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Costume e Società

A Roma si discute di nuovo ordinamento per l’avvocatura

Edil Merici

Si è tenuta presso il Centro Congressi Ergife Palace Hotel in Roma, nelle date del 15 e 16 dicembre scorsi, la sessione ulteriore del 35º Congresso Nazionale Forense Un nuovo ordinamento per un’Avvocatura protagonista della tutela dei diritti nel tempo dei cambiamenti globali, un titolo che testimonia l’ambizione e la consapevolezza del ruolo dell’Avvocatura nel promuovere l’effettività dei diritti, partecipando all’attuazione dei valori costituzionali per l’esercizio del diritto di difesa e per l’attuazione del giusto processo.
È stato un Congresso breve, così come prevede lo Statuto per le sessioni ulteriori, ma dal forte impatto sociale, si è voluto infatti sottolineare l’impegno dell’Avvocatura Italiana contro la Violenza di Genere indossando un fiocco rosso denso di significato e valore, proiettando in apertura un video-messaggio dell’Avvocata e attivista iraniana Nasrin Sotoudeh, alla quale il Consiglio Nazionale Forense ha conferito il Premio dell’Avvocatura Italiana, istituito per celebrare l’impegno delle personalità del mondo della cultura, delle professioni e di ogni altra appartenenza, che abbiano profuso un incessante e significativo impegno nella salvaguardia dei diritti fondamentali e contro tutte le violenze.
Nonostante il limitato arco temporale a disposizione sono state presentate numerose mozioni su temi rilevanti per la professione, e, tra le mozioni approvate, (35 su 110 presentate di cui 73 ammesse alla votazione) per come si può meglio approfondire cliccando qui  assumono rilievo e centralità le tre mozioni (rispettivamente le nº 33, 44 e 82) che danno il pieno mandato del Congresso all’istituzione di un tavolo dell’Avvocatura per elaborare una proposta unitaria di riforma della legge professionale da presentare al Parlamento e al Governo.
Tra queste ci soffermiamo appunto sulla nº 82 rubricata Mozione per la revisione organica dell’Ordinamento Forense e della Legge Professionale (Legge 31/12/2012 nº 147), presentata dal Movimento Forense, e che vede tra i promotori e relatori l’Avvocato Rocco Lombardo del Foro di Locri e l’Avvocata Agnese Franceschini del Foro di Perugia.
L’avvocato locrese rileva come, ancorchè da alcune parti sia stato stigmatizzato un’atteggiamento tiepido dell’assemblea dovuto al fatto che il lavoro sulla Legge 247/12 doveva essere già pronto, di converso, il deliberato congressuale mira essenzialmente a costituire un tavolo tecnico e di confronto per una riscrittura della Legge Professionale di ampio spettro e di ampia concertazione, aspetti di assoluta rilevanza politica, alla luce peraltro del lungo tempo trascorso dall’approvazione della legge professionale tutt’oggi in vigore; ulteriore dato di soddisfazione, continua Lombardo, aver potuto rappresentare il Foro Locrese nell’ Assise congressuale, unitamente all’intero Distretto ed alla nutrita rappresentanza congressuale dell’Avvocatura Calabrese, con la proposizione e approvazione di una mozione dalla prospettica impronta politica, che conferisce prestigio all’intero Ordine Forense Regionale.
Lombardo puntualizza infatti come le esperienze congressuali passate abbiano dimostrato quanto le varie mozioni ancorché approvate, siano spesso risultate essere scollegate tra loro, registrandone di conseguenza una difficile attuazione; con la mozione 82 è stata invece raccolta l’idea, scaturente dai lavori congressuali di Movimento Forense tenutosi a Milano nel mese di novembre, di costituire un tavolo unitario, al pari del resto delle proposte di deliberato nº 33 e nº 44, rispettivamente provenienti dagli Ordini Lombardi e da quelli Siciliani, accorpate dall’Ufficio di Presidenza in fase di votazione, che faccia sintesi di tutte le mozioni congressuali e le elabori in un testo condiviso, con la partecipazione di tutte le rappresentanze istituzionali, politiche ed associative dell’Avvocatura, da presentare alla Politica, valorizzandone e rafforzandone il ruolo e la funzione, offrendo risposte puntuali agli Avvocati e contemplando tutti gli ambiti di attività dei prossimi decenni.
Tra gli spunti principali della Sessione Ulteriore del Congresso,  prosegue Lombardo, da segnalare l’impulso a implementare l’ambito di competenze della professione forense e ciò anche al fine di assicurare al cittadino maggiore efficienza e quindi maggiore tutela dei diritti di difesa; al pari della riduzione del regime delle incompatibilità che, allo stato, restringono eccessivamente il perimetro entro cui l’Avvocato può svolgere altre funzioni non direttamente ricollegabili al suo status professionale; il potenziamento delle attività riservate alla consulenza legale che risultano essere sempre più erose; la tutela dei professionisti in monocommittenza con fermo rifiuto al regime di subordinazione; da ultimo la necessità di ripensare il percorso per l’accesso alla professione ed all’esame di abilitazione.
Dispiace, ancora una volta, dopo le buone premesse di Lecce, che le istanze provenienti dalle Pari Opportunità, non scaldino ancora come dovrebbero il cuore di parte dell’Avvocatura, nonostante il gran lavoro portato avanti dai Comitati di PO negli ultimi anni; a questo punto si rende doverosa una riflessione da parte dell’Avvocatura tutta, per comprendere come valorizzare questi organismi istituzionali, necessari e imprescindibili per una politica forense al passo con i tempi, conferendo a essi, e fino in fondo, la precipua “funzione sociale” dell’Avvocatura, e che proprio nelle tematiche afferenti può e deve estrinsecarne la massima realizzazione.
Sono comunque certo – conclude Lombardo – che, anche grazie alla mozione 82, le tematiche delle pari opportunità unitamente alle altre trattate nei lavori congressuali, costituiranno il terreno comune sul quale realmente, e a distanza di oltre un decennio, ridisegnare la Legge Professionale, al passo con i tempi, i mutamenti e le trasformazioni di un’Avvocatura che dovrà rivestire necessariamente un ruolo centrale nel sistema giustizia, dentro e fuori il processo, che sia competente, indipendente, autonoma e in grado, soprattutto, di raccogliere e fronteggiare le sfide della modernità, dei cambiamenti sociali, delle innovazioni tecnologiche e dell’intelligenza artificiale.

Redazione

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