consiglio metropolitano. Purtroppo, in quell’occasione, fummo fin troppo previdenti riflettendo sul fatto che nulla sarebbe successo. Adesso, nel pieno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’importante strumento messo a disposizione soprattutto per il Sud Italia, ci troviamo a ragionare sui soliti problemi, nonostante sia trascorso più di un anno da quell’incontro e siano passati due Governi. Le questioni rimaste aperte sui territori, ahimè, restano immutate. Per questo, il mio auspicio è che il massimo livello politico, qui rappresentato dai Senatori Irto e Minasi, possa incidere affinché, in mancanza di progetti specifici calati sul territorio, si possano cancellare due fermate in Campania e una in Calabria per accorciare i tempi di percorrenza per chi, da Reggio, deve raggiungere Roma.»
«Ancora oggi – ha continuato Versace – ci troviamo di fronte a chi litiga se l’alta velocità debba passare da un Comune piuttosto che da un altro, arrivando addirittura a peggiorare le condizioni di un tracciato che, personalmente, non trova differenze fra le proposte del Governo Draghi o dell’esecutivo Meloni. Come è stato fatto in altre parti d’Italia, dove alcuni senatori hanno preteso che la fermata dell’alta velocità fosse quasi sotto casa arrivando, finanche, a deviare percorsi storici, spero che questa sia la volta buona affinché la nostra deputazione faccia di tutto perché si possa arrivare a Reggio in orari decenti. E’ chiaro: serve una strategia comune. Bisognerebbe, infatti, evitare quello a cui stiamo assistendo nelle ultime settimane, leggendo sulla stampa la corsa di chi si affanna a rinfacciare agli avversari politici quel che si è fatto o non si è fatto. Si dovrebbe stare tutti un po’ più tranquilli e concentrarsi sul lavoro da fare nelle aule delle commissioni in cui si possono ottenere dei risultati concreti.»
«Di certo – ha affermato il sindaco ff – la Città Metropolitana, per quanto concerne il Ponte sullo Stretto e le opere di compensazione, sarà seduta ai tavoli decisionali per dire la sua. Nessuno, infatti, potrà scegliere per conto nostro. Piaccia o non piaccia, questo Ente deciderà, insieme ai cittadini e alle comunità del territorio, le opere che serviranno e quelle di cui si potrà fare a meno.»
«Non so se il ponte si realizzerà e quando – ha concluso Versace – ma tutte le infrastrutture che possono portare beneficio al nostro territorio devono poter vedere la luce. Tuttavia, la volontà di costruire il ponte non può certo coincidere con le oltre sei ore necessarie ad arrivare a Reggio, con una Statale 106, una Pedemontana o una Bovalino-Bagnara non all’altezza. Ci sono delle priorità che non vanno confuse con quelle che sono le grandi opere infrastrutturali. Rispetto a questo, quindi, gradirei che, da parte di tutte le forze politiche, si abbassasse la voglia di emergere o di gonfiare il petto. In questo quadro, mi piace ricordare l’opera svolta dal senatore Irto, allora presidente del Consiglio regionale, quando propose la legge sul dissesto idrogeologico o l’impegno profuso nel terzo settore dall’oggi senatrice Minasi ai tempi in cui rivestiva l’incarico di assessore regionale alle Politiche sociali. Chi fa politica e ricopre ruoli istituzionali deve avere l’onestà intellettuale di riconoscere ai propri colleghi quello che è stato fatto di positivo durante il loro percorso. Altrimenti, è bene ribadirlo, questa terra non andrà da nessuna parte».

Conclusa a Palazzo Alvaro la cerimonia di dissoluzione del Mandala tibetano

Con un’emozionante cerimonia di dissoluzione si è chiusa l’esperienza del Mandala, simbolo spirituale della tradizione buddhista, a Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio. I monaci tibetani del Monastero di Gaden Jangtse Tsawa Khangtsen hanno concluso, di fronte ad un folto pubblico di curiosi, le loro cerimonie.
Presente alla cerimonia conclusiva il sindaco ff della Città Metropolitana Versace che, a nome dell’Ente, ha ringraziato i monaci e i rappresentanti dell’Istituto Thubten Shedrub Ling di Reggio, centro di meditazione e studi del buddhismo tibetano, che anche quest’anno, per la seconda volta, hanno scelto di svolgere la tradizionale e suggestiva cerimonia all’interno del Palazzo istituzionale della Città Metropolitana.
«Un grande onore per noi – ha affermato Versace – poter ospitare un momento di altissima spiritualità, una tradizione millenaria che richiama al valore della meditazione e della lentezza, ben al di là degli aspetti prettamente religiosi, ma in un contesto culturale capace di produrre opere d’arte di grandissimo pregio come appunto la creazione artistica del Mandala. Siamo felici che il nostro Palazzo sia sempre brulicante di iniziative, oggi diventato un nuovo punto di riferimento per la cittadinanza che, soprattutto nelle ore pomeridiane, partecipa volentieri a iniziative culturali, artistiche, convegni, momenti di confronto e di approfondimento. Credo sia davvero una ricchezza per il territorio. Grazie all’attenta programmazione portata avanti in questi anni su indirizzo del sindaco Falcomatà, grazie a una collaborazione costante dell’Amministrazione metropolitana con le realtà culturali e associative del nostro territorio, Palazzo Alvaro oggi è un centro pulsante di cultura, di arte, di confronto politico e democratico.»


GRF

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