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PD Calabria: il libro bianco, la sanità vibonese e la riunione programmatica

Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha annunciato la presentazione del libro bianco, commentato la situazione della sanità vibonese e fissato la data della riunione del gruppo di fine mese.

A gennaio la presentazione del libro bianco

Nel corso di un brindisi di fine anno, nella sua sede cosentina, presente anche la stampa, il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, ha annunciato il libro bianco dei dem e si è brevemente soffermato sull’attuale situazione politica.
«A gennaio – ha annunciato Bevacqua – sarà presentato il libro bianco” del gruppo del PD in Consiglio regionale, alla stesura del quale naturalmente hanno preso parte attivamente tutti i consiglieri regionali dem. Si tratta di un resoconto, che restituiamo ai cittadini, sulle attività di opposizione al governo regionale svolte dal gruppo in Consiglio e nelle Commissioni e su tutte le altre iniziative politiche fin qui svolte, insieme a tutte le nostre proposte avanzate nelle sedi opportune per contribuire al miglioramento della vita civile e democratica dei calabresi. Purtroppo, però, il libro bianco del PD, nel rendere conto dell’attività svolta dai consiglieri dem, spesso e volentieri è costretto ad analizzare le inadempienze del governo regionale, dalla sanità alla centralizzazione del potere in tutti i comparti. Una centralizzazione che mai si era registrata in modo così forte nella storia del regionalismo calabrese. Inadempienze reiterate – afferma ancora Bevacqua – ma soprattutto ostinate, dal momento che la maggioranza di centrodestra non ha, quasi mai, inteso prestare ascolto alle nostre proposte volte esclusivamente a tutelare gli interessi dei calabresi o a evitare errori di impostazione nella superficiale attività di riforma intrapresa. L’augurio è che per il 2024 si possa cambiare indirizzo e registro anche con un maggiore coinvolgimento degli amministratori, dei rappresentanti sindacali, delle associazioni di categoria e delle forze di opposizione così da rendere un servizio più utile, come Consiglio regionale, ai cittadini calabresi.»

Raffaele Mammoliti: “Nella sanità vibonese continua a regnare il caos”

La situazione della sanità vibonese tra inerzia e caos organizzativo continua a essere molto preoccupante e provoca ripercussioni molto serie sia sugli operatori sia sui cittadini. Eppure ci sarebbe bisogno di un’unità di crisi permanente h 24 per affrontare le tante criticità esistenti. Invece, si continua a nominare i vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale a tempo parziale, senza comprendere perché non viene nominato il direttore generale. Si registrano ancora continue aggressioni agli operatori, ultimo in ordine di tempo quello avvenuto la notte dell’Epifania. Nell’esprimere la piena vicinanza e solidarietà a tutti gli operatori che hanno subito l’aggressione, solleciterò ai vertici dell’ASP ad adottare appropriate iniziative e programmi volti a prevenire gli atti di violenza che rappresentano un vero e proprio problema di sicurezza sul lavoro. Ancora, nelle ultime settimane, si registra un aumento considerevole sia dell’influenza con una maggiore incidenza sui bambini, sia di casi di Covid-19. A tal proposito sarebbe necessario capire perché non vengono attivati i posti letto presso il modulo terapia intensiva attiguo al pronto soccorso. Sulla situazione della sanità vibonese sto predisponendo una sintesi dell’attività promossa in questi due anni in consiglio regionale che presenterò in un’apposita conferenza stampa. Consegnerò questo lavoro al signor Prefetto, al Procuratore della Repubblica, al Presidente della Conferenza dei Sindaci, agli Ordini Professionali, alle Organizzazioni Sindacali. Sono dell’avviso che sulla sanità vibonese ci sia bisogno di una determinata reazione per realizzare un patto tra gli operatori e i cittadini, al fine di promuovere un miglioramento dei servizi sanitari. Occorre sollecitare a chi possiede ruoli di responsabilità e di governo risposte appropriate e tempestive per poter affermare nel territorio più negletto della Calabria, il fondamentale diritto alla salute. Anche attraverso queste azioni si può alimentare la speranza di un reale cambiamento e rafforzare l’indispensabile fiducia dei cittadini verso lo Stato in tutte le sue articolazioni.

A fine mese riunione del gruppo alla presenza di Nicola Irto

Si è svolta a Lamezia la riunione del gruppo del PD in Consiglio regionale per riavviare l’attività politica dopo la pausa natalizia. All’incontro, guidato dal capogruppo Mimmo Bevacqua, ha preso parte anche il segretario regionale Nicola Irto.
Il gruppo dem ha espresso piena condivisione al documento elaborato dalla segreteria regionale in vista della Conferenza programmatica alla quale il gruppo fornirà il proprio contributo attivo per il rilancio complessivo dell’azione del partito in Calabria.
I consiglieri regionali hanno poi ulteriormente discusso del libro verità sulla prima fase della legislatura regionale che sarà presentato ufficialmente lunedì 22 gennaio. Si tratta di un resoconto sull’attività svolta dal gruppo del PD nelle sedi istituzionali e sul territorio calabrese che servirà anche a ripristinare lo stato reale in cui si trova la Calabria, ben diverso da quello che viene descritto dalla gran cassa mediatica del presidente della giunta regionale.
Nei prossimi giorni il gruppo del PD, in occasione dei 50 anni del regionalismo, lancerà la propria sfida per rivedere e rilanciare il ruolo della Regione come Ente di programmazione e controllo. A tal fine sarà presentata una proposta di legge, con il coinvolgimento di Associazione Nazionale Comuni Italiani e Unione delle Province Italiane, con l’obiettivo di perseguire la massima integrazione tra tutti i livelli istituzionali del governo territoriale. Fulcro della proposta sarà quello di arrivare ad un nuovo riparto delle funzioni amministrative in alcuni settori, prevedendo anche la partecipazione delle comunità locali alla programmazione delle funzioni esercitate dalla Regioni, nonché la facoltà per i Comuni, singoli o in forma associata, di presentare richiesta di attribuzione di funzioni alla Regione che dovrà valutare la richiesta, secondo i principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione.

Redazione

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