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PD Calabria: gli agricoltori e il contrasto all’autonomia differenziata

Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha espresso vicinanza agli agricoltori, commentato il passaggio dell’autonomia differenziata in Senato e fatto da cassa di risonanza alle parole dell’arcivescovo Gianni Cecchinato.

Protesta degli agricoltori, Mimmo Bevacqua vicino ai lavoratori

Il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, esprime la propria vicinanza e la propria solidarietà ai lavoratori del comparto agricolo calabrese che stanno manifestando su tutto il territorio regionale.
“Il malessere che stiamo registrando – scrive Bevacqua in una nota – è profondo ed è figlio di una cattiva gestione complessiva, nazionale e locale, che non ha tenuto nella giusta considerazione le necessità degli agricoltori, messi a dura prova dalla pandemia, dalla guerra e una crisi economica che ha visto lievitare i costi per la gestione delle imprese, con aumenti inconcepibili per carburanti e materie prime. Per non parlare poi della crisi che hanno dovuto sopportare gli agricoltori a causa delle continue incursioni dei cinghiali e i danni con cui sono stati costretti a confrontarsi i produttori vitivinicoli per l’effetto dei cambiamenti climatici. Inevitabile che, prima o poi, questa situazione scoppiasse in tutta la sua gravità, specialmente in una fase in cui ci si aspettava, invece, un’iniezione di risorse dai fondi europei e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La mancanza di programmazione di provvedimenti in grado di valorizzare le nostre eccellenze e introdurre le indispensabili innovazioni tecnologiche nel comparto hanno fatto il resto.”
“Adesso, però – conclude il capogruppo del Pd – non c’è più tempo da perdere e occorre che il governo regionale e l’assessorato all’Agricoltura comincino a fornire risposte e mettano in campo una programmazione rinnovata dopo un confronto con i lavoratori e i loro rappresentanti. Facendo luce anche sulle denunce che sono state veicolate dalla stampa in ordine alla lentezza degli uffici preposti al rilascio di autorizzazioni e rimborsi e a presunti episodi di corruzione per accelerare le pratiche. Come gruppo del PD siamo pronti a fornire il nostro contributo fattivo per dare ossigeno a un settore nevralgico per l’economia calabrese.”

Autonomia differenziata: “Battaglia senza sosta per bloccare la secessione della Lega”

“Siamo davanti all’attacco più grave e subdolo lanciato all’unità del Paese e al Meridione d’Italia. Il centrodestra, pilotato dalla Lega di Matteo Salvini, ha ottenuto il via libera al Senato al progetto di autonomia differenziata, che scava un solco incolmabile fra le Regioni del Nord e quelle del Sud, creando cittadini di serie A e di serie B.”
Ad affermarlo è il gruppo del PD in Consiglio regionale dopo l’approvazione in Senato dell’Autonomia differenziata elaborata dal ministro leghista Roberto Calderoli.
“Con un tentativo maldestro di confondere le carte affermando che l’autonomia in Costituzione l’avrebbe inserita il centrosinistra – prosegue la nota dei dem – il governo Meloni paga la sua cambiale alla Lega per avere in cambio il sì alla riforma del premierato e potere affrontare le elezioni europee con trofei da esibire sui palchi dei comizi. Sulla pelle degli italiani e dei cittadini del Sud il governo Meloni, il più antimeridionalista della storia d’Italia, continua dunque a perseguire esclusivamente i propri interessi calpestando diritti fondamentali e aumentando le disparità. L’ultimo resoconto di Gimbe sulla migrazione sanitaria ha mostrato, numeri alla mano, gli effetti devastanti dell’autonomia differenziata sulla sanità nelle Regioni del Sud. E il presidente Nino Cartabellotta ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro del gruppo del PD sul tema. Eppure il governo continua a fare orecchie da mercante con la complicità inaccettabile dei governatori delle Regioni meridionali e dei parlamentari di centrodestra del Sud che stanno svendendo i diritti dei loro elettori. Il PD – conclude la nota – come dimostrato dall’opposizione esercitata a palazzo Madama, e dall’intervento del senatore Nicola Irto, darà battaglia fino in fondo, coinvolgendo tutte le forze sane della società, per bloccare una riforma dannosa, classista, divisiva che potrebbe segnare il punto di non ritorno per il Meridione e per il futuro del Paese.”

Autonomia differenziata: “Facciamo nostro l’appello dell’arcivescovo Gianni Checchinato”

“Va nella direzione giusta il richiamo alle responsabilità nei confronti della Comunità che li ha eletti che l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano Gianni Checchinato ha rivolto su X ai parlamentari del Sud che hanno votato a favore dell’autonomia differenziata.”A sostenerlo è il gruppo del Pd che ha già annunciato battaglia, a ogni livello, nei confronti della riforma di Calderoli che rischia di spaccare l’Italia e rendere ancora più fragili le Regioni meridionali.
“Non è la prima volta – proseguono i consiglieri dem – che la Chiesa prende posizione contro una riforma che vuole premiare le ricche Regioni del Settentrione e aumentare le differenze con il Sud del Paese, creando cittadini di serie A e di serie B. Monsignor Checchinato parla esplicitamente di secessione dei ricchi dalla cui parte si sono schierati i parlamentari del Sud di centrodestra che, invece, avrebbero dovuto fare gli interessi dei propri elettori e dei propri territori. E su questo sfidiamo ancora una volta il presidente Roberto Occhiuto a dire da che parte sta: con i calabresi o con l’egoismo del Nord rappresentati dalla Lega e imposto al governo Meloni e al suo partito con l’approvazione del Disegno Di Legge Calderoli. Non sono più tollerabili ambiguità e supini obbedisco agli ordini di scuderia per meri interessi elettorali. In discussione – affermano i dem – ci sono diritti fondamentali come salute, istruzione, mobilità che non possono essere diversificati a secondo dalla Regione in cui si è nati. I dati diffusi da Gimbe sulle possibili conseguenze nel comparto della sanità, ad esempio, sono devastanti e impongono alla politica e alla classe dirigente del Meridione di spiegare in maniera chiara come si può, nello stesso tempo, rappresentare il Sud e votare provvedimenti così penalizzanti che, stando anche a quanto affermato dall’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno, possono mettere in discussione anche la messa a terra delle risorse del PNRR. Come gruppo del PD – conclude la nota – facciamo nostre le parole dell’arcivescovo e proseguiremo con maggiore determinazione la battaglia per fermare un provvedimento che rischia di cancellare ogni speranza di futuro per le Regioni meridionali.”

Redazione

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