Di Luisa Totino
Torno a vivere,
in questo mondo sperduto ed errabondo,
perché la vita,
quella gloriosa e vera,
che supera la morte,
non può essere annullata
da bellicosa sorte.
Torno a vivere,
per tentar di nuovo
di dare un esempio forte,
di come la bellezza, la pace
e l’amore,
non si ottengono con il livore e l’arroganza,
ma con l’umiltà
il dialogo
e la laboriosa creanza.
Torno a vivere,
per ridare dignità
e protezione
a tutti gli innocenti,
a tutti coloro
che muoiono di stenti
o sotto i bombardamenti,
e per tutti i malcontenti.
Torno a vivere,
per far comprendere,
che l’esistenza
è il dono più bello,
che ho potuto fare,
rifiutarla
significa maltrattare me,
che sono la vita, la via,
la verità
e la speranza.
Torno a vivere con più prorompenza,
perché niente è più potente
dell’incedere
di un’esistenza travolgente,
fermento di un mondo,
nato, non per
la consuetudine
e l’ingratitudine,
ma per l’eterna beatitudine.
