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Scuole a Caulonia, Franco Napoli: «Il nuovo finanziamento non è la risposta»

La presentazione del progetto “scuola del futuro” a Caulonia ha creato non poche polemiche in paese, tra chi ritiene doveroso salvaguardare gli edifici scolastici “storici” cittadini e chi invece avrebbe preferito la costruzione di nuovi istituiti. È intervenuto anche il presidente dell’Associazione “Benessere per la Jonica” ed ex amministratore Franco Napoli, al quale abbiamo posto tre domande in merito.

Qual è l’opinione di Benessere per la Jonica sulla polemica nata circa la costruzione di nuove scuole a Caulonia?
È sempre la solita storia di opinioni tra Guelfi e Ghibellini, che non è male che ci sia in Paese. Quasi la metà di tutte le nostre angosce e le nostre ansie derivano dalla nostra preoccupazione per l’opinione altrui, d’altronde, se tutti avessimo opinioni chiare, non esisterebbe conversazione. Credo però che nell’era del web e della globalizzazione, opinioni fondate sui pregiudizi e nostalgie  a volte degenerano e non abbracciano quelle forme di delicatezza e di rispetto che situazioni del genere meritano. In questa confusione di ruoli, fermo restando la libertà di ognuno di esprimere la propria idea, capita che alcuni che non avrebbero titolo, non avendo delle responsabilità dirette sulla cittadinanza, non comprendano che la loro opinione non è né determinante, né richiesta, né obbligatoria e forse, in questo caso, sarebbe stato meglio tacere serenamente. D’altro canto dobbiamo considerare che le persone di ogni età ricordano allo stesso modo e con la stessa emozione eventi come il primo giorno di scuola o l’ultimo. La scuola e i suoi edifici, infatti, accompagnano ognuno di noi in un periodo importantissimo della vita, il momento della crescita, rappresentando per ognuno l’insieme di anni in cui ci si è formati, si è conosciuto il mondo e si sono avute le prime significative esperienze, in cui abbiamo stretto amicizie importanti tra i banchi di scuola che, seppure talvolta finite, hanno rappresentato dei legami importanti per la nostra vita.
Come ex assessore ai Lavori Pubblici di Caulonia pensa che questo finanziamento che l’amministrazione afferma di avere ricevuto sia inutile?
Assolutamente no. Un investimento in conoscenza paga sempre il massimo interesse. Gli edifici vecchi, che io conosco bene, sono difficili da manutenere, non hanno norme antisismiche adeguate, sono poco accessibili a persone con disabilità e i loro spazi non sono stati allora pensati per diventare aule, palestre e laboratori moderni. I nostri ragazzi hanno bisogno di ambienti di apprendimento più adeguati all’innovazione didattica e pedagogica: pertanto non è una questione solo tecnica e nostalgica, ma politica, quindi generale. La scuola di oggi, intesa come edificio, non possiamo permetterci di mantenerla come quella di decenni or sono, deve essere pensata, disegnata con un’architettura adeguata ai tempi, con la contemporaneità e l’innovazione tecnologica che necessita ai nostri giovani. Se si fosse trattato di edifici settecenteschi, magari patrimonio dell’UNESCO, forse si sarebbe potuto anche pensare a non costruire nuovi edifici ma alla loro messa in sicurezza e costante manutenzione, ma così non è. In sintesi, posso sostenere che la scuola a Caulonia sia spesso ospitata in edifici ormai superati, incapaci di non rispecchiare oggi l’organizzazione della scuola moderna con aule e laboratori inadeguati, aule professori inadeguate, accessibilità difficoltosa se non impossibile per gli studenti con disabilità, e non rispettanti tutte le norme antisismiche e/o di sicurezza. Di contro non si può sottacere che nelle frazioni ci sono scuole che con poco potrebbero essere adeguate, invece sono state abbandonate creando tanti disagi alle famiglie ivi residenti e alimentando l’esodo dell’entroterra meraviglioso che il Comune possiede.
Pertanto, cosa proporrebbe all’Amministrazione?
Di considerare se la costante manutenzione degli edifici scolastici presenti sia costosa e di dubbia efficacia, ed è anche impedita o fortemente limitata da contingenze tecniche oggi insuperabili. In questo caso sarebbe consigliabile procedere con la realizzazione di nuovi edifici anche per ragioni connesse alla necessità sempre più evidente di fare insegnamento in ambienti di apprendimento più adeguati all’innovazione didattica e pedagogica della quale abbiamo bisogno se vogliamo una scuola capace di dare risposte e futuro ai nostri studenti, domandandoci se non sia arrivato il momento di chiedersi se sia davvero così importante per i nostri studenti continuare ad andare a scuola in luoghi certamente bellissimi, e centrali (Marina, Borgo), ma anche poco sicuri e non adatti a ospitare gli studenti del terzo millennio, dando loro la possibilità di spazi con l’utilizzazione delle le frazioni/quartieri e facendo così crescere tutto il comprensorio.

Redazione

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