Tradizione e innovazione: gli ingredienti del successo di Antonio Carneli
La Locride eccellente fa parlare di sé in tutta la provincia. Ad attirare l’attenzione dei colleghi di Strill, in questo caso, è stato Antonio Carneli, maestro pasticcere di Sant’Agata del Bianco che ha ripercorso sulle colonne del quotidiano online la storia della sua passione per l’arte dolciaria.
Carneli, infatti, porta avanti da anni un progetto nel quale si sono unite la manualità e l’originalità, la ricerca e la sperimentazione, dando vita a straordinari capolavori dolciari che stupiscono Enza rinunciare al bagaglio di tradizione e sull’utilizzo del buono del territorio su cui si basa l’essenza stessa del settore dolciario.
«Ho iniziato questo mestiere nel 1990 insieme a mio padre e, dal 2002, la mia vita è tutta una dolcezza – ha raccontato Carneli. – Lavoro in laboratorio per creare delle bontà artigianali che rispecchino la mia terra e, soprattutto, siano gradite alla clientela. Dalla tradizione e dalla mia passione nascono gli Amaretti, croccanti fuori e morbidi nel cuore, dal gusto dolce e delicato, ma anche le paste di mandorla, molto apprezzate da grandi e bambini. Anche se le feste di Natale sono ormai finite ma siamo già pronti per il Carnevale e, tra i prodotti di punta della mia pasticceria, vi sono le chiacchiere tradizionali, con la panna e con la crema.»
A interessare i giornali, ovviamente, è la capacità imprenditoriale di Antonio che ha deciso di non lasciare il suo paesino di 594 abitanti senza rinunciare comunque alla sua indomita aspirazione alla crescita.
«L’auto-imprenditorialità è la leva più affidabile per l’occupazione dei giovani, protagonisti di questo settore che necessita di innovazione e creatività – ha infatti raccontato Carneri ai colleghi di Strill,. – A differenza dei veterani, professionisti che hanno portato l’arte del dolce ai massimi livelli, i giovani pasticceri sono coraggiosi, osano di più consolidando l’unione di due elementi fondamentali: tradizione e modernità. La mia azienda è a conduzione famigliare ma con noi ci sono due dipendenti e spero, un giorno, che uno dei miei tre figli possa continuare questa mia splendida realtà.»
Fonte: strill.it