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Ultime dalla Metrocity: la Capitale del Libro, Omnibus e la Gallico-Gambarie

Edil Merici

Proseguono le attività della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha espresso il suo sostegno a Taurianova Capitale italiana del Libro 2024, presentato il servizio Omnibus e promosso un confronto sulle opere compensative della Gallico Gambarie.

Taurianova Capitale italiana del Libro 2024, il sostegno di Palazzo Alvaro

“Ci riempie d’orgoglio l’inserimento di Taurianova fra i Comuni che si contenderanno il titolo di Capitale italiana del Libro 2024. Sarebbe il giusto riconoscimento per un luogo ricco di storia e di cultura che merita d’essere conosciuta e riconosciuta dall’Italia intera”. È quanto affermano il sindaco metropolitano Falcomatà, ed il consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, promuovendo Taurianova nella sfida che la vede contendersi l’ambizioso riconoscimento con la potentina Tito, Grottaferrata, San Mauro Pascoli nella provincia di Forlì-Cesena e Trapani.
“Taurianova – hanno spiegato Falcomatà e Quartuccio – sta raccogliendo i frutti di una programmazione che fa della cultura un autentico volano di crescita e sviluppo del territorio. In questo senso, la Città Metropolitana, anche con i progetti Bibliocultura, con il potenziamento della dotazione libraria per le biblioteche dei Comuni e il Festival del libro e della lettura da poco concluso, ha seguito un percorso preciso rispetto al quale abbiamo registrato risultati davvero eccezionali.”
“Questa di oggi – hanno continuato – rappresenta un’opportunità per far apprezzare l’incredibile patrimonio storico, artistico e culturale che l’intera Piana di Gioia Tauro porta con sé in dote. Taurianova, non dimentichiamolo, ha dato i natali a pregevoli artisti, poeti e scrittori come Tiberius Florentino, ‘l’Amleto scespiriano applaudito dai sodali emigrati Rodolfo Valentino e Beniamino Gigli’ descritto da Cardona nella Spoon river taurianovese, il latinista Francesco Sofia Alessio o Pietro Barillà, caposcuola dell’Istituto d’arte di Napoli. E sono solo alcuni illustri avi di una terra che, sin dai tempi dell’antica Radicena, si è imposta nello scenario culturale internazionale.”
“Ma l’occasione – hanno proseguito gli amministratori – è ghiotta per l’intera Calabria che ha già conosciuto Vibo Valentia quale Capitale italiana del libro soltanto pochi anni fa. Insomma, Taurianova sarebbe una conferma delle grandi capacità di un territorio e delle incredibili potenzialità di un’area metropolitana e di una regione che hanno l’obbligo di continuare a investire sull’immagine e la bellezza dei propri luoghi.”
“Dunque – hanno concluso il sindaco Falcomatà e il consigliere Quartuccio – aspettiamo con trepidazione che la commissione faccia la sua scelta definitiva, consapevoli, comunque, che la presenza di Taurianova nel quintetto di finaliste rappresenti un titolo che promuove un progetto culturale ambizioso e colmo di fascino portato avanti, con dedizione, impegno e sacrificio, da Enti, associazioni e istituti scolastici che, quotidianamente, si spendono per il bene della comunità.”

La Metrocity lancia Omnibus

Si chiama Omnibus il nuovo servizio di mobilità sociale a chiamata, promosso dalla Città metropolitana, che sarà attivato nel periodo estivo, destinato per la prima fase sperimentale alle aree territoriali della Grecanica e dell’Aspromonte tirrenico.
Si tratta di un intervento inserito nell’ambito del progetto Aspromonte in città, finanziato dalla missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con circa 2.500.000 €, compresi i mezzi da acquistare. Il servizio è stato illustrato a Palazzo Alvaro, nel corso di un incontro tecnico, dal sindaco metropolitano Falcomatà, dal vicesindaco con delega ai Trasporti Carmelo Versace, dal dirigente del settore Viabilità, Pietro Foti e i rappresentanti della società Bip che si sono occupati della piattaforma informatica a supporto del servizio. Per l’occasione erano presenti, inoltre, i rappresentanti dei Comuni interessati dal servizio, la Regione Calabria, rappresentata dal dirigente del settore Giuseppe Pavone, l’Azienda Trasporto Area Metropolitana, che avrà un ruolo cardine nell’esecuzione del servizio, con l’amministratore delegato Giuseppe Basile, e il Forum del Terzo Settore.
Il servizio Omnibus è un servizio di trasporto collettivo a chiamata rivolto, in questa fase, ai cittadini delle aree a domanda debole, con l’obiettivo di riconnetterli con il resto dell’area metropolitana. Tra le finalità del servizio quella di sviluppare una rete di trasporto pubblico più capillare, rispondendo ai fabbisogni di mobilità delle aree meno collegate, creando anche maggiori connessioni nel tessuto sociale ed economico.
Si tratta di un’alternativa all’utilizzo dell’auto privata che punta anche a sviluppare, dove possibile, un’integrazione con la rete portante del trasporto pubblico in linea: gomma e ferrovia. Il servizio sarà gestito e reso disponibile e prenotabile dai cittadini tramite piattaforme digitali e, in alternativa, con un apposito call center. I costi del servizio al cittadino andranno incontro a tutte le esigenze socioeconomiche dei potenziali clienti.
«Parliamo di mobilità sociale ma anche dell’idea di una Città metropolitana che deve essere collegata, in particolare, con le aree interne che sono a maggior rischio di isolamento. Puntiamo quindi a favorire una mobilità più efficiente per chi si sposta quotidianamente, per motivi di lavoro, per motivi di salute, ma anche per svago, cultura, sport, turismo». Così il sindaco metropolitano Falcomatà che aggiunge: «È un impegno che fin dall’inizio, come Città metropolitana, abbiamo portato avanti, che rilancia un ulteriore impegno con l’obiettivo di raggiungere la piena mobilità integrata, ragionando su come collegare i nostri Comuni verso la città. Rilanciamo così il nostro impegno affinché vi sia sempre una rete viaria e di collegamenti più efficiente e moderna, in sinergia con quella ferroviaria, con collegamenti verso i porti e gli aeroporti. Altrimenti – ha concluso – il rischio è sempre quello di un maggiore isolamento.»
Per il vicesindaco Versace «Si tratta di un importante progetto che finalmente sta per prendere avvio nella sua concretezza, all’interno del progetto più strutturato di Aspromonte in città, iniziativa che abbiamo finanziato con i fondi del PNRR con 118.000.000. Puntiamo a collegare ancora di più i nostri centri periferici al centro, con un servizio pubblico che viene offerto anche per togliere dall’isolamento i nostri territori maggiormente a rischio spopolamento. È un servizio innovativo – ha concluso – che subentra a quello di qualche anno fa, denominato Chiama bus, oggi guardiamo più al futuro.»

