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Ultime da Reggio: le circoscrizioni, Arghillà e la Nosside-Pythagoras

Edil Merici

Proseguono le attività dell’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha presentato le caratteristiche delle nuove circoscrizioni, incontrato il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle periferie e i rappresentanti dei genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo Nosside-Pythagoras.

Circoscrizioni: illustrati numeri e fabbisogno economico-finanziario

Tre numeri per caratterizzare il percorso di ricostituzione delle circoscrizioni nella Città: 5, 30.000, 2.000.000. È quanto emerso dall’audizione del segretario generale del Comune, Antonia Criaco, in Commissione Affari istituzionali.
Cinque: è l’obiettivo massimo di circoscrizioni che si possono istituire e che dovranno coprire l’intero territorio comunale. Trentamila: la popolazione media delle circoscrizioni non può essere inferiore a tale limite minimo di abitanti. Due milioni: il fabbisogno economico-finanziario stimato per il funzionamento delle realtà decentrate per l’organizzazione amministrativa e politica.
Sono cifre che testimoniano come sia in atto un lavoro di studio e programmazione di un percorso che dovrà portare alla realizzazione di un decentramento che non sarà esclusivamente dedicato ai servizi, ma comprenderà molto di più. È questo l’intendimento del presidente della seconda commissione consiliare, Giuseppe Marino che, nell’introdurre l’audizione del segretario generale, ha rimarcato la «volontà comune di tutte le forze politiche di arrivare all’istituzione delle circoscrizioni». Esse, tuttavia, non devono risolversi in un «puro decentramento amministrativo», ma prevedere «spazi e luoghi che siano di partecipazione democratica alla vita della comunità cittadina. Luoghi in cui si possano esprimere idee e contributi alla crescita del tessuto sociale.»
Sono tre gli argomenti su cui la Commissione ha avviato un confronto che proseguirà nel prossimo futuro: le funzioni che s’intende assegnare alle nuove circoscrizioni; l’organizzazione burocratico-amministrativa, istituzionale e politica; i nuovi confini territoriali che dovranno essere necessariamente diversi da quelli delle ex 15 circoscrizioni. «Occorre superare l’idea del passato – ha aggiunto il presidente Marino – in quanto la Città può sostenere un numero più basso al fine di poter attuare un decentramento amministrativo e politico-istituzionale efficace, sfruttando al massimo la disponibilità offerta dal legislatore. L’obiettivo, dunque, è arrivare a cinque municipalità.»
Il segretario generale Criaco ha confermato come sia cinque il numero di circoscrizioni su cui l’Amministrazione è attualmente al lavoro. Quanto, invece, ai residenti per ciascuna realtà decentrata, il segretario ha sottolineato come vi sia un limite medio minimo di 30.000 abitanti e che tale soglia non sia rivedibile al ribasso.
Il segretario Criaco ha rimarcato poi la necessità di «rivoluzionare il concetto di circoscrizione» e che per l’Amministrazione uno dei limiti da dover superare è quello delle risorse umane: «Per far funzionare tali uffici decentrati – ha spiegato – occorrono cinque o sei unità. Per questo bisognerà comprendere come distribuire il personale, al fine di ottimizzare le risorse e i servizi da offrire». In merito ai confini territoriali delle nuove circoscrizioni, Criaco ha chiarito come rivestano fondamentale importanza la contiguità territoriale e le vie d’accesso ai trasporti: «I cittadini devono essere nella condizione di recarsi facilmente nelle sedi decentrate, sia come viabilità sia come trasporto pubblico locale». A tal proposito, il segretario ha portato l’esempio di diversi modelli europei, in cui i servizi offerti dalle realtà decentrate superano quelli dell’istituzione centrale che rimane quasi esclusivamente un apparato istituzionale e politico. L’obiettivo è «metterci al passo con l’Europa che amplia i servizi nelle periferie. Dobbiamo lavorare per essere precursori per ciò che dovrà essere nel prossimo futuro.»
In merito al fabbisogno economico-finanziario per coprire l’istituzione delle nuove circoscrizioni, il segretario ha riferito come, da una valutazione effettuata dagli uffici, il costo per l’organizzazione amministrativa e politica delle cinque circoscrizioni sarà pari a circa 2.000.000 di € annui.
Quanto al cosiddetto emendamento Cannizzaro, il segretario ha chiarito come questo, «utilissimo» al fine di poter tornare alla ricostituzione delle circoscrizioni, non preveda delle risorse aggiuntive ma la possibilità di destinare annualmente una percentuale di risorse alla copertura delle spese relative al funzionamento delle circoscrizioni. Criaco ha poi aggiunto come sia in fase di definizione un Decreto ministeriale che dovrebbe prevedere una somma una tantum da destinare alle attività di avvio delle circoscrizioni: «Per il Comune di Reggio tale cifra dovrebbe essere intorno ai 700.000 €. Ciò avverrà solo per il primo anno. Da quello successivo dovremo pensarci noi, con il nostro bilancio.»
In merito alle strutture nelle quali ospitare le circoscrizioni, il segretario generale ha concluso ribadendo come si punti a «potenziare quelle già esistenti e ottimizzarle. Le risorse dovranno essere concentrate principalmente su personale e servizi.»

Giuseppe Falcomatà incontra Alessandro Battilocchio

Il Sindaco Falcomatà ha preso parte, nella sala conferenze della Prefettura cittadina, all’incontro con il Deputato Alessandro Battilocchio, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.
La riunione, che si è tenuta alla presenza del Prefetto Clara Vaccaro, del Deputato Francesco Cannizzaro, del Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, del Procuratore Generale presso la Corte di Appello Gerardo Dominijanni e dei rappresentanti provinciali delle forze dell’ordine, è stata l’occasione per focalizzare un percorso di rigenerazione per il quartiere di Arghillà, periferia nord di Reggio, oggetto in questi anni di diverse attività da parte dell’Amministrazione e delle altre istituzioni territoriali, sul quale persistono situazioni di difficoltà legate all’abusivismo, all’abbandono illecito di rifiuti e altre problematiche di natura sociale ed economica.
Nel corso dell’incontro il sindaco ha consegnato un ampio dossier sulle attività svolte dagli Enti territoriali sul quartiere, illustrando le criticità a oggi ancora presenti e le attività di programmazione già messe in campo dall’Amministrazione. «Arghillà è certamente il quartiere paesaggisticamente più bello della Città, un vero e proprio balcone sullo Stretto – ha affermato il sindaco nel corso della sua relazione al tavolo – purtroppo le scelte sbagliate compiute in passato, hanno di fatto prodotto la riproposizione di un ghetto trasferito dalla zona sud ad un quartiere che nasceva con ambizioni ben diverse e che merita di recuperare la sua vocazione residenziale.»
«In questi anni – ha aggiunto il primo cittadino – abbiamo messo in campo una lunga serie di progettualità che puntano a offrire servizi e luoghi di aggregazione, sociale, culturale, sportiva, ma anche servizi come poli sanitari e presìdi di sicurezza, ad un complesso urbano composto dalla stragrande maggioranza di cittadini onesti e laboriosi. Purtroppo esiste una piaga di illegalità, che si esprime nelle occupazioni abusive e in altre pratiche criminali, che rischia di vanificare questi investimenti, rendendoli inefficaci e isolando la comunità di Arghillà dal percorso di crescita degli altri quartieri. È chiaro, quindi – ha affermato ancora il sindaco – che serve un approccio integrato e multisettoriale, che metta insieme tutti gli Enti che hanno competenza su quel territorio, sia sul piano della repressione sia per ciò che riguarda gli aspetti sociali legati allo sviluppo e ai servizi. La nostra idea è quella di procedere a una delocalizzazione graduale delle famiglie che occupano abusivamente gli alloggi, per generare un processo di integrazione e smantellare il ghetto che si è creato in questi anni, migliorando i servizi e restituendo al quartiere le condizioni di decoro e di sicurezza che la comunità merita.»
«Sono situazioni che certamente esistono in tutte le grandi città italiane – ha aggiunto il sindaco – nelle aree metropolitane del sud ma non solo. Ringrazio quindi il Presidente della Commissione Battilocchio e il Deputato Cannizzaro per aver scelto di focalizzare il lavoro della Commissione su questo quartiere. Ci attendiamo che possa esserci un supporto dall’intera Commissione a queste attività che sono in campo. Oggi più che mai è necessario che le istituzioni remino dalla stessa parte affinché si possano produrre risultati concreti in termini di decoro urbano, di servizi, e di percorsi di riscatto sociale. Accoglieremo il lavoro della Commissione, nella convinzione che possa risultare utile ai percorsi avviati, naturalmente auspicando un coinvolgimento della comunità dei residenti che punti a valorizzare le esperienze positive già presenti, che vanno ulteriormente alimentate e supportate.»

L’Amministrazione incontra i rappresentanti dei genitori della scuola Pythagoras

Si è svolto a palazzo San Giorgio un incontro per discutere sulla situazione dell’IC Nosside-Pythagoras. La scuola è chiusa dallo scorso autunno in attesa delle verifiche sismiche e gli studenti sono stati trasferiti nei plessi delle scuole Bevacqua e Antonino Scopelliti.
All’evento erano presenti il vicesindaco Paolo Brunetti, gli assessori comunali Anna Briante, Lucia Nucera, Francesco Costantino, i consiglieri Giovanni Latella, Deborah Novarro e Marcantonio Malara, insieme ai rappresentanti dei genitori degli studenti e il responsabile della sicurezza, insieme a un rappresentante dei commercianti della zona.
Durante l’incontro, che è servito a fornire chiarimenti sulla vicenda, gli esponenti della Giunta hanno evidenziato che i rallentamenti sono relativi alle procedure tecniche e a un’interlocuzione in corso con l’impresa che si è aggiudicata l’appalto del quarto lotto, che comprende appunto le ultime quattro scuole da sottoporre a verifica.
Ulteriori assicurazioni ai rappresentanti dei genitori sono arrivate circa la ferma volontà di mantenere la struttura. «Non c’è nessuna intenzione di eliminare quel plesso nell’ambito di una ristrutturazione di tutta l’area a vantaggio dell’aeroporto – ha aggiunto l’assessore Briante – perché l’Amministrazione si è già espressa con l’amministratore della Società Aeroportuale Calabrese sostenendo che non lascerà quel plesso.»
Nei giorni a venire gli Amministratori di palazzo San Giorgio continueranno a seguire la vicenda per assicurare la conclusione delle verifiche nel più breve tempo possibile.

Redazione

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