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Ultime dalla Regione: le autorità Audit, il confronto in Lombardia e il dimensionamento scolastico


Edil Merici

Proseguono le attività della Regione Calabria, la cui giunta, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha ospitato 12 autorità Audit di tutta Italia, incontra l’assessore all’istruzione della Regione Lombardia e annunciato un incontro con le province per discutere di dimensionamento scolastico.

ADA Calabria ospita 12 autorità Audit di tutta Italia

Un’etica del controllo che costituisca un modello di buone prassi applicabile ai sistemi di controllo nazionali di II livello. È questa la conclusione a cui si è giunti al temine della missione di pre Audit della Commissione Europea in tema di conflitti di interesse propedeutica alla missione che sarà svolta dalla Commissione europea nei prossimi mesi.
Prima in Italia a sperimentare e mettere in atto tale metodologia di lavoro, la Calabria ha ospitato 12 Regioni per un totale di 31 responsabili delle Autorità di Audit. Il direttore generale di Associazione Direttori d’Albergo Calabria, Fortunato Varone, e i funzionari dell’autorità hanno incontrato gli omologhi delle province autonome di Bolzano e Trento, e delle regioni Sardegna, Liguria, Piemonte, Veneto, Umbria, Emilia Romagna, Marche, Lombardia, Abbruzzo e Puglia, con i quali durante i due giorni di intensa attività, in gruppi, hanno esaminato un campione di progetti conducendo il controllo come in una vera e propria missione di Audit.
«Soddisfatti per essere stati i primi a credere nella scommessa della condivisione – ha detto Varone – il percorso dei controlli di secondo livello in Calabria è tracciato nel solco della funzionalità e dell’utilità tanto per i beneficiari quanto per l’amministrazione e per la stessa Commissione Europea. La Calabria ha attivato un sistema di monitoraggio dei finanziamenti che permette di intercettare eventuali irregolarità non solo a scopo sanzionatorio, laddove ce ne sia bisogno, ma correttivo in un’ottica prospettica. Oggi è stato trattato solo un aspetto dei controlli, quello dei conflitti di interesse, ma l’esperienza che in questi giorni la Calabria ha condiviso con il resto d’Italia non solo è mutuabile, ma è soprattutto un’apripista a quella collaborazione indispensabile tra realtà diverse che devono mettere a fattor comune il corretto utilizzo delle risorse destinate ai territori.»
Giuliana Cristoforetti, dirigente dell’ADA della Provincia di Trento ha affermato che «Ciò che ci ha maggiormente colpito è la sistematizzazione del lavoro. Crediamo che la Calabria abbia il miglior sistema informativo per ciò che riguarda i controlli di 2º livello, poiché il processo, dall’inizio, e quindi a partire dal primo livello è costantemente alimentato e monitorato. Diamo atto al direttore Varone di aver fortemente voluto questo incontro operativo che va ben oltre i confronti che si possono avere durante le plenarie perché consente di mettere a sistema esperienze pratiche. Apprezziamo – ha concluso – che una Pubblica Amministrazione abbia anche accettato di essere trasparente al massimo condividendo, con altre PA non solo la metodologia ma anche contenuti.»
Barbara Mascioletti, dirigente Audit della regione Abruzzo, ha colto nell’iniziativa «un’opportunità di crescita collettiva, condivisa e condivisibile. Un bagaglio di esperienza pratica ma anche immateriale replicabile come buona prassi a livello nazionale e utile soprattutto a correggere il tiro su eventuali altre criticità che le Regioni dovessero incontrare.»
Maurizio Florian, dirigente della regione Veneto, è rimasto positivamente colpito dalla possibilità di superare una barriera che sembrava invalicabile, quella dello storico riserbo che le amministrazioni hanno rispetto a quelle che sono le pratiche messe in atto nello svolgimento pratico delle attività.
«Tre giornate di collaborazione, condivisione di competenze e impegno. Un obiettivo ambizioso quello di migliorare la qualità dei risultati, di fondere le idee e trasformarle in soluzioni innovative – hanno dichiarato Sonia Cardona e Teresa Campana dell’ADA Puglia – ma che ha consentito di creare un senso di coesione su un tema molto dibattuto quale quello del conflitto di interesse. L’iniziativa è stata lodevole tanto nell’organizzazione dei lavori quanto nella calorosa accoglienza. Ringraziamo tutti i colleghi presenti e in particolare gli organizzatori per la piacevole esperienza.»

Giusi Princi incontra l’assessore all’istruzione della Regione Lombardia

«Incontro molto proficuo quello avuto a Brescia con la collega assessore all’Istruzione e alla Formazione della Lombardia Simona Tironi, e con il vicepresidente Rete Fondazioni Istituto Tecnico Superiore d’Italia Alessandro Mele.»
A dirlo, a margine della riunione, la vicepresidente della Giunta regionale della Calabria con delega all’istruzione Giusi Princi.
«La Regione Calabria – prosegue la vicepresidente Princi – è fortemente orientata a rilasciare la qualità del capitale umano per favorire la competitività dei sistemi produttivi e a sostenere le transizioni dei giovani dall’istruzione al mondo del lavoro. In tal senso, ritengo che sull’asse Calabria/Lombardia si possano intavolare progetti di rete importanti e ambiziosi. Nel corso dell’incontro abbiamo infatti condiviso di istituzionalizzare accordi di collaborazione accomunati dallo stesso obiettivo: creare nuove opportunità di lavoro, formando, preliminarmente, i giovani perché acquisiscano, nell’ambito degli ITS, competenze richieste dalla transizione verde e digitale; promuovere scambi e stage tra imprese. Il sistema Its – spiega – è quel segmento di offerta formativa terziaria professionalizzante legata al sistema produttivo territoriale, è finalizzato a formare tecnici superiori in aree strategiche per lo sviluppo economico e la competitività del Paese. La Regione Calabria sta cambiando passo rispetto agli ITS: vuole investire fortemente e concretamente in quello che, assieme al presidente Occhiuto, riteniamo essere un settore strategico per il futuro della nostra terra. La collaborazione con la Lombardia – rimarca infine la vicepresidente Princi -, una delle regioni nelle quali gli ITS, frequentati da migliaia di studenti, sono da anni un modello vincente foriero di opportunità formative e lavorative, sarà indubbiamente occasione di crescita, di proficuo confronto, anche in prospettiva di percorsi comuni.»
La volontà condivisa dagli assessori Princi e Tironi è quella di irrobustire la collaborazione fra territori differenti, con esigenze differenti e quindi complementari tra Regioni con vocazioni diverse. È una fase importante per gli ITS, con copiosi investimenti da parte del Governo e delle Regioni, per creare opportunità rivolte sia ai giovani sia alle imprese, rispondendo quindi alle esigenze del mondo produttivo e simultaneamente garantendo piena occupazione agli allievi che si formano negli ITS.
«La Lombardia – afferma l’assessore Simona Tironi – è in costante crescita per numero di iscritti, percorsi e fondazioni ITS, ma vogliamo continuare a farlo creando sinergie forti con il resto d’Italia. C’è stata fin da subito grande sintonia con l’assessore Princi. Ora abbiamo messo le basi per iniziare uno scambio vero fra le nostre realtà. Prima di tutto dobbiamo aiutare i nostri territori a capire l’importanza della nostra filiera formativa.»

Dimensionamento scolastico: Giusi Princi convoca presidenti di province e Città Metropolitana

In vista della grande responsabilità che incombe sui Presidenti delle Province e sul Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, chiamati ad approvare entro il 30 settembre i piani di dimensionamento della rete scolastica provinciale per l’anno 2024/25, la vice presidente con delega al ramo Princi convoca in Cittadella regionale tutti gli attori, per giovedì 7 settembre alle ore11.
A scanso di equivoci, la vicepresidente chiarisce che la Regione non “ha licenziato” alcun piano di dimensionamento, ma che ai sensi dell’articolo 139 comma 1 del Decreto Legislativo 112/1998, sono attribuiti alle province, in relazione all’istruzione secondaria superiore, e ai comuni, in relazione agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti l’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole. La regione, attraverso le linee guida, ha deliberato i criteri su cui gli Enti locali predisporranno il dimensionamento scolastico.
La vicepresidente Princi raccomanda a tutti i Presidenti, nel lavorare i piani, di attenersi alla ratio regionale, che è quella di salvaguardare i piccoli Comuni e le aree interne. I criteri contenuti nelle linee guida regionali, a cui si dovranno adeguare gli Enti sono, infatti, quelli di promuovere gli accorpamenti nei grossi centri, mantenendo le autonomie scolastiche nei piccoli comuni, nelle aree interne e nelle aree periferiche che si caratterizzano per condizioni di particolare disagio.
Princi, visti anche i tempi ristretti, invita le realtà provinciali a promuovere conferenze di ambito con i comuni, ricadenti nei propri territori, che insieme alle province dovranno redigere i piani. I passaggi sono, infatti, i seguenti: entro il 15 settembre le province dovranno acquisire i piani proposti dai comuni (diventa obbligatorio per gli enti locali acquisire preventivamente le delibere degli organi collegiali delle scuole), entro il 30 settembre adozione delle delibere dei Consigli provinciali e della Città metropolitana.
Dopo l’acquisizione del parere da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, la Giunta, entro il 30 novembre, sarà chiamata ad approvare il dimensionamento della rete scolastica e l’offerta formativa calabrese. Acquisiti i Piani di dimensionamento provinciali, la Regione Calabria verificherà la coerenza con gli indirizzi contenuti nelle Linee guida e, in caso di incoerenza, notificherà i relativi rilievi alle Province/Città Metropolitana che dovranno riscontrare nei termini stabiliti. Nel caso di persistente inadempienza, la Regione eserciterà poteri sostitutivi.
«Confido nella serietà del lavoro da parte delle province – afferma Giusi Princi – sono certa che, conoscendo le rispettive realtà, opereranno al meglio a tutela dei propri territori, ottemperando alle scadenze con spirito di confronto interno. Per supportare gli enti locali equilibrando le diverse istanze territoriali – afferma la vice presidente – abbiamo previsto la costituzione di tavoli decentrati interistituzionali che si insedieranno dopo la prima decade di settembre.»


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