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CatanzaroCronaca

Operazione “Ricatto”: si riapre il processo per Lorenzo Tripodi e Michele Nucera

Ci sarà un nuovo processo per i due giovani melitesi condannati per violenza sessuale di gruppo a danno di una giovane donna, all’epoca dei fatti minorenne.
I fatti risalgono all’autunno del 2016, allorché i genitori della ragazza sporsero denuncia per una serie di violenze sessuali a loro dire subito dalla figlia. Le dichiarazioni rese dalla ragazza in sede di incidente probatorio, furono ritenute sufficienti dal giudice di primo grado per ritenere la responsabilità degli accusati, che a loro volta gridarono la propria innocenza.
La sentenza di condanna alla pena di sei anni di reclusione, allo stato ancora in corso di esecuzione, è diventata nel 2022, ma i ragazzi non si sono mai arresi a fronte di quello che considerano un grave errore giudiziario.
Adesso, però, tutto torna in discussione.
La Corte d’Appello di Catanzaro ha già fissato l’udienza dibattimentale per il prossimo 16 giugno Durante quell’udienza deciderà quali testimoni andranno risentiti. La domanda di revisione è stata presentata dagli avvocati Baldassarre Lauria del foro di Trapani e Maria Domenica Vazzana del foro di Reggio Calabria, dell’associazione Progetto Innocenti, un’Organizzazione Non Governativa che si occupa di errori giudiziari e che, fra i precedenti annovera l’assoluzione di Giuseppe Gulotta da parte della corte di appello di Reggio a 36 anni dalla strage di Alcamo Marina e dopo 22 anni trascorsi in carcere da innocente.
Molte le prove nuove introdotte dai difensori con la richiesta di revisione: nuovi testimoni ma soprattutto intercettazioni telefoniche inedite, mai emerse nel processo di merito, dimostrano la natura consensuale dei rapporti sessuali denunciati come stupro. Tra le tante prove nuove, vi è una consulenza informatica sul computer della ragazza che ha consentito l’emersione di diversi file cancellati, che dimostrerebbero una verità diversa da quella accertata durante il processo penale.
Siamo convinti dell’innocenza dei nostri assistiti, abbiamo esaminato con molto scrupolo e attenzione le nuove prove e non abbiamo alcun dubbio. Lorenzo e Michele sono vittime di un clamoroso errore giudiziario che va al più presto corretto. I fatti sono maturati in un contesto socioculturale molto degradato e, probabilmente, indagini poco accurate da parte degli investigatori hanno generato un forte pregiudizio che ha influenzato la decisione dei giudici”. Questo quanto dichiarato dagli Avvocati Lauria e Vazzana.


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