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Autonomia differenziata: sabato una delle prime manifestazioni del mezzogiorno


Edil Merici

Dall’Ufficio Stampa CGIL Calabria

Sono circa 60 le amministrazioni comunali, decine e decine le associazioni, nonché i partiti, i giornalisti e i personaggi pubblici che hanno aderito alla manifestazione indetta per sabato 10 giugno dalle sezioni di Cosenza, Pollino/Sibaritide, Tirreno e Coordinamento Democrazia Costituzionale della CGIL contro l’autonomia differenziata. Si tratta di una delle prima mobilitazioni sul tema nel Mezzogiorno.
Nella sede di Cosenza della CGIL la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa alla presenza del Segretario Generale Massimiliano Ianni, del Segretario della sezione Pollino/Sibaritide della CGIL Giuseppe Guido, del Segretario Generale della sezione di Consenza dell’Unione Italiana del Lavoro Paolo Cretella, del docente di Diritto Pubblico dell’Università della Calabria Walter Nocito e di Rosa Principe del Coordinamento Democrazia Costituzionale.
«Abbiamo raccolto – ha dichiarato Massimiliano Ianni – un mondo eterogeno, anime diverse ma unite per dire no all’autonomia differenziata. Se il Disegno di Legge Calderoli diventasse legge si tratterebbe di un vero e proprio suicidio sociale che metterebbe in discussione la Repubblica stessa. L’allarme è alto, tanto che questa manifestazione nata da Cosenza ha ormai carattere regionale, possiamo dire che il dieci giugno sfilerà in corteo la Calabria.»
«Da Cosenza manderemo un messaggio al Paese – ha aggiunto il Segretario regionale della sezione cosentina della UIL Cosenza Cretella – perché l’autonomia differenziata non fa male solo al Sud, ma all’Italia intera. Con questa manifestazione siamo riusciti a riaprire un canale di comunicazione interrotto e a fare rete. «Il disegno Calderoli è una legge vergognosa – ha commentato il Segretario Generale della sezione Pollino/Sibaritide/Tirreno della CGIL Giuseppe Guido – sul quale bisogna mettere una pietra sopra. Dal sistema scolastico fino a quello contrattuale e non solo rischiamo di aprire la porta alle diseguaglianze». Per il docente di Diritto Pubblico dell’UniCal Nocito è fondamentale «fermare l’intero processo Calderoli, chiedere la perequazione e tutte le politiche necessarie a rafforzare i comuni.»
L’alternativa è sostenere l’approvazione della Legge d’Iniziativa Popolare Villone per la quale si sta spendendo, tra gli altri, il Coordinamento Democrazia Costituzionale. «Non si può più aspettare che i diritti vengano concessi – ha detto la rappresentante del CDC Principe – li dobbiamo pretendere. Bisogna far capire che cosa si cela dietro l’autonomia differenziata, quali sono i pericoli: la Calabria rischia di morire.»
Il corteo, al quale hanno annunciato di voler prendere parte anche la Federazione impiegati Operai Metallurgici, Sindacato Pensionati Italiani e Federazione Italiana Lavoratori del Commercio, Albergo, Mensa e Servizi, partirà il 10 giugno alle 9:30 da piazza Loreto per arrivare a via Tocci, dove si darà spazio agli interventi.


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