Un confronto sulle opere compensative della Gallico Gambarie

Il sindaco metropolitano Falcomatà, insieme al vicesindaco Versace e ai dirigenti dei settori Lavori pubblici e Leggi speciali, Lorenzo Benestare e Pietro Foti, ha incontrato, nei saloni di Palazzo Alvaro, gli amministratori dei Comuni di Santo Stefano in Aspromonte, presente il sindaco Francesco Malara, di Calanna, con il sindaco Domenico Romeo, Sant’Alessio, con il sindaco Stefano Calabrò, e Laganadi, con l’Assessore Giuseppe D’Agostino, per riiniziare a discutere delle opere compensative legate alla realizzazione della Gallico-Gambarie.
Il sindaco Falcomatà, infatti, ha inteso riattualizzare un confronto che affonda le proprie radici alla posa della prima pietra della strada a scorrimento veloce che unirà il litorale reggino alle pendici aspromontane. Dato, quest’ultimo, ampiamente riconosciuto dai sindaci e dagli amministratori presenti al tavolo di Palazzo Alvaro che, nel corso dei loro interventi, «hanno apprezzato la ripresa di una discussione su progetti che potranno sicuramente migliorare il contesto urbano, sociale ed economico dei territori coinvolti dal cantiere dell’importante infrastruttura viaria.»
Dal canto suo, il sindaco metropolitano ha espresso «la necessità di ammodernare e ricontestualizzare un programma che, unito al completamento della Gallico-Gambarie, potrà rappresentare una vera e propria opportunità per le comunità che soffrono, in particolar modo, gli effetti di un graduale spopolamento»
Il dirigente Benestare, infatti, ha riproposto il carteggio, ampiamente datato, relativo alle prime ipotesi di progetti indicati per i singoli Comuni. «Tuttavia – ha spiegato – il tempo trascorso può determinare un ripensamento rispetto a piccole opere, in alcuni casi superate, evidentemente, dalle rinnovate necessità dei territori». Si è ragionato, quindi, sull’ipotesi di convogliare le somme a disposizione in una serie di progetti integrati che possano, trasversalmente, interessare ognuna delle aree coinvolte nel quadro delle opere compensative collegate alla Ga-Ga, costruendo progetti capaci di accogliere le singole esigenze dei Comuni, in una o più soluzioni condivise fra enti confinanti.
«È stato fatto un primo importante passo per provare a recuperare il tempo perduto», ha affermato Falcomatà rinnovando «l’impegno della Città Metropolitana a capitalizzare al massimo ogni circostanza che possa incidere positivamente sulle nostre comunità.»
«Il confronto con i sindaci e gli amministratori di Santo Stefano in Aspromonte, Laganadi, Calanna e Sant’Alessio – ha poi aggiunto il Vicesindaco della Città Metropolitana con delega alla viabilità Versace – è stato molto proficuo. Un segno chiaro e inequivocabile di come la sinergia istituzionale favorita dal confronto voluto dal sindaco Falcomatà rappresenti l’unica via per creare sviluppo sul nostro territorio metropolitano». Uno spirito condiviso che ha permesso al tavolo di riaccendere i riflettori anche intorno al cosiddetto Contratto di fiume e all’ipotesi di costruzione di un programma che possa, soprattutto in chiave storica, turistica e urbanistica, riqualificare i percorsi lungo i tanti mulini che caratterizzano numerosi e suggestivi paesaggi dell’Aspromonte tirrenico.

Redazione

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