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Attualità

Le mille contraddizioni del Green Pass

Il rompiscatole

Di Francesco Salerno

Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti: il Green Pass, nato per assicurare agli italiani gli ambienti sicuri e protetti promessi da Mario Draghi, ideato dall’Unione Europea per facilitare gli spostamenti tra Paesi, ha finito con il diventare uno strumento di ricatto atto a portare la gente a vaccinarsi.
Come se non bastasse, l’enorme pressione mediatica atta a santificare il certificato non ha avuto altro effetto a parte quello permettere all’epidemia di continuare a girovagare liberamente.
Di fronte a questo dato sono sempre di più i Paesi che stanno decidendo di annullare il lasciapassare sanitario.
La Spagna, che praticamente non lo ha mai adottato. La Gran Bretagna, che ha da poco annullato ogni restrizione riportando i propri cittadini a vivere normalmente. La Danimarca.
Gli Stati Uniti hanno bocciato il suo utilizzo sul luogo di lavoro, ma la notizia bomba riguarda Israele, dove il governo ha da poco annunciato di voler cancellare il Green Pass dichiarando che “non ha nessuna logica sanitaria”. A questo punto vi domanderete: “E noi in Italia?”
Possiamo affermare che noi in Italia stiamo andando in leggera controtendenza…
Difatti, i nostri governanti stanno discutendo addirittura di rendere il Green Pass illimitato per chi ha fatto la terza dose. Gli altri lo tolgono, noi lo rendiamo eterno…
Forse questo virus agisce in maniera differente da Paese a Paese?
Misteri della Scienza o misteