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Franco Napoli: «Deve iniziare il periodo delle azioni che facciano rinascere Caulonia»

“Sono assolutamente onorato e lusingato che Ciavula, e il mio amico direttore Giovanni Maiolo, abbia avuto l’attenzione di indicarmi tra coloro che potrebbero rappresentare il Comune di Caulonia, ma non posso sottacere un certo imbarazzo, in quanto la candidatura deve nascere da una aggregazione nella condivisione di punti programmatici.”
È la reazione che Franco Napoli, ex amministratore del Comune di Caulonia e presidente dell’Associazione Benessere per la Jonica, ha avuto alla pubblicazione di un sondaggio da parte dei colleghi del quotidiano online cauloniese, che ha cercato di carpire gli umori della cittadinanza in vista delle sempre più vicina competizione elettorale che porterà al rinnovo delle cariche amministrative del comune oggi amministrato da Caterina Belcastro.
Napoli prosegue la sua riflessione specificando che il suo imbarazzo sia stato dettato anche dal fatto che gli altri possibili candidati scelti dalla redazione di Ciavula siano persone che conosce da anni e con cui è in ottimi rapporti, ma ha voluto anche chiarire che un suo eventuale e reale impegno nella politica locale sarebbe finalizzato all’accrescimento del senso di appartenenza della comunità e alla promozione positiva del territorio, come già cerca di fare in qualità di presidente di Benessere per la Jonica.
“Candidarsi al Comune di Caulonia non è semplice” prosegue Napoli, che produce un lungo elenco di sogni che vorrebbe realizzare: “accrescere l’accesso alla conoscenza e indirizzare la trasformazione digitale alla giustizia sociale e ambientale; promuovere servizi fondamentali, nuove attività e buoni lavori nei territori marginalizzati; un nuovo patto con le imprese; accrescere la libertà dei giovani nel costruirsi un percorso di vita; rigenerare la struttura amministrativa del Comune migliorando qualità e metodo; aumentare i livelli di convivenza e potenziare le azioni di contrasto a ogni forma di discriminazione.”
Per realizzare questo, continua il dottore, a Caulonia servirebbe una squadra capace di essere un ponte fra gli interessi dei meno rappresentati, perseguendo, in ultima istanza, obiettivi di “equità, redditi più alti e lavoro più stabile, un sistema di tassazione giusto, lotta all’evasione, più redistribuzione, più servizi e diritti sociali (istruzione, casa, cura, trasporto e infanzia), più accoglienza, nessuna discriminazione di genere o di orientamento sessuale, più democrazia e diritti nei luoghi di lavoro, lotta alla criminalità organizzata, più investimenti pubblici per creare sviluppo e innovazione, transizione ecologica dell’economia e degli eco-sistemi urbani, lotta al dissesto ambientale, sociale e demografico delle aree rurali e di quelle depresse. Questi sono i progetti che mi stimolerebbero a impegnarmi”. Un impegno, assicura Napoli, che nascerebbe da alleanze sociali che rappresentino specifici valori sociali e sia in grado di fare la differenza nelle assemblee, nelle Giunte e nelle commissioni.
Una nuova discesa in campo che sarà possibile solo se in grado di muoversi tra paletti ben definiti e che sarà aperta ai cittadini onesti che si battono per forme di integrazione del reddito, autoimprenditorialità, miglioramento e creazione di servizi ai cittadini e che siano pronte a “ribaltare l’approccio maschile alla politica”, realizzando “un approccio che sfidi culturalmente la degenerazione narcisistica dei maschi al potere”, ottenendo maggiore “democrazia e diritti nei luoghi di lavoro” e lottando “contro la criminalità organizzata e la corruzione con progetti e proposte che aggrediscano il tema dell’economia criminale”.
“La strada che auspico per Caulonia – conclude Napoli, – deve cominciare da qui: l’era dei rinvii, delle mezze misure, degli espedienti ingannevolmente consolatori, dei ritardi è da considerarsi chiusa. Ora deve iniziare il periodo delle azioni che producono delle conseguenze di rinascita del paese. Se per realizzare tutto questo servono conflitti, sono benvenuti coloro che sostengono la società che si organizza per avere più diritti, più democrazia e più potere. Anche attraverso di loro.”

Redazione

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