Quella Giornata Mondiale della Giustizia Sociale che è passata inosservata
Quel che Nessuno vi ha detto
Dopo una settimana di pausa, è con grande piacere che vi do il bentornati alla nostra rubrica, con la quale ci immergiamo nelle profondità dell’attualità e della società per scoprire ciò che potrebbe sfuggire alla superficie. Questa settimana voglio focalizzarmi su qualcosa che potrebbe essersi un po’ perso tra le pieghe della nostra attenzione: la Giornata Mondiale della Giustizia Sociale.
In virtù del numero esorbitante di giornate mondiali istituite per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo o quel tema di rilevanza sociale, è comprensibile che alcune di esse passino in sordina, ma è importante non trascurare l’importanza di ciascuna di esse. E la Giornata Mondiale della Giustizia Sociale, che si è tenuta il 20 febbraio, è certamente una di quelle sulle quali la nostra attenzione dovrebbe maggiormente focalizzarsi.
La Giornata Mondiale della Giustizia Sociale è infatti un’occasione per promuovere l’importanza della giustizia sociale nel contesto della costruzione di società inclusive, equilibrate e pacifiche. Questa giornata mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide globali legate alla povertà, alla disuguaglianza, all’accesso equo alle risorse e alle opportunità, nonché alla promozione di politiche volte a garantire una distribuzione più equa della ricchezza, del potere e delle risorse.
Il tema della giustizia sociale si riferisce al concetto di equità e di uguaglianza di opportunità per tutti i membri della società, indipendentemente dalla loro razza, etnia, genere, religione, orientamento sessuale o status socio-economico. Questo include l’accesso a servizi essenziali come l’istruzione, l’assistenza sanitaria, l’occupazione dignitosa, la protezione sociale e la partecipazione politica.
Durante la Giornata Mondiale della Giustizia Sociale, vengono generalmente organizzati eventi, conferenze, dibattiti e iniziative per promuovere la consapevolezza e l’azione in merito alle questioni di giustizia sociale a livello globale e locale e, benché sul nostro territorio nessuno abbia ricordato la ricorrenza, in ambito nazionale e internazionale quest’anno non ha comunque fatto eccezione. Si sono così incoraggiate anche le persone a riflettere sulle proprie azioni e a impegnarsi per promuovere una società più sana.
Le Nazioni Unite hanno sottolineato che la giustizia sociale è fondamentale per la pace, la stabilità e lo sviluppo sostenibile, e che tutti gli individui e le istituzioni hanno un ruolo da svolgere nel promuovere una società più giusta ed equa per tutti.
Basta quest’ultima considerazione per comprendere che, in un momento storico in cui la nostra società è caratterizzata da disuguaglianze crescenti, tensioni sociali e divisioni sempre più profonde, la giustizia sociale diventa un tema cruciale e che per questo sia doppiamente grave che molte istituzioni si siano arrogate il diritto di dimenticare di organizzare celebrazioni in merito.
Fortunatamente, però, qui c’è Nessuno a recuperare il significato recondito di tale ricorrenza e a offrirvi l’opportunità, benché a posteriori, di riflettere su come possiamo contribuire a costruire una società che faccia della lotta contro la discriminazione e l’ingiustizia e della promozione dell’uguaglianza di genere a sostegno delle comunità più vulnerabili il proprio cavallo di battaglia, sottolineando che ognuno di noi ha un ruolo da svolgere.
Non possiamo permettere che questa importante giornata passi inosservata. Dobbiamo alzarci e dare voce alle cause della giustizia sociale, impegnandoci attivamente a creare un mondo migliore per tutti e (vi svelo questo piccolo segreto) non c’è bisogno di azioni eclatanti per contribuire alla causa, ma sono sufficienti piccoli gesti quotidiani che, sulla distanza, potrebbero portare anche a risultati in aspettati.
Quindi, cari lettori, vi invito a unirvi a me nell’impegno per la giustizia sociale. Insieme possiamo fare la differenza e costruire un futuro più luminoso per le generazioni a venire.
Chissà che nel frattempo non avremo avuto modo di incontrarci dal vivo (anche se magari non avrete idea di aver avuto modo di parlare con il vostro redattore misterioso preferito).
Foto: atnews.it