Maturità 2022: un’incertezza acuita dagli strascichi della DAD
Di Angelo Praticò – Rappresentante degli Studenti del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri
L’avvento del Covid-19 ha sconvolto il mondo intero senza lasciare indenne alcun contesto.
Sicuramente uno dei settori più colpiti e danneggiati è la scuola. Per circa 18 mesi buona parte degli studenti (specie gli adolescenti) ha usufruito della Didattica A Distanza.
Modalità didattica con i suoi pro e i suoi contro ma che non può, per nessuna ragione al mondo, sostituire la didattica classica; se da un lato ha permesso nei mesi critici della pandemia di non tagliare quel filo educativo studenti-docenti, dall’altro ha certamente lasciato strascichi negativi nei primi. Molti si sono disabituati ad affrontare una verifica scritta o un colloquio orale alla cattedra. Quest’anno, con il rientro a scuola, si spera definitivo, le inefficienze della DAD si sono palesate, specie negli studenti restii allo studio.
Gli studenti che hanno maggiormente subito le conseguenze negative della didattica a distanza sono senza dubbio i ragazzi, tra cui lo scrivente, che dovranno affrontare l’anno che li porterà alla maturità senza sapere ancora le modalità del tanto atteso esame.
L’appello che, a nome degli studenti, sento di dover fare, è che il governo e il ministro competente Patrizio Bianchi decidano al più presto come quest’anno sarà strutturato l’esame di maturità, tenendo conto del fatto che gli effetti negativi della DAD hanno segnato inesorabilmente l’ultimo triennio del nostro percorso, impedendo di prepararci al meglio per affrontare un esame in forma canonica.
Dunque, alla luce delle considerazioni fatte auspico, una decisione tanto celere quanto saggia da un uomo di scuola quale è il ministro dell’istruzione Bianchi.