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Ultime da Reggio: i buoni per disabili, i Fortini di Pentimele e l’invito al MEF

Proseguono le attività dell’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, ha annunciato il bando a favore delle persone con disabilità, la consegna dei lavori dei Fortini di Pentimele e risposto alle accuse della destra sulla redazione del Piano di riequilibrio.

Al via il bando per i buoni a favore delle persone con disabilità

«Si potranno presentare fino alle ore 12:00 del prossimo 15 settembre le istanze per l’assegnazione di buoni di servizio a favore di persone con disabilità grave del territorio comunale, prive del sostegno famigliare, a valere sui fondi Dopo di noi». È quanto afferma l’assessore alle politiche sociali Demetrio Delfino, sottolineando come «la domanda di partecipazione completa di tutta la documentazione richiesta dovrà essere inoltrata tramite Posta Elettronica Certificata all’indirizzo: protocollo@pec.reggiocal.it
Tutti i dettagli e le modalità di presentazione delle domande sono presenti sul portale istituzionale del Comune di Reggio.
«Con questa iniziativa – ha spiegato Delfino – vogliamo incrementare l’offerta degli interventi rivolti alle persone più fragili per migliorare la qualità della loro vita. Un altro piccolo tassello si aggiunge ai servizi e ai contributi erogati, in questi ultimi mesi, grazie al lavoro dei dipendenti del settore politiche sociali.»

Antonino Castorina: “Consegnati i lavori dei Fortini di Pentimele”

Avevo chiesto in Commissione di approfondire e sollecitare il piano di intervento previsto per i Fortini Pentimele nella necessità collettiva di concretizzare un idea di Giuseppe Falcomatà e un impegno assunto durante la campagna elettorale.
Finalmente questi intendimenti diventano realtà, tanto che per la riqualificazione della strada di accesso alle fortificazioni c’è adesso la proposta di delibera nº 3.542 del settore Lavori pubblici Progetto Integrato di Sviluppo Urbano/Piano di Azione e Coesione 2007/2013: Valorizzazione area collina di Pentimele un intervento di straordinaria importanza che ha nei suoi obiettivi quello di valorizzare l’intera zona Nord di Reggio rendendo accessibile il panorama mozzafiato dello stretto che dalla collina di Pentimele si può vedere.
L’atto che ha preso forma con la deliberazione di Giunta Comunale nº 262 del 24 novembre 2022 è stato approvato con allegato un progetto definitivo/esecutivo afferente l’intervento denominato Valorizzazione area collina di pentimele/Riqualificazione della strada di accesso ai fortini, dell’importo di complessivo di 2.400.000 € che poi ha visto destinatario, dopo una gara indetta sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, il Consorzio stabile san Pietro Scarl quale soggetto attuatore di tale intervento.
Nell’atto viene reso noto che, per l’esecuzione dell’appalto, sarà speso un importo netto di 1.220.024,07 € oltre oneri di sicurezza pari a 30.798,87 €, corrispondente a un ribasso del 33.1856% rispetto alla base d’asta, pari a un importo contrattuale di 1.250.822,94 € oltre Imposta sul Valore Aggiunto per legge, una spesa che di fatto non va a gravare sulle casse comunali, ma che è frutto di una programmazione mirata con l’utilizzo dei fondi PAC.
La sfida, ora, sarà sbloccare il processo relativo ai lavori da fare nell’ex Fiera e per i quali è stata depositata da tempo un interrogazione che merita la massima attenzione.
Riteniamo necessario lavorare senza sosta per tenere alta l’attenzione sui servizi essenziali ma, allo stesso tempo, sbloccare i cantieri, fare partire e concludere le opere iniziate e dare un volto nuovo alla nostra città.

Paolo Brunetti respinge al mittente le accuse di Tilde Minasi

«Una sequela infinita di invenzioni allarmistiche gettate in pasto all’opinione pubblica solo per confondere i cittadini e alimentare un insensato clima di ostilità». Per il sindaco ff Brunetti, gli strali della destra reggina e la richiesta di un’ispezione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze sul bilancio del Comune, formulata al Ministro Giancarlo Giorgetti da parte della senatrice Tilde Minasi, «appaiono più come il tentativo di dare un senso alla propria esistenza politica, e forse affermare una sorta di primazia interna al centrodestra reggino, piuttosto che un appunto concreto all’Amministrazione Comunale.»
«Quanto alle affermazioni di Minasi – afferma – i cittadini hanno davvero difficoltà a ricordare un obiettivo qualsiasi di un’amministratrice che, da quando ha riconquistato la ribalta politica dopo gli anni disastrosi nelle giunte che hanno portato al dissesto finanziario e allo scioglimento per mafia di Palazzo San Giorgio, non ha davvero lasciato alcuna traccia sul nostro territorio.»
«Cosa ha fatto Minasi per Reggio da quando siede sugli scranni di Palazzo Madama?» si domanda Brunetti, aggiungendo: «Quali importanti progetti ha portato in città? Oltre ai selfie con Matteo Salvini o col ministro leghista di turno nelle sporadiche passerelle fra Piazza Indipendenza e il Lungomare Falcomatà, che tipo di risorse, interventi o opportunità è riuscita a intercettare per dare slancio e respiro a Reggio e ai reggini?»
«Noi – ribadisce – abbiamo la coscienza a posto e siamo pronti a qualsiasi chiarimento volesse il ministero, aperti a qualsiasi tipologia di confronto, politico, amministrativo e tecnico, e respingiamo al mittente gli strali lanciati dalla destra, caratterizzati solo da qualche provocazione propagandistica. In questi anni abbiamo lavorato solo per mettere ordine allo sfascio creato negli anni in cui proprio la Minasi era fra gli assessori più in voga nelle giunte del Modello Reggio, l’espressione della stessa parte politica che tanti danni ha fatto sul nostro territorio e che oggi chiede a noi chiarezza e trasparenza. Lo sanno anche a Roma, al Ministero, dove il confronto sui bilanci del Comune, a partire dal nostro insediamento, non è mai venuto meno, in un clima di costante e proficuo dialogo.»
«Tuttavia – continua Brunetti – capisco quanto l’argomento possa essere caro alla senatrice Minasi, considerata l’ultima indagine degli ispettori del MEF che, nel 2011, quando lei stessa era protagonista indiscussa di quella nefasta stagione amministrativa, evidenziò un buco in bilancio da 170.000.000 di €, certificata dalla relazione da quegli stessi ispettori del MES che oggi la Minasi invoca a gran voce. Faccio fatica a comprendere, invece, questo suo inspiegabile attacco nei confronti della città, lanciata in prima pagina nonostante gli sforzi, immani, compiuti dalla nostra Amministrazione e, soprattutto, dall’intera comunità reggina per risalire la china dopo dieci anni di un Piano di riequilibrio lacrime e sangue, sciagurata eredità di quelle scellerate gestioni amministrative. La senatrice Minasi – incalza il sindaco ff – farebbe bene a raccontare come sia possibile che, nei bilanci approvati dalle giunte in cui compariva quale assessore, le uscite di un preciso anno contabile venissero iscritte negli anni successivi per tenere il bilancio formalmente alla pari. Spericolatezze evidenziate da quegli stessi ispettori inviati dal ;MEF nel 2011 e che hanno lasciato strascichi pesantissimi sul destino della nostra comunità.»
Sui dubbi sollevati dalla Senatrice Minasi, anche l’assessora alle Finanze, Irene Calabrò, si è soffermata nel corso del suo intervento nell’ultimo consiglio comunale, decisivo per l’approvazione del primo Bilancio previsionale finalmente sganciato dal Piano di riequilibrio: «A chi fomenta e sollecita l’invio di ispettori da parte del ministro Giorgetti, rispondo “grazie”. Anzi, l’invito al ministro lo facciamo nostro. Sarà un’occasione ulteriore per invitare in città Giorgetti, insieme a funzionari e dirigenti del MEF. E se non arriveranno loro, andremo noi, così come abbiamo fatto in questi anni confrontandoci con uffici che conoscono bene il lavoro che abbiamo fatto.»
Quindi, il consigliere comunale Filippo Burrone, che non le manda a dire: «Ma davvero la senatrice Minasi parla di bilancio e chiede spiegazioni su come si debba fare un documento contabile? Proprio lei che è fra gli artefici del buco che ha portato al Piano di riequilibrio pagato dalla città?. Noi – sostiene Burrone – oggi possiamo guardare in faccia i lavoratori di Castore che, dopo il fallimento di Multiservizi è diventata una solida realtà, perché stiamo garantendo loro un futuro certo, grazie all’internalizzazione dei servizi voluta dal sindaco Falcomatà. Abbiamo scelto di dare un taglio netto alla stagione nebulosa delle società miste per la quale continuiamo a pagare le conseguenze.»
«Davvero – conclude Burrone – oggi ci chiede trasparenza chi è stato protagonista della stagione del buco di bilancio? Accettare consigli sul bilancio da loro sarebbe come chiedere a Giovanna D’Arco di andare a prendere la legna. Chi ha avvelenato i pozzi in questi anni non può certamente pensare di fornirci l’antidoto. Si interroghi su questo, la senatrice Minasi. Oppure, se preferisce cambiare argomento, dica alla città la verità sul pesantissimo lascito caricato sulle spalle dei reggini, che delle sue esperienze di governo, a Palazzo San Giorgio, ricordano la falsità dei conti o delle tante nefandezze accadute in quegli anni al Comune per dare vigore e slancio a certe carriere politiche.»


GRF

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