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Dove tutto ebbe inizio

Locride… e dintorni in Mountain Bike II

Di Rocco Lombardo

Il tema del nostro primo itinerario è Oi Lokroi oi Epizephyrioi… dove tutto ebbe inizio.
Ci riferiamo ovviamente a Capo Bruzzano, nel comune di Ferruzzano, il luogo in cui avvenne lo sbarco dei nostri antenati, i coloni fondatori provenienti da una regione centrale dell’Antica Grecia, all’incirca nel VIII secolo a.C., probabilmente perché questo, come ci riferisce la tradizione storica, era un luogo utilizzato abitualmente sia da mercanti sia da navigatori greci; gli uni lo utilizzavano per scambi commerciali con le popolazioni indigene, gli altri come approdo per una semplice sosta o per rifornimento. Era quindi una zona ben conosciuta dai nuovi arrivati greci.
L’intero percorso si articola in una sessantina di chilometri circa, partenza e rientro da Locri, con un grado di difficoltà medio/basso, che si snoda infatti per gran parte pianeggiante, sulla Strada Statale 106 Jonica, da Locri a Capo Bruzzano, un tratto di costa tra i più suggestivi dell’intera Regione.
In prossimità della Scogliera di Africo, di buona lena imbocchiamo a destra, tra asfalto, sterpaglie e sterrato, una ripida salita che ci conduce in vetta al primo dei due promontori, con lo sguardo catturato dalla presenza di alcuni delfini che doppiano lo specchio di mare prospiciente, ammaliati dalla magia delle loro sinuose andature, foto e sosta di rito per poi riscendere e risalire repentinamente, in poche centinaia di metri di dislivello, in vetta all’estremità superiore del secondo promontorio, Capo Bruzzano appunto, imboccando a destra anche in questo caso un primo tratto asfaltato e parzialmente abbandonato, per proseguire su uno sterrato abbastanza impegnativo, reso arduo dai canali reflui provocati dalle acque piovane.
Visitiamo i ruderi e le vestigia di un’antica Torre Cinquecentesca di avvistamento, che si presume consentisse finanche, in caso di attacchi pirateschi, una veloce via di fuga dalla spiaggia sottostante all’immediato entroterra.
Percorrendo per alcune centinaia di metri un sentiero sterrato, che si sviluppa all’interno del promontorio, si giunge a una biforcazione che offre la possibilità di raggiungere, a sinistra, il borgo di Ferruzzano Superiore, dal fascino antico ormai virtualmente disabitato, che sarà oggetto di prossime escursioni, mentre a destra, affrontata una ripida discesa sterrata e pietrosa, da approcciare con le dovute accortezze e cautele, si può raggiungere il centro abitato di Africo Nuovo. Noi preferiamo svoltare qualche centinaio di metri prima, percorrendo un suggestivo tratto che conduce direttamente sulla spiaggia della scogliera, meta preferita di sub e appassionati di snorkeling.
Il tratto conclusivo per rientrare, ripercorre a ritroso il tragitto della SS 106, che da Africo Nuovo conduce al punto di partenza.
Abbiamo voluto pertanto iniziare così, questo nostro viaggio alla (ri)scoperta della Locride, dando il dovuto risalto a una località affascinante e ricca di suggestioni storiche, celebrando, a modo nostro, il luogo in cui proprio la storia della Locride ebbe inizio!

Redazione

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