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Il Mediterraneo Festival Corto entra nel vivo con l’assegnazione del Premio per il Miglior Docufilm


Edil Merici

Dal Mediterraneo Festival Corto

Il Mediterraneo Festival Corto entra nel vivo della 13ª Edizione con la prima serata condotta, come di consueto, dal giornalista Ugo Floro nel corso della quale è stato assegnato il premio per il miglior Docufilm. Ricordiamo che la 13ª edizione è realizzata con il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Scalea e della Calabria Film Commission attraverso l’Avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di festival e rassegne cinematografiche e audiovisive in Calabria 2023.
Palazzo Principi Spinelli, nella storica piazza Spinelli di Scalea, ha fatto da cornice perfetta per il consueto dibattito in cui sono stati presentati tutti gli ospiti del Mediterraneo Festival Corto 2023. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta e del Presidente del Cinecircolo Maurizio Grande Ciriaco Astorino, è salita sul palco la Madrina della 13ª edizione, l’attrice Anna Bonaiuto. Con lei Floro ha spaziato dai suoi lavori cinematografici e teatrali passando per l’importanza dei Festival indipendenti. Con Bonaiuto anche un momento di riflessione importante sulla realtà della violenza di genere e dei femminicidi. «È un problema culturale – ha sottolineato – se non facciamo nulla per cambiare la società non avremo modo di arginare il fenomeno.»
Un altro momento particolarmente toccante si è avuto con la proiezione di Donde los niños non sueñan, vincitore del premio miglior Docufilm. Il regista Stefano Sbrulli racconta la realtà di una famiglia peruviana di Cerro de Pasco, città attorno alla quale è stata realizzata una miniera estrattiva causando nella popolazione un avvelenamento da metalli pesanti. «Questo film è davvero un pugno allo stomaco» ha commentato la giornalista Rai Valentina Bisti, premiando il regista e ringraziandolo per aver raccontato questa storia. Bisti è presidente di giuria della sezione Docufilm composta dal poeta Ciro Cianni e dal giornalista Giuseppe Gallelli.
La prima serata si è aperta con la proiezione di alcune scene del film Finché c’è guerra c’è speranza di Alberto Sordi cui è dedicata la 13ª edizione del Mediterraneo Festival Corto. All’interno del Chiostro di Palazzo Principi Spinelli una mostra fotografica con scatti unici e originali dal set del film realizzati da Roberto Villa. Sul palco, insieme a Floro, Villa ha ricordato il primo incontro con Sordi, il lavoro sul set e la professionalità di un caratterista che ha saputo raccontare tutte le categorie dell’umanità.
Nel corso della serata spazio anche alle storie del terriorio con una clip del docufilm Scalea Campione d’Italia di Silverio Campagna. Campagna racconta l’impresa dello Scalea Calcio che, nel 1971, salì sul podio più alto del Campionato Juniores.
Al termine della serata l’annuncio del vincitore della Menzione Straordinaria, un cortometraggio che tratta di un particolare problema sociale e che verrà premiato durante l’annuale Galà di Solidarietà organizzato dal Cinecircolo Maurizio Grande. Quest’anno si aggiudica il premio il film Cani sul maltrattamento degli animali.
La serata è proseguita con il Dopofestival all’interno del Chiostro di Palazzo Principi Spinelli per inaugurare la mostra di Roberto Villa. Un momento allietato dalla musica degli Acoustic Music Ensemble (Salvatore Cauteruccio, Pietro Perrone, Enzo Campagna) grazie all’accordo con la Sergio Gimigliano Concerti.
In piazza la serata è stata accompagnata dalle degustazioni di Birra Cala, artigianale calabrese, mentre nel Dopofestival spazio ai vini rosso, bianco e rosè dell’azienda Verbicaro Viti & Vini.


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