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Ultime da Reggio: la risposta a Lamberti-Castronuovo, le minoranze linguistiche e le Feste Mariane

Proseguono le attività dell’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, ha risposto alle considerazioni di Eduardo Lamberti-Castronuovo in merito ai casi Reggina e Dante Alighieri, chiesto a Roberto Occhiuto di tenere conto delle minoranze linguistiche nell’applicazione dei criteri di dimensionamento scolastico e annunciato l’apertura straordinaria della Pinacoteca Civica in occasione delle Feste Mariane.

Brunetti risponde a Lamberti-Castronuovo sul bando Reggina e Dante Alighieri

“Le affermazioni di Lamberti-Castronuovo sono gravi e offensive. Probabilmente non conosce bene i contorni della vicenda. Né sul tema della Reggina, che faticosamente stiamo cercando di tirare fuori dal pantano, né sull’aspetto legato alla Dante Alghieri. Due questioni che risultano nettamente distinte e separate e che in alcun modo possono essere accostate, se non strumentalmente”. Cosi in una nota il sindaco ff del Comune di Reggio Paolo Brunetti risponde alle affermazioni rilasciate a mezzo stampa da Lamberti-Castronuovo.
“Sulla prima questione – spiega Brunetti – quella del salvataggio della Reggina, Lamberti-Castronuovo nei giorni scorsi ha tentato la sua solita incursione, interloquendo con la cordata di giovani imprenditori reggini che, meritoriamente, hanno provato a mettere insieme l’interesse del mondo produttivo del nostro territorio, arrivando a proporre, e questo è veramente incredibile, una fusione della Reggina con il Locri, al fine di bypassare la richiesta economica della Federazione Italiana Giuoco Calcio per l’accesso alla categoria, salvo poi riproporre l’idea di far rimanere la città senza calcio per un anno. In questo senso il dottore Lamberti-Castronuovo dimostra di non conoscere, né a livello tecnico, né a livello storico e sentimentale, le prerogative dalla squadra amaranto e i meccanismi legati al diritto sportivo. Le sue proposta sono state immediatamente rispedite al mittente dagli stessi imprenditori che hanno avuto l’onere di ascoltarle. Bocciate, come è giusto che fossero.”
“Sul tema della Dante Alighieri invece – prosegue Brunetti – Lamberti-Castronuovo parla di svendita da parte nostra. Da lungo tempo l’Università si trova in una condizione di netta difficoltà economica, dovuta a continue perdite strutturali, che pregiudica persino il pagamento degli stipendi dei propri dipendenti. Peraltro nell’ipotesi di una condizione di illegittimità, tutta ancora da chiarire, dovuta alla presenza, probabilmente impropria, di alcuni rappresentanti dell’Associazione Dante Alighieri in seno al Consiglio d’Amministrazione dell’Università, con interessi cristallizzati nel tempo che peraltro Lamberti-Castronuovo conosce molto bene. Quella della svendita, introdotta da Lamberti, è un’espressione indegna che risulta evidentemente strumentale, oltre che assolutamente offensiva. Pur essendo notorio l’interesse di gruppi privati, che già molti mesi fa avevano avanzato proposta di acquisto di quote dell’Università, ben prima che la Reggina manifestasse la sua crisi, le istituzioni territoriali hanno sempre perorato l’ipotesi di federazione con l’Università Mediterranea. Oggi tenta di costruire un teorema per il quale la questione possa essere in qualche modo legata alle manifestazioni di interesse per l’iscrizione della squadra della città al campionato di Serie D. Niente di più falso. La manifestazione d’interesse era aperta a tutti e chiunque avrebbe potuto partecipare. Le proposte pervenute sono tutte rispettabili e saranno valutate per come meritano. Se ne fossero arrivate delle altre, anzi le auspicavamo, le avremmo anch’esse valutate. Sulla Dante Alighieri, invece, abbiamo espresso il nostro pensiero, con una lettera ufficiale, che contiene una serie di considerazioni, che ovviamente Lamberti omette. Si concentra solo su un passaggio finale che, ‘solo a corollario di una consolidata attività di tale natura’, cito testualmente la lettera, introduce l’ipotesi ‘di ingresso nella compagine sociale di un solido soggetto economico del mondo universitario privato che – badate bene – inietti risorse nuove e che garantirebbe non solo il mantenimento dei corsi già esistenti, ma anche la nascita di altri che ne assicurino lo sviluppo, non mutandone – altro passaggio fondamentale – né la sede né la natura’.”
“Come può, quindi, Lamberti-Castronuovo affermare che vogliamo svendere l’Università a un privato – prosegue Brunetti – che, secondo la sua fantasiosa ipotesi, se la porterebbe via lontano da Reggio? Mi sembra veramente assurdo e credo fermamente che Lamberti-Castronuovo, in presenza di un briciolo di onestà intellettuale, nel rileggere le sue parole, non potrà che convenire che si tratta di una affermazione di spirito spinta da una ricostruzione errata o più probabilmente dalla sua volontà di rientrare dalla finestra in una vicenda dove la porta principale gli era già stata abbondantemente chiusa in faccia. E non certo da noi.”

Lucia Nucera: “Su dimensionamento si tenga conto delle minoranze linguistiche”

“In una lettera indirizzata al Presidente Occhiuto avevo chiesto un’integrazione ai criteri previsti dalle Linee guida per il dimensionamento scolastico, per le aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Inoltre, avevo anche suggerito di prevedere che le istituzioni scolastiche sovradimensionate dovrebbero limitare il numero delle iscrizioni in entrata tenendo conto della capienza massima dei locali e degli spazi disponibili in base alle vigenti norme in materia di sicurezza, così da evitare rotazioni o doppi turni o dilatazioni artificiali del tempo scuola a discapito della qualità dell’offerta formativa”. Così, in una nota, l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Reggio Lucia Nucera.
“Il territorio della Regione Calabria – spiega Nucera – è caratterizzato da ben tre minoranze linguistiche riconosciute dalla legge attuativa dell’articolo 6 della Costituzione 482/99, e di seguito riporto la normativa a supporto della salvaguardia delle aree geografiche in cui sono presenti specificità linguistiche rispetto al dimensionamento scolastico.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha previsto, tra gli obiettivi, la riorganizzazione del sistema scolastico mediante la riforma della disciplina del dimensionamento, intervenuta con la Legge nº 197 del 29 dicembre 2022 Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. La legge, riformando l’art. 19 del Decreto Legge nº 98 del 6 luglio 2011, inserendo i commi 5-quater, 5-quinquies e 5-sexies, adegua l’organizzazione del sistema di istruzione agli sviluppi demografici, che prevedono che il numero degli iscritti alle scuole diminuirà nei prossimi anni a causa della denatalità, comportando una riduzione della necessità di personale scolastico. La norma tiene conto, a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, del parametro della popolazione scolastica regionale indicato per la riforma 1.3 prevista dalla missione 4, componente 1, del citato PNRR, nonché della necessità di salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, anche prevedendo forme di compensazione interregionale.”
“Bisogna precisare – spiega ancora l’Assessore – che contro tale riforma, in data 28 febbraio 2023, è stato presentato ricorso per illegittimità costituzionale (Registro del Ricorso nº 7 del 2023, Parte 1, pubblicato su Gazzetta Ufficiale nº 12 del 22/03/2023) contro il Presidente Del Consiglio Dei Ministri, mostrando come le disposizioni legislative statali debbano ritenersi costituzionalmente illegittime per violazione di importanti norme costituzionali sostantive, in via diretta ai sensi dell’art. 127 della Costituzione, conformando in modo profondo e pervasivo le competenze regionali in materia di istruzione, sia di tipo legislativo sia amministrativo. L’udienza pubblica per il ricorso è stata fissata per il 21/11/2023.”
“Come previsto al suddetto c. 5-quater, a decorrere dall’as 2024/2025, i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi sono definiti su base triennale, con eventuali aggiornamenti annuali, con decreto del Ministro dell’Istruzione, di concerto con il Ministro dell’economia, previo accordo in sede di Conferenza unificata. Sullo schema di decreto non è stato raggiunto l’accordo in sede di Conferenza Unificata e, ai sensi di quanto previsto al comma 5-quinquies, il contingente organico e la sua distribuzione tra le regioni sono stati definiti con decreto del Ministro dell’Istruzione, di concerto con il Ministro dell’economia. Pertanto, con decreto interministeriale nº 127 del 30/06/2023 sono stati definiti i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei DSGA per gli as 2024/2025, 2025/2026, 2026/2027. In particolare, i criteri comportano che il contingente non possa essere superiore a quello determinato mediante l’applicazione dei precedenti parametri indicati dall’articolo 19, commi 5 e 5-bis del DL nº 98 del 6 luglio 2011, convertito con modificazioni dalla L nº 111 15 luglio 2011, secondo i quali è assegnato un DS con incarico a tempo indeterminato e un DSGA in via esclusiva solo alle istituzioni scolastiche con almeno 600 alunni (400 nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche). Secondo la nuova disciplina, il contingente organico dei DS e dei DSGA è stato determinato sulla base di un coefficiente, non inferiore a 900 e non superiore a 1.000, stabilito annualmente in maniera tale da rendere minima la differenza a livello nazionale tra il numero di sedi attivabili con la nuova disciplina e quello prevedibile applicando il parametro dimensionale 600 (400). I criteri tengono conto del numero degli alunni iscritti nelle istituzioni scolastiche statali e dell’organico di diritto dell’as di riferimento, integrato dal parametro della densità degli abitanti per chilometro quadrato, ferma restando la necessità di salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, nonché da parametri perequativi.”
“Confido nella sensibilità e nell’esperienza politica del Presidente Occhiuto – conclude Nucera – affinché venga tenuto conto delle minoranze linguistiche intervenendo, ove fosse necessario, per ottenere da parte dei ministeri competenti delle deroghe sul numero massimo delle autonomie previste per la regione Calabria.”

Per le Feste Mariane apertura straordinaria serale per la Pinacoteca Civica

L’Amministrazione comunale di Reggio, Assessorato alla Cultura, comunica che oggi, sabato 9 settembre, in occasione delle Festività mariane, la Pinacoteca Civica osserverà i seguenti orari: 10:30/19:00 ed apertura straordinaria dalle ore 20:00 alle 22:00.
Il Castello Aragonese sarà invece aperto nella giornata di sabato dalle 14:30 alle 19:00 e domenica dalle 16:00 alle 20:00.


GRF

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