Sindacati e INAIL a confronto sul ruolo degli RLST
Dall’Ufficio Stampa
Sicurezza è legalità. Il ruolo degli RLST. È questo il tema portante della tavola rotonda organizzata dall’associazione Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale Calabria, con il patrocinio della direzione regionale dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e la condivisione organizzativa delle sezioni regionali della Federazione Nazionale Lavoratori Edili Affini e del Legno, della Federazione Italiana Lavoratori Costruzioni e Affini e della Federazione Italiana dei Lavoratori del Legno, dell’Edilizia e Affini.
L’iniziativa, che si terrà mercoledì 11 ottobre, a partire dalle ore 17:00, presso la sala conferenze di Villa Fabiano Palace hotel di via Cristoforo Colombo, a Rende, sarà moderata dal giornalista Attilio Sabato.
La tavola rotonda sarà aperta dagli interventi di Maria Elena Senese, Presidente del Sindacato Lavoratori della Comunicazione e Segretario regionale della FENEAL; Pasquale Costabile, Vice presidente del SLC e rappresentante regionale della FILCA; Simone Celebre, Segretario regionale della FILLEA Cgil Calabria.
Sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, poi, risponderanno alle domande di Attilio Sabato Fabio Lo Faro, Direttore regionale dell’INAIL, Leonardo Lione dell’Azienda Sanitaria Provinciale Spilla Cosenza; Angelo Barile dell’Itl Crotone; il magistrato Emilio Sirianni; il direttore dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Reggio Calabria Giuseppe Patania; il Direttore generale del Dipartimento lavoro e politiche sociali della Regione Calabria Roberto Cosentino; il Presidente regionale dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili Giovan Battista Perciaccante e Santo Biondo, Segretario generale della UIL Calabria.
Quello della sicurezza sui luoghi di lavoro è uno degli allarmi generalizzati su tutto il territorio nazionale.
“L’interesse che in INAIL rivolgiamo al settore dell’edilizia – spiegano dalla direzione regionale – è costante e crescente, ben consapevoli degli elevati livelli di rischiosità a cui sono esposte queste lavorazioni. Riteniamo che l’azione culturale, l’informazione diffusa, capillare e continua, sia tra i principali mezzi di contrasto al fenomeno, ragione per la quale l’Istituto, e questa sua articolazione regionale, che rappresento, è coinvolta in diversi interventi promozionali e informativi sulla prevenzione.”
“Questo si affianca alle premialità e ai finanziamenti sistematici – spiegano i vertici regionali dell’INAIL – che vengono riconosciuti alle imprese che investono nel miglioramento degli assetti aziendali in direzione di un lavoro più sicuro. Mi riferisco alla scontistica per Ot24 e ai bandi Isi, per i quali, soltanto quest’anno, la Calabria ha erogato ben 1.475.326,10 €.”
“Questa lotta – spiegano infine dall’INAIL – non può essere vinta senza un tessuto sociale integro, rispettoso delle norme, di disposizioni che anche capillarmente indicano strategie di prevenzione. Per fare degli esempi più lampanti: un lavoratore irregolare non può che essere un lavoratore formato, informato e garantito nei suoi diritti di sicurezza; un’azienda nella quale non viene aggiornato regolarmente il documento di valutazione dei rischi, è un’azienda che dimostra di non interessarsi affatto alle fonti di rischio presenti al suo interno. Ecco che discutere dei rapporti tra legalità e sicurezza diventa una premessa necessaria per ogni intervento che voglia essere concretamente incisivo e efficace sul fenomeno”.