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Il 4 gennaio a Roccella Anna Mazzamauro in “Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi”

Edil Merici

Dall’Ufficio stampa Centro Teatrale Meridionale

Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi, un’esclamazione viva nell’immaginario italiano, è il titolo del prossimo spettacolo della 30ª Stagione Teatrale della Locride, di e con la grande Anna Mazzamauro.
L’appuntamento della rassegna, a cura del Centro Teatrale Meridionale per la Direzione artistica di Domenico Pantano, si terrà giovedì 4 gennaio alle ore 21:00 all’Auditorium comunale di Roccella Jonica.
Parole e musica per Paolo Villaggio è il sottotitolo dello spettacolo (dedicato al ragioniere Ugo Fantozzi, magistralmente interpretato dal compianto attore) impreziosita dalle musiche dal vivo (chitarra e pianoforte) di Sasà Calabrese, prodotto da Nicola Canonico per la GoodMood, disegno luci Alexis Doglio, audio Simone Todesco.
Abbiamo imparato ad amarla come la Signorina Silvani in quella che è considerata la più longeva e apprezzata epopea del quotidiano del cinema italiano: una grande occasione, dunque, ritrovarla sul palcoscenico con tutto il suo carico emotivo e umano.
«Mi sono sempre chiesta legittimamente che nome avesse la signorina Silvani, alla quale Paolo Villaggio ha regalato eternità e che io ho contribuito a mantenere – afferma l’attrice Mazzamauro. – Allora, poiché quella signorina mi appartiene di diritto e poiché i personaggi non nascono casualmente ma raccontano, nascondendoli con l’ironia, i nostri segni, i nostri umori, le nostre inclinazioni, il nostro animo, allora la Silvani sono io! Adesso provate a chiamare la Silvani con il mio nome. Anna Silvani. È perfetto. Allora come Anna Silvani soltanto io posso, con il mio nome e col suo cognome, raccontare Paolo raccontando Ugo» sottolinea ancora l’artista e conclude: «Leggeremo insieme il nostro incontro, il suo primo film, il mio divertente impatto con il cinema e via via vent’anni della nostra vita professionale a puntate, vent’anni di solitudine della Silvani che non aveva capito che Fantozzi era stato l’unico uomo ad averla veramente amata.»
Uno spettacolo-amarcord sull’indimenticata e indimenticabile comicità surreale e innovativa di Paolo Villaggio, considerato «il maggiore clown della sua generazione, un clown irripetibile, rarissimo come i grandi poeti. Con Fantozzi, Paolo ha creato la prima vera maschera nazionale, il ritratto di un piccolo uomo senza qualità, qualcosa che durerà in eterno.»
Il programma della 30ª Stagione Teatrale della Locride, messo a punto dal CTM, si svolgerà fino ad aprile, nelle città di Roccella Jonica e di Locri. La rassegna si avvale del patrocinio del Comune di Roccella, del Comune di Locri e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri, ed è co-finanziato dall’Assessorato regionale alla Cultura della Regione Calabria.

Jacopo Giuca

Nato a Novara in una buia e tempestosa notte del giugno del 1989, ha trascorso la sua infanzia in Piemonte sentendo di dover fare ritorno al meridione dei suoi avi. Laureatosi in filosofia e comunicazione, ha trovato l’occasione di lasciarsi il nord alle spalle quando ha conosciuto la sua compagna, di Locri, alla volta del quale sono partiti in una altra notte buia e tempestosa, questa volta di novembre, nel 2014. Qui ha declinato la sua preparazione nella carriera giornalistica ed è sempre qui che sogna di trascorrere la vecchiaia scrivendo libri al cospetto del mare.

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