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Smart Library Paolo Pollichieni: è il momento di ridare importanza alle parole

Questa mattina, al secondo piano di Palazzo Nieddu Del Rio, è stato inaugurato lo spazio culturale dedicato al giornalista Paolo Pollichieni, scomparso prematuramente il 6 Maggio 2019. Alla conferenza stampa di presentazione dell’area della Biblioteca Comunale Gaudio Incorpora, che in futuro ospiterà anche una Smart Library, hanno partecipato l’Assessore Comunale alla cultura Domenica Bumbaca, il sindaco Giovanni Calabrese e la famiglia di Paolo, che ha deciso di donare al Comune il suo patrimonio librario.
Ha introdotto l’incontro l’Assessore Bumbaca, che ha ricordato come la sua esperienza professionale sia partita proprio con Pollichieni.
«Quando Paolo raccontava il giornalismo, raccontava la sua vita. Lo dico come umile giornalista e come cittadina di Locri, mentre in qualità di Assessore sono orgogliosa di poter presentare uno spazio pensato per i giovani studenti ma anche per i lavoratori. La Smart Library, infatti, permetterà di fruire di uno spazio culturale sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie, che ci permettono di inaugurare uno dei primi spazi bibliotecari d’Italia a non avere bisogno di un custode. Si parte dall’inaugurazione di oggi per dare vita a un agorà culturale che si trasformerà ben presto anche in un laboratorio di giornalismo tenuto in vita grazie alla collaborazione dei colleghi del territorio.»
L’Assessore Bumbaca ha dunque voluto ringraziare l’editore Franco Pancallo, sotto la cui tutela la Biblioteca Comunale ha continuato a crescere e che assume oggi il ruolo di padrino morale dello spazio dedicato a Paolo Pollichieni, ma anche il Liceo Mazzini di Locri che, con il laboratorio coordinato da Bruno Panuzzo, ha recentemente ha presentato all’Amministrazione Comunale un progetto che ricalca perfettamente lo spirito di quello presentato dalla famiglia Pollichieni, attraverso il quale potrà fruire per primo di uno degli spazi della Smart Library.
«Sono orgoglioso in qualità di amministratore, ma addolorato per il fatto di dover presentare questo progetto in assenza di Paolo – ha invece dichiarato il sindaco Giovanni Calabrese, che ha voluto ricordare l’amicizia che lo legava al professionista e le parole che Pollichieni gli disse all’indomani della sua elezione a primo cittadino nel 2013. – Durante una serata assieme mi disse che la nostra generazione rischiava di lasciare ai nostri figli una Locri peggiore di quella che gli era stata lasciata in eredità. Oggi possiamo dire di aver fatto un passo nella direzione opposta rispetto a quella che lui temeva stessimo imboccando, e proprio pensando a quei giovani che rischiavano di essere la categoria più svantaggiata del paese. Oggi, infatti, inauguriamo uno spazio libero e di confronto, realizzato in una città che non è più ostaggio della criminalità come in passato. Quella che posiamo oggi è la prima pietra di un progetto fatto per gli amici di Paolo e il futuro della città.»
Anche il figlio Pietro ha parlato di «un punto di inizio, realizzato in un posto bellissimo e in un periodo tutto sommato positivo per Locri, perché, complice la pandemia, molti miei coetanei stanno rientrando nella loro città. Quello che inauguriamo oggi sarà uno spazio per realizzare progetti, presto supportati da una serie di servizi, tutti forniti da società calabresi all’avanguardia, che permetteranno a queste stanze di restare aperte tutti i giorni, tutto l’anno. L’obiettivo è replicare la capacità di papà di aggregare attorno a sé i giovani. Ecco perché ritengo che si tratti di un progetto in grado di rendergli veramente onore.»
Un progetto, sottolinea infatti il fratello Luciano, che si è scelto di realizzare dopo aver vagliato molte alternative. «La scelta è ricaduta sulla Smart Library perché, in questo momento in cui si dà troppa importanza ai numeri, è arrivato il momento di favorire il cambiamento rivalutando l’importanza delle parole. E per usarne una che risulterà familiare a chi conosceva bene papà: Rieccoci!»
Al termine della presentazione del progetto e degli interventi dal pubblico, Bumbaca e Calabrese hanno consegnato a Giovanna, Cannizzaro, moglie di Paolo, una targa commemorativa e di ringraziamento.

Jacopo Giuca

Nato a Novara in una buia e tempestosa notte del giugno del 1989, ha trascorso la sua infanzia in Piemonte sentendo di dover fare ritorno al meridione dei suoi avi. Laureatosi in filosofia e comunicazione, ha trovato l’occasione di lasciarsi il nord alle spalle quando ha conosciuto la sua compagna, di Locri, alla volta del quale sono partiti in una altra notte buia e tempestosa, questa volta di novembre, nel 2014. Qui ha declinato la sua preparazione nella carriera giornalistica ed è sempre qui che sogna di trascorrere la vecchiaia scrivendo libri al cospetto del mare.

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