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“L’era dei Badb”: la minaccia utile che incombe sulla Terra nel nuovo romanzo di Mirco Goldoni


Edil Merici

Sono in tanti a pensare che la fantascienza rappresenti un aspetto minore della letteratura, deprezzandola a livello di una produzione di serie B, rispetto a quella seria, aulica, degna di maggiore attenzione. Un atteggiamento profondamente errato: il genere non è certamente il criterio discriminante per classificazioni di merito, e lo stesso discorso vale per l’epoca nella quale un determinato testo vede la luce: in pratica, non è detto che un nuovo libro debba essere per forza meno di un classico che troviamo sugli scaffali delle librerie.
Questa introduzione è utile per chiarire che anche oggi e in un genere come quello ispirato dalla fantasia tecnologica e in panorama come quello italiano si incontrino, a volte, testi certamente interessanti e pieni di sorprese e trovate geniali. Nel novero di questi, inseriamo certamente il terzo romanzo dello scrittore bolognese del fantastico Mirco Goldoni (classe 1965) L’era dei Badb, Edizioni Effetto. Abbiamo incontrato lo scrittore (che di mestiere fa l’ingegnere informatico, con la passione per la lettura e la batteria e volontario della Protezione Civile) per farci spiegare da lui qualcosa in più su questa sua nuova opera.
Qual è il tuo rapporto con la scrittura e con questo genere in particolare?
Per me scrivere significa mettere da parte i problemi di ogni giorno, evadere e lasciar viaggiare i miei sogni, le mie speranze, illusioni e timori, navigando in quel labirinto complesso che è l’essere umano. Con la fantascienza posso sbrigliare la fantasia e pormi domande su cosa succederebbe se si verificassero determinate condizioni… Più specificatamente, adoro la fantascienza con la F maiuscola, quella, cioè, che poggia le sue trame fantastiche su solide basi scientifiche, affinché il reale possa trasformarsi in realistico.
Il tuo ultimo romanzo, ambientato poco più di 200 anni nel futuro, narra di una popolazione terrestre sull’orlo dell’autodistruzione a casa del cambiamento climatico, che improvvisamente si ritrova a fare fronte anche a un attacco extraterrestre che rinsalda lo spirito dei terrestri ma non ne limita di certo le difficoltà. Perché hai narrato un futuro così complicato?
La situazione nella quale si svolge questa vicenda è sì complicata, ma è anche un momento in cui quale l’umanità fa appello ad alcuni dei suoi valori fondamentali, come quello della collaborazione reciproca. È un paradosso, ma serve la guerra per far riconquistare spazio a questi sentimenti.
Per quanto orrenda sia, potremmo quasi parlare di guerra utile?
Se scegliamo di esprimerci per paradossi possiamo arrivare a dire questo. La guerra non è mai utile e non potrà mai esserlo. Ma, in questo caso, è lo strumento attraverso il quale il protagonista e, con lui, i sopravvissuti che lo circondano, riuscirà a porre fine a questa barbarie lontana, insinuatasi ormai nella quotidianità.
All’inizio del testo c’è una dedica che pare, però, qualcosa di più…
La mia speranza sincera, che esprimo in quelle parole, è che le difficoltà insegnino all’uomo la collaborazione. Come esseri viventi abbiamo potenzialità quasi infinite che, però, spesso vengono utilizzate soltanto in senso autodistruttivo. Una collaborazione più applicata e capillare potrebbe portare a un enorme passo avanti per il nostro benessere, e voglio credere sia possibile.
Nel tuo libro i nemici sono ormai alle porte…
I Badb sono una violenta razza extraterrestre, emersa dallo spazio profondo, che sbarca sulla Terra portando distruzione e morte. Sono, come dico sempre, gli invasori perfetti, incarnano i cattivi per antonomasia. Per gli esseri umani, però, diventano anche il capro espiatorio perfetto, a discolpa di tutte le proprie malefatte. Il resto lo lasciamo nel mistero, però: per saperne di più bisognerà leggere il libro!
Allora, lasciamo la suspence e passiamo ai ringraziamenti.
Scrivere questo libro, per me, ha significato portare a termine un lavoro che avevo a cuore. Quando sono arrivato alla parola fine, ho ripercorso a ritroso tutto il viaggio e l’ho fatto con un poco di nostalgia. Ma sono soddisfatto e, ovviamente, devo ringraziare, in primo luogo, Edizioni Effetto per la fiducia accordatami e per avermi concesso l’onore di inaugurare la loro collana di fantascienza, insieme a Planodios per la splendida copertina. Un ringraziamento particolare a Natascia Cortesi che, oltre alla pregevole opera di revisione, mi ha omaggiato di una bellissima prefazione. “Il gioco della reversibilità inizia proprio lì, a un passo dall’inganno. A un soffio dalla speranza.”
Lasciamoci con un messaggio per i tuoi lettori.
Si dice che nella vita serva avere felicità, amore e ossigeno per respirare. Tutto vero, ma credo che ci sia anche bisogno di fortuna ed è quella che voglio augurare oggi a tutti. Andate e svegliate la vostra fortuna e ricordate sempre che se potete sognarlo, potete farlo. E non dimenticare di leggere L’era dei Badb! Lo trovate in qualunque libreria e nei principali store on-line.


GRF

Ilaria Solazzo

La pugliese Ilaria Solazzo risponde in pieno alla definizione di “multitasking”. Giovane donna, ha alle spalle mille differenti attività: la redazione di libri, una buona esperienza nel campo della grafica, la pubblicazione di vari testi e non solo! È anche appassionata di lettura (specie la fantascienza), moda, costume e poesia. È giornalista pubblicista, blogger… e tanto altro. Dal decennio di nascita - gli anni ‘80 - ha ereditato la passione per la televisione che, per lei, si incarna nel binomio Carrà/Cuccarini. Dinamica, professionale, seria, ama la vita a colori.

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