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Politica

Lega: la riorganizzazione, la ZES unica e la depurazione


Edil Merici

Proseguono le attività della sezione calabrese della Lega, guidata dal Commissario Giacomo Francesco Saccomanno, che ha annunciato la ripartenza della riorganizzazione del partito sul territorio, commentato la possibilità dell’istituzione della Zona Economica Speciale meridionale e la condizione della depurazione calabrese.

Riparte la riorganizzazione del partito

La Lega Calabria per Salvini Premier inizia un percorso di intensificazione dei propri sforzi per rafforzare e migliorare il radicamento sul territorio regionale che, già negli ultimi anni, ha visto grandi progressi e ha dato grosse soddisfazioni al partito. Primo deciso passo in questo senso dovrà essere il fiorire delle sezioni locali, veri e propri avamposti di democrazia utili a fungere da collante coi territori e da incubatrici di idee e istanze dei cittadini. In questa logica il Commissario Regionale Saccomanno ha riunito il gruppo dirigente e, alla presenza del Consigliere Regionale e Capogruppo del partito Giuseppe Gelardi, del Referente Provinciale Franco Recupero e del referente provinciale alle infrastrutture e responsabile area Costa Viola Giuseppe Pirrotta, è stato deciso di iniziare questo percorso dalla costituzione della Sezione di Bagnara Calabra, Comune reggino nel quale il partito ha già sviluppato un forte legame territoriale, più volte dimostrato con ottimo consenso elettorale. A breve verranno attivate, dunque, tutte le procedure previste dallo Statuto per eleggere i rappresentanti di Sezione. Nelle more dell’avvio di queste è stato, contestualmente, deciso di nominare un referente, che, tra l’altro, avrà il preciso mandato di compiere ogni atto necessario per l’espletamento del congresso cittadino e simultanea elezione di tutte le cariche previste: dal Segretario di Sezione, al Tesoriere e così via. Come referente è stato scelto Carmelo De Leo, già Presidente del Consiglio Comunale di Bagnara negli anni passati, che a breve potrà nominare un suo gruppo di supporto, concordandolo con il partito. Al referente De Leo vanno i migliori auguri di buon lavoro da parte di tutta la Direzione del partito, che del resto è certa che egli saprà svolgere al meglio il delicato incarico affidatogli.

«ZES unica volano per il Meridione assieme all’autonomia»

«È senza dubbio positivo che la Commissione Europea abbia accolto positivamente la proposta del governo di istituire un’unica ZES per tutto il Sud. Si tratta di un’iniziativa che può rappresentare un’importante opportunità di rilancio e sviluppo del Mezzogiorno, puntando a ridurre i divari di questi territori con il resto d’Europa e anche all’interno dei confini nazionali. Dopotutto è lo stesso obiettivo che l’esecutivo si pone con la riforma sull’autonomia differenziata e la definizione dei Livelli Essenziali di Prestazione. Questi due processi, insieme, possono essere un volano che farà decollare il Sud e, con esso, anche il Paese. Trasparenza, responsabilità, efficienza e buona amministrazione sono la colonna portante di queste iniziative che possono garantire crescita, semplificazione, sostegno alle imprese e nuovo slancio. Ciò che è emerso nell’incontro tra il Ministro Raffaele Fitto e la Vicepresidente Margrethe Vestager permette di guardare al futuro con fiducia, per cui avanti tutta in questa direzione.»
Così il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli.

L’inquinamento marino è antico e strutturale

Attacco al presidente Roberto Occhiuto per la depurazione del tutto strumentale! Dopo oltre trent’anni di totale abbandono si sveglia chi ha governato più di tutti, naturalmente fallendo. E poi generalizzare vuol dire non affrontare il problema e creare solo confusione. I problemi ci sono e nessuno li nega. Così come gli interventi sono complessi e non possono, certamente, risolversi in pochi mesi. Vi sono tanti depuratori che non funzionano e questa è una responsabilità dei comuni. Vi sono fiumi e fiumare in cui si scarica di tutto e questa è una responsabilità sia dei comuni che utilizzano tale sistema sia delle aziende che ne approfittano. Ci sono pochi, anzi, pochissimi controlli e poche sanzioni. Elementi, questi, che si sono creati nel tempo e, ripetesi, non sono stati mai affrontati seriamente. Il presidente Occhiuto, in pochi mesi, ha cercato di rimediare in qualche modo, ma non può sicuramente risolvere gravi problemi strutturali che si sono formati in decine di anni. Piccolo esempio per esperienza personale: per oltre 30 anni si è fatta una battaglia per la bonifica del fiume Mesima. Tante promesse e poi il nulla! Può Occhiuto risolvere questo annoso problema in pochi mesi? Certamente no. E così tante altre situazioni che si trascinano nel tempo. Cosa fare? Prima di tutto monitorare la costa ed eseguire adeguate analisi per comprendere quale sia la natura dell’inquinamento. Poi cercare di affrontare quelle situazioni che possono essere risolte celermente. Infine, progettare gli interventi necessari per trovare delle soluzioni alle problematiche più difficili e che sono state definite anche bombe ambientali. Si tratta di progettualità che è sempre mancata alla Calabria e che sembra non essere una metodologia conosciuta! E allora, in conclusione, bene il presidente Occhiuto che sta cercando di affrontare il problema trentennale con un minimo di strategia e serietà. Bene i sindaci che vigilano e difendono il mare. Male quelli che nascondono la mala depurazione che incide nella misura del 45%. Malissimo chi non utilizza adeguatamente o per nulla i fondi regionali. Il mare è una risorsa di tutti e, quindi, appare incomprensibile cercare di scaricare le proprie responsabilità. I nuclei speciali dei Carabinieri dovrebbero setacciare le coste e immediatamente denunciare chi non osserva le norme e crea inquinamento. Al presidente della regione massima collaborazione per andare a sistemare i guasti di una politica di degrado e senza idee.


GRF

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