DDL Pittella: un’occasione per ripopolare i piccoli borghi
Di Davide Codespoti
Il 7 aprile 2021, il Partito Democratico ha presentato un Disegno Di Legge per favorire l’insediamento nei Comuni con meno di 5.000 abitanti e contrastarne lo spopolamento.
Il primo firmatario è stato il senatore lucano Gianni Pittella, ma il DDL è stato sottoscritto da diversi suoi colleghi democratici, dimostratisi sensibili a un fenomeno che affligge in maniera atavica il nostro Paese e il sud in particolare.
Lo spopolamento dei piccoli borghi, soprattutto quelli montani, risale infatti ai tempi della grande emigrazione meridionale, quando numerosi abitanti del Mezzogiorno abbandonarono la loro terra per cercare migliori condizioni di vita in America (come Canada e Stati Uniti), in Australia, nel Nord Europa o nelle grandi città industriali dell’Italia settentrionale. Nel decennio tra il 1951 e il 1961 furono ben 400.000 i Calabresi che emigrarono per cercare fortuna altrove, in particolar modo nelle città concentrate nel triangolo industriale italiano (Milano, Torino, Genova), che videro aumentare considerevolmente la propria popolazione: Torino ebbe il 42,6% in più degli abitanti, mentre quelli di Milano aumentarono del 24,1%.
Oltre a questa tendenza verso l’esterno, l’emigrazione calabrese ne ebbe anche una interregionale, ossia di gente che si spostava dalle aree interne, spesso montane e collinari, per stabilirsi nei centri della costa, meglio collegati e più vicini alle principali arterie di comunicazione, in cui si potevano avere maggiori opportunità di lavoro nell’edilizia, nei servizi urbani e nelle attività commerciali.
Ciò ha appunto provocato il completo abbandono delle aree rurali interne, con effetti idrogeologici che si risentono ancora al giorno d’oggi, mentre gli antichi borghi montani e collinari hanno perso autonomia e identità, cadendo in una crisi irreversibile. Un esempio è dato dall’antico borgo medievale di Badolato Superiore, nei pressi di Soverato, divenuto, secondo l’antropologo Vito Teti, la “metafora dell’abbandono, della rovina, della fuga, della speranza di tutta la Calabria, dell’intero Mezzogiorno.”
Si spera che il DDL possa essere presto discusso e approvato dal Parlamento, in modo che la problematica che intende affrontare possa trovare una soluzione stabile e definitiva.