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Costume e Società

Il Santuario Nostra Signora dello Scoglio celebra Sant’Emidio


Edil Merici

Dal Santuario Nostra Signora dello Scoglio

Una giornata meravigliosa e straordinaria, a detta delle tantissime persone che sono accorse, da ogni parte, presso il santuario diocesano di Nostra Signora dello Scoglio, in Santa Domenica di Placanica, per festeggiare il santo vescovo Emidio, il 5 agosto, ricorrendo il giorno del suo martirio. Rispondendo all’invito di Fratel Cosimo, mistico fondatore dell’opera mariana di Santa Domenica di Placanica e grande devoto di Sant’Emidio protettore, erano oltre 1.500 le persone che si sono ritrovate, presso il rinomato santuario, per venerare e onorare il santo vescovo e martire. E Sant’Emidio non ha fatto mancare i propri segni miracolosi, che hanno caratterizzato il pomeriggio di festa in suo onore. Infatti, si temeva di non poter portare la preziosa statua lignea del santo in processione, per delle fortissime raffiche di vento ma, quando si è conclusa la solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dal rettore Raffaele Vaccaro, e doveva iniziare la processione, il vento è improvvisamente cessato. La solenne celebrazione, la cui animazione liturgica è stata curata dal coro, fondato nel 1967, di san Giorgio Martire e di san Biagio vescovo, di Stilo, diretto dal maestro Luigi Stillitano, è stata molto toccante e seguita. E dopo che è iniziata la processione, accompagnata dal complesso bandistico Associazione giovani musicisti di Mammola, diretta dal maestro Andrea Nicodemo Bruzzese, nuvoloni preannunciavano una violenta precipitazione piovosa. Ebbene, come aveva predetto Fratel Cosimo, durante la processione non è piovuto. Quando la statua del santo è rientrata nel santuario, subito ha iniziato a piovere a dirotto. All’inizio della celebrazione, il coordinatore generale del santuario, Giuseppe Cavallo ha affermato: «Questo è un anno storico perché, per volontà di Fratel Cosimo, nasce la compagnia d’onore degli alfieri di Sant’Emidio vescovo e martire. Si parte con l’investitura di quattro alfieri, i quali avranno l’onore di scortare la preziosa statua di sant’Emidio nelle funzioni e celebrazioni odierne. Si proseguirà, nel corso del tempo, all’investiture di altri 26 alfieri, di sesso maschile e femminile, che avranno questo grande onore. Si raggiungerà, quindi, il numero di 30 alfieri e tale numero è significativo. Infatti, è stato voluto da Fratel Cosimo, poiché 30 sono gli anni che è vissuto il santo vescovo, prima di essere martirizzato.» Inoltre, al termine delle funzioni e celebrazioni è stata sorteggiata una magnifica statua di Sant’Emidio, offerta da Fratel Cosimo. L’estrazione avverrà ogni anno. «Con questo gesto – ha spiegato Cosimo Franco, vice presidente della fondazione Madonna dello Scoglio, – Fratel Cosimo vuole diffondere la devozione al meraviglioso santo vescovo e martire, fra le famiglie e nella società. La statua, a chi verrà estratto, porterà sicuramente benedizione alla sua famiglia. E la persona estratta avrà il compito di testimoniare l’amore a Sant’Emidio e la propria devozione, nella società, per diffonderne il culto.»  Fratel Cosimo, dopo avere invitato i presenti a elevare una preghiera alla Madonna, ha tenuto una evangelizzazione sul santo vescovo e martire, durante la quale ha ripercorso la vita del santo e ricordato le origini del culto. «Tutti noi – ha dunque concluso Fratel Cosimo, – indegni suoi devoti quali siamo ma sempre fiduciosi nel suo potente patrocinio, rivolgiamo a lui, oggi, ancora una volta, la nostra umile e indegna preghiera: “O glorioso Sant’Emidio, protettore singolarissimo contro il terremoto, tu che hai ricevuto da Dio la prodigiosa virtù di preservare i tuoi devoti da tale flagello, ti chiediamo umilmente, come hai sempre difeso e protetto i tuoi figli ascolani, così difendi e proteggi anche noi dal tremore della terra e da ogni altra calamità.”
O Emidio, invitto martire,
proteggi i tuoi devoti
e al trono dell’Altissimo
presenta i nostri voti.
Sant’Emidio nostro prega sempre per noi.»
Al termine delle celebrazioni, Fratel Cosimo ha invocato la potente intercessione di Sant’Emidio, per le richieste di preghiera dei presenti e il sacerdote rettore ha effettuato la benedizione finale con la preziosa reliquia di primo grado del santo.


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