Di Franco Napoli
L’associazione Benessere per la Jonica ha effettuato una prima valutazione dopo l’affascinante e attualissimo incontro interreligioso tenutosi il 21 agosto 2023 a Caulonia ottimamente organizzato dalla commissione Jole Santelli coordinata da Alessandra Chiera, in occasione della commemorazione degli oppressi e perseguitati, vittime di violenza psicofisica a causa del loro credo religioso. Dirimenti e incoraggianti gli interventi e i propositi dei vari rappresentanti di culto, che non hanno sottaciuto che, nonostante l’avvento del terzo millennio, la religione possa essere ancora oggi foriera di fanatismo, superstizione, discriminazione e delusione non avvalorando comunque la tesi degli scettici (con i quali si sente la necessità aprire un dibattito e un confronto costruttivo) che credono che il mondo sarebbe stato meno violento se non fossero esistite le religioni.
I punti di vista esplicitati sono apparsi abbastanza condivisibili, sicuramente a riguardo del diniego della violenza e l’educazione alla tolleranza non vista, però, come sopportazione, ma come positiva integrazione delle diversità. A tal uopo sentiamo la necessità che le religioni si schiariscano le idee e facciano i conti con il loro passato/presente verificando quali siano le parti non più adatte al mondo globalizzato che può dare alla gente il coraggio di andare avanti: diversamente, come da anni ormai evidenziato, si rischia di aumentare le delusioni e le miscredenze.
Ad esempio l’ebraismo, per diversi più che una religione una filosofia di vita, dovrà chiarire la discriminazione monoteistica del popolo eletto non scevro da responsabilità morali sull’ignobile sterminio effettuato dai nazisti e giustificare il perdurare del conflitto israelo/palestinese. Ma anche il pensiero Buddista non atto a debellare interiormente la sofferenza umana, sembra di difficile realizzazione in quanto ciò, purtroppo, non dipende soltanto da se stessi e dal proprio modo di pensare. Per non parlare delle varie Cristianità somministrati nei secoli, da una parte la parabola del buon samaritano e dall’altra la violenza fisica della lapidazione dell’adultera, oppure il reprimere nel sangue con le Crociate gli infedeli, gli eretici, perpetrando l’inquisizione e la caccia alle streghe, non dimenticando le lotte tra religioni, le barbarie succedutesi alla rivoluzione francese e alle imprese coloniali, o giustificare l’integralismo islamico dei musulmani. Noi pensiamo che avere una propria vita spirituale rimanga una benedizione a patto che la religiosità non riponga sull’attesa di una qualche ricompensa, tra cui la vita eterna. Nel ricordo del passato della Repubblica Italiana, guardiamo con interesse quei culti che sono in sinergia con le attività sociopolitiche, in quanto siamo convinti che entrambe debbano perseguire lo scopo di far fiorire l’individuo e la comunità senza creare dei dogmi su argomenti scientifici e morali, nella constatazione che le persecuzioni religiose sono sempre avvenute nei tempi di crisi e di rapidi cambiamenti sociali, durante i quali le autorità o la popolazione tendono, purtroppo ancora oggi, a porre barriere rigide nei confronti di chi è considerato ai margini del consorzio, dimenticando che esistono diversi modi di vivere e pensare nel mondo, come l’Onnipotente ha voluto.
Tenuto conto che sarebbe un errore credere che la religiosità in se stessa non possa tuttora essere causa di persecuzione, crediamo pericoloso per chiunque abbracciare una religione senza una adeguata riflessione che faccia comprendere che i problemi di violenza ci fanno capire semplicemente, che esistono differenti modi di vivere e di ragionare, e che in nessun caso la religione che professiamo (ancor più la fede politica) possa avere l’autorità di negare dati scientifici e sociali in quanto tutti noi siamo degni di rispetto e abbiamo dei diritti. Concludiamo con quanto ha creduto Papa Giovanni Paolo II che ha dato avvio all’unificazione del mondo attraverso la caduta del muro di Berlino e che, portata a termine questa secolare impresa, auspicava che, per diminuire la persecuzione e violenza religiosa, influendo sui fattori socio politici occorre una vera pace tra le grandi religioni del mondo.
Foto: primavercelli.it
