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Salvatore Galluzzo: “Stento a comprendere dove sia stata la ‘cacciata’ di Rudi Lizzi”


Edil Merici

Di Salvatore Galluzzo – Vicesindaco della Città di Gerace

Ho preferito attendere che anche le testate giornalistiche della Nuova Zelanda si interessassero della cacciata dal ruolo di vicesindaco di Gerace di Rudi Lizzi ad opera del Sindaco Giuseppe Pezzimenti, anzi, a opera del sottoscritto, non si capisce bene, in realtà. Ho atteso pure che gli intellettuali di Facebook completassero il lavoro, essendo specializzati in Diritto Amministrativo e degli Enti locali in cui, nei loro manuali, viene sancito che l’incarico di vicesindaco proviene espressamente dalla volontà popolare (tralasciando le offese totalmente gratuite alla mia persona, ma questa è un’altra storia). Ho atteso che pseudo giornalisti di chiara fama, pronti, pur di sopravvivere, a estemporanee elargizioni da parte di chicchessia, commentassero con titoli fantasiosi le dichiarazioni del Consigliere Lizzi sulla famosa “cacciata”. Ho atteso pure che il/gli articolista/i di Reggio Città, dopo aver redatto il comunicato stampa a nome del Consigliere Lizzi, esternassero, da profondi conoscitori della realtà geracese (sic), le loro considerazioni su questa vicenda.
Ho voluto attendere, ma ora sono obbligato a rispondere alla fantomatica “esclusione” di Lizzi da vicesindaco di Gerace.
Penso che a tutto ci sia un limite e penso che perfino un monaco buddista, a questo punto, non si sottrarrebbe dal rendere note le cause della sostituzione al ruolo di vicesindaco di Gerace. È bene soprattutto, portare a conoscenza della verità rispetto a quanto affermato dal comunicato stampa reggino in merito all’intensa attività svolta da Lizzi dal momento in cui ha avuto la delega di vicesindaco da Pezzimenti, attuale Sindaco di Gerace. Sì, perché attualmente, dall’ottobre 2021, il Sindaco della Città di Gerace è Pezzimenti. Ci tengo a sottolinearlo soprattutto per chi avesse dimenticato questo piccolo particolare. E quando le condizioni di salute del nostro Sindaco hanno iniziato a dare qualche preoccupazione alla squadra di maggioranza, è stato chiesto all’ex Vicesindaco cosa volesse fare da grande. Il Consigliere Lizzi ha risposto più volte, salomonicamente che, in primis non aveva nessuna pretesa a candidarsi a Sindaco, ma che aveva esigenza di interloquire con il suo elettorato valutando se fosse stato d’accordo su una candidatura a Sindaco da parte del sottoscritto. Candidatura, si badi bene che, come era stato spiegato al Consigliere Lizzi, proviene dalla necessità di aumentare le competenze e l’esperienza dello stesso ma, al contempo, guidare l’amministrazione comunale di Gerace in un momento di fondamentale importanza per il futuro della città. E dopo diversi incontri, il 1º maggio di quest’anno abbiamo avuto un colloquio con il Consigliere Lizzi che, rammaricato o, meglio, mi è sembrato tale, mi ha esternato la difficoltà di accettare una mia candidatura a Sindaco di Gerace, allorquando l’attuale legislatura avesse avuto termine. Lo stesso ha affermato infatti, che il suo elettorato non avrebbe accettato una mia candidatura. E dopo averci giurato amore politico eterno, ci siamo lasciati con un abbraccio, con l’intenzione di concordare persino un comunicato stampa che avrebbe raccontato, senza clamori, questo cambio di passo. Sì, perché lui stesso, così come ha affermato in quell’incontro, sottolineò la necessità di mettersi da parte come vicesindaco, in quanto sarebbe stato un suicidio politico per l’intera squadra di governo avere un esponente ai vertici che aveva deciso di non fare parte più dell’attuale maggioranza. A mio parere, la corresponsione di amorosi sensi è cambiata con la comunicazione al gruppo circa la scelta di campo operata dall’elettorato del Consigliere Lizzi. Infatti In quella seduta, l’ex vicesindaco chiese ancora più tempo, ma gli fu risposto candidamente che tale decisione non spettava ai consiglieri comunali, bensì al Sindaco, assente per i già noti motivi di salute a quella riunione. Il resto è stato già reso noto da Lizzi sia attraverso WhatsApp sia su Facebook, oltre ancora che sulle testate giornalistiche di mezzo mondo. A questo punto stento a comprendere dove sia stata la cacciata, l’esclusione o altro sinonimo usato in questi giorni, di cui la vittima sia stato Lizzi, che, sempre a mio parere, non ha valutato in modo corretto come tutto il lavorìo amministrativo realizzato dall’Amministrazione Comunale di Gerace in questo periodo, sia stato il frutto di anni di programmazione, di progettazione e di credibilità politica costruita anno dopo anno. Programmazione che è partita nel lontano 1993, da parte della lista Incudine: Rinnovamento Democratico. È corretto ribadire, infatti, che la totalità dei progetti finanziati, attualmente cantierati o in fase di appalto, provengono tutti dall’amministrazione a guida Pezzimenti; un esempio: quello che il Consigliere Lizzi chiama la Porta del Sole, ma che ha un nome molto più elaborato, ovvero Progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati a valere sulle risorse di cui all’intervento 2.1 “Attrattività dei borghi”; Linea “A” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” venne presentato dal nostro attuale Sindaco, accompagnato dal sottoscritto e dal Responsabile dell’ufficio tecnico, all’indomani delle ultime elezioni regionali ai vertici politici dell’attuale maggioranza, come anche il progetto Borgo Smart, che è datato anno del Signore 2018. È doveroso insistere su un altro particolare di cui tutti i componenti della maggioranza, sia quelli che ne hanno fatto parte in passato, sia gli attuali sono a conoscenza, e cioè che all’interno del Gruppo Incudine: Rinnovamento Democratico non è mai esistito il termine io ma il termine noi. Penso che anche il Consigliere Lizzi non possa smentire il fatto che, se nell’estate passata Gerace non abbia sofferto di penuria d’acqua, sia stato grazie al diretto interessamento del Consigliere comunale delegato e dell’ufficio competente, che non si sono mai vantati di ciò poiché sanno benissimo che il merito va all’intera Amministrazione Comunale. Non esiste, quindi, un io. Credo fermamente che i cittadini sappiano che il lavoro svolto fino a ora sia merito dell’intera squadra, indipendentemente dalle cariche detenute, che hanno avuto sempre a cuore gli interessi dell’intero territorio comunale, accogliendo tutte le richieste e le istanze provenienti da tutte le contrade geracesi. Per l’attuale maggioranza non è mai esistita, infatti, una Gerace di serie A o di serie B, ma qualsiasi opportunità per garantire i servizi ad ogni cittadino residente pure nella più lontana frazione di Gerace è stata sfruttata, alla pari di tutti gli altri.
Concludo con un augurio, considerato il clima politico geracese che da anni ha poco ha a che fare con la discussione leale e con lo scambio di vedute diverse, ma improntata, quasi esclusivamente, sull’odio e sul rancore personale. L’augurio è che ci sia maggiore senso del bene collettivo, rammentandone il buon senso delle scelte che si andranno a fare in futuro, consapevoli che uno dei princìpi dell’attuale maggioranza è stato quella del dialogo costante. Con tutti. Nessuno escluso.


GRF

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