Giovanni Manoccio plaude alla sospensione delle procedure parlamentari sull’accordo Rama-Meloni
Dall’Ufficio Stampa
«La notizia della sospensione delle procedure parlamentari per l’approvazione dell’accordo Edi Rama-Giorgia Meloni sui migranti, disposta dalla Corte Costituzionale Albanese, è un primo tassello che si aggiunge alla nostra battaglia contro la deportazione dei migranti che questo governo sta tentando di mettere in atto contro la civiltà umana.»
Sono queste le parole del presidente dell’Associazione Don Vincenzo Matrangolo di Acquaformosa, Giovanni Manoccio, a margine della notizia giunta dai Balcani in merito alla battaglia messa in atto per contrastare gli accordi fra i governi Italia-Albania, culminata nella manifestazione presso la Prefettura di Cosenza il 23 novembre scorso.
Infatti, dopo essere stata chiamata in causa da due ricorsi, presentati separatamente dal Partito Democratico albanese e altri 28 deputati schierati a fianco dell’ex premier di centrodestra Sali Berisha, la Corte ha voluto approfondire il ricorso in cui si sostiene che “l’intesa viola la Costituzione e le convenzioni internazionali alle quali l’Albania aderisce”.
«Per fortuna esistono le Corti Costituzionali che salvaguardano il Diritto – ha chiosato Manoccio. – Con la sospensione della ratifica parlamentare dell’accordo – conclude – non possiamo certo dire di aver vinto una guerra, ma sicuramente un primo passo è stato fatto nella direzione delle nostre ragioni. Attendiamo fiduciosi l’esito finale».