Il TAR del Lazio accoglie le istanze degli agricoltori: bocciata la delibera AgEA
Quelle appena trascorse sono state settimane di apprensione per il mondo dell’agricoltura. Una recente delibera dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, che sarebbe dovuta entrare in vigore entro il 30 Settembre di quest’anno, avrebbe potuto infatti precludere la possibilità ai liberi professionisti del settore agricolo di accedere al Sistema Informativo Agricolo Nazionale e di richiedere dunque i servizi utili a poter operare in serenità e nel rispetto della legge. La nuova delibera AgEA, infatti, sostenendo di voler valorizzare la professionalità, dava spazio solo ai lavoratori di pendenti dei Centri di Assistenza Agricola o delle società ad essi convenzionate, una decisione che, per ovvie ragioni, ha scatenato la rabbia dei lavoratori esclusi e determinato la presentazione di un ricordo al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. Ricorso che, nella giornata di ieri, è stato accolto con effetto immediato, sospendendo ancora prima della piena entrata in vigore la delibera dell’AgEA.
Appesa la notizia la capogruppo della Commissione Questioni Regionali e Agricoltura del Senato, Rosa Silvana Abate, è intervenuta in questi termini:
Apprendo con piacere e soddisfazione della vittoria conseguita dai professionisti sull’AgEA per come sancito dalla sentenza con cui il TAR del Lazio ha accolto il ricorso presentato dal Centro assistenza agricola liberi professionisti, dal Consiglio Nazionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati e dalla Rete Professioni Tecniche e annulla la Delibera nº 25 del 6 novembre 2020 firmata dal Direttore dell’AgEA. Sul tema, proprio a novembre dello scorso anno, avevo presentato in Senato una interrogazione (la nº 3-02154) avente a oggetto la modifica della convenzione CAA – AgEA, con la quale chiedevo se il Ministro in indirizzo fosse a conoscenza di cosa stava succedendo tra i CAA e l’AgEA e, soprattutto, se avesse valutato gli effetti negativi che la suddetta convenzione avrebbe avuto, nel medio-lungo periodo, sugli ordini professionali, creando problemi agli oltre 50mila professionisti iscritti. Al Ministro avevo anche chiesto se avesse valutato gli effetti negativi che i ricorsi annunciati e in parte già presentati potrebbero avere sul funzionamento stesso dei CAA e, soprattutto, sugli agricoltori e le imprese agricole; e, infine, quali iniziative intendesse intraprendere affinché venisse modificata la convenzione 2021 sussistente tra AgEA e i CAA tenendo conto di tutti i rilievi e le richieste degli ordini e collegi professionali coinvolti e quindi rivedendo le disposizioni contenute nei paragrafi 3 e 4 dell’articolo 4 della stessa. È inutile dire che, a oggi, non ho ancora ricevuto risposta ma, per fortuna, a ristabilire il giusto ordine delle cose ci ha pensato il TAR del Lazio che ha accolto il ricorso e sospeso la delibera del Direttore di AgEA. Auspico nuovamente che si torni al tavolo delle trattative e si giunga a una nuova convenzione che addivenga a un testo condiviso e che non penalizzi i professionisti.