Coldiretti Calabria a Bruxelles: “Stop alla burocrazia e misure urgenti per il reddito imprese”
Dall’Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
Una delegazione di Coldiretti Calabria, composta da tanti giovani, guidata dal presidente regionale Franco Aceto ha partecipato alla manifestazione a Bruxelles che si è tenuta in occasione del Consiglio dei Ministri agricoli sulla proposta di semplificazione della Politica Agricola Comune. Le richieste sono state precise e dettagliate, afferma Aceto: stop alla burocrazia e all’aumento dei costi che danneggiano gli agricoltori italiani, incrementare gli aiuti alle aziende per contrastare la crisi e l’aumento dei tassi di interesse, garantire una moratoria sui debiti, rafforzare la direttiva europea contro le pratiche sleali e cancellare definitivamente l’obbligo dei terreni incolti. È un vero e proprio attacco al patrimonio agroalimentare dell’Italia favorito dalle follie europee che fanno calare la produzione agricola nazionale. «Siamo qui e ci saremo fin quando ce ne sarà bisogno – spiega – per chiedere risposte esaustive in tempi certi alle necessità delle nostre aziende e scardinare quei regolamenti che non hanno senso. Per questo abbiamo messo in campo un lavoro costante di mobilitazione, ma anche di rapporto diretto con le istituzioni europee, perché non è questa l’Europa che vogliono gli agricoltori. Una grande organizzazione come la Coldiretti ha il dovere di trasformare la protesta in proposte concrete, nella consapevolezza che la maggior parte delle battaglie cruciali per il futuro delle nostre campagne si combattono proprio a Bruxelles. Proprio per questo abbiamo predisposto un documento strategico anche sulla Pac dei prossimi anni, che deve essere semplice e in linea con le necessità delle imprese. Dobbiamo dire basta alla contrapposizione tra agricoltura e ambiente voluta da Frans Timmermans, le cui politiche Coldiretti ha osteggiato dalla prima ora, gli agricoltori sono il primo presidio ambientale». Al di fuori della PAC, la situazione economica del settore agricolo è però talmente grave che va affrontata con misure specifiche anticrisi a partire, continua Coldiretti, da una piena flessibilità sugli aiuti di stato, prorogando il Quadro Temporaneo di Crisi e Transizione di almeno un anno per consentire agli Stati membri di sostenere gli agricoltori con strumenti efficaci come la moratoria sui debiti, che aiuterebbe una larga parte delle aziende agricole soprattutto di piccole dimensioni e condotte da giovani e donne. Ma a Bruxelles Coldiretti punta anche a scardinare alcune delle follie europee che minacciano l’agricoltura nazionale, dalla direttiva imballaggi, che colpisce le aziende ortofrutticole cancellando, per fare un esempio, insalata in busta e confezioni di pomodorini, alla direttiva ammazza stalle che equipara gli allevamenti alle fabbriche, fino all’accordo Mercosur. Il Delegato Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, il calabrese Enrico Parisi, p stato l’unico italiano a partecipare, insieme ai giovani delegati di altre 10 organizzazioni presenti a Bruxelles, all’incontro con il Commissario dell’Unione Europea all’Agricoltura Janusz Wojciechowski e David Clarinval, l’attuale presidente del Consiglio Agrifish.