Scena Nuda protagonista di iniziative di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere
Dall’Ufficio stampa
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Piccola Opera Papa Giovanni Onlus, ente gestore del centro antiviolenza e della casa rifugio Morabito, ha messo in cantiere tutta una serie di attività di sensibilizzazione sul fenomeno, dibattiti, rappresentazioni teatrali, corsi di formazione per addetti ai lavori e laboratori nelle scuole sulle emozioni. E in particolare, fino al 26 novembre, in collaborazione con il Comune di Reggio Calabria, l’Assessorato con delega alle Politiche di Genere, Scena Nuda, l’Ente ha previsto la proiezione di un’immagine, espressione del coraggio e della resilienza della donne, che sarà riprodotta per tutto il fine settimana grazie al supporto della Goboservice, azienda di riferimento per le proiezioni architetturali. L’iniziativa è tesa simbolicamente a fare luce sull’ombra della violenza che rimane nascosta per timore, vergogna e paura in molti casi. Un fenomeno che ogni giorno miete troppe vittime, donne che pagano con la vita un loro no, che sono costrette a violenze e ricatti da parte dei propri compagni. Pertanto l’Assessore Angela Martino e Lucia Lipari, in rappresentanza degli enti promotori, hanno acceso i riflettori su una parte di Palazzo San Giorgio.
Tra le iniziative, inoltre, questa sera, 25 novembre, alle ore 19:30, presso il Malavenda Cafè, si svolgerà la performance teatrale Otello, realizzata dalla Compagnia Scena Nuda, diretta da Teresa Timpano, nell’ottica di una sinergia tra le due realtà reggine, che ha già dato vita al Progetto Solo Tu, sempre relativo a questo tema e con lo stesso obiettivo, che viene ribadito in questo caso: la cultura come motore del contrasto alla violenza di genere, come elemento di sensibilizzazione e cambiamento.
La rappresentazione, di e con Lorenzo Praticò e Teresa Timpano, è basata, naturalmente, su una rielaborazione drammaturgica della celebre opera di William Shakespeare, firmata da Filippo Gessi.