Bovalino: il sindaco illustra i lavori di riqualificazione del borgo superiore
Di Davide Codespoti
Il 13 dicembre, sui canali social di Vincenzo Maesano, è stata trasmessa una nuova Rubrica per il cittadino, nella quale il sindaco di Bovalino ha illustrato dettagliatamente i lavori di riqualificazione che interessano il borgo Superiore.
Tali interventi sono stati resi possibili grazie al finanziamento da 1.500.000 € ottenuto dall’Avviso pubblico per il sostegno di progetti di valorizzazione dei borghi della Calabria, emanato nel dicembre del 2020 e al quale il comune ha partecipato, ottenendo il massimo dell’importo possibile.
Come enunciato da Maesano, la riqualificazione riguarderà l’assetto urbanistico e architettonico del borgo, con la pavimentazione delle strade principali per mezzo di sanpietrini al posto del bitume, il restauro della facciata della Chiesa Matrice, incluso il campanile, di grande pregio storico-architettonico, la realizzazione di un anfiteatro nella piazza d’arme del castello in cui effettuare attività teatrali e culturali, oltre che matrimoni, e la creazione, presso l’area della Chiesa di Santa Caterina, di un nuovo piazzale e di parte del sagrato dell’edificio di culto.
Un altro momento importante sarà l’abbattimento della cabina Enel, vergognosamente costruita dinanzi l’imponente bastione del maniero bovalinese, che sarà sostituita da una più bassa, oltre alla realizzazione di sottoservizi essenziali, che mancano da almeno 60 anni.
La riqualificazione permetterà a Bovalino Superiore di diventare un polo turistico attrattivo per l’intera cittadina ionica, grazie anche a percorsi storico-culturali che coinvolgeranno le associazioni bovalinesi, un indotto mancante ma fondamentale per lo sviluppo del paese.
Infine, il sindaco ha voluto rimarcare la discontinuità della propria amministrazione nelle politiche adottate fino a questo momento nei confronti del borgo (basti ricordare lo sventramento del castello negli anni ‘50 per far passare la strada comunale, o il disastroso restauro della Chiesa del Santissimo Rosario nel rione Zopardo negli anni ‘90, quando si giunse a intonacarne la facciata), che finalmente ha riavuto la dignità che merita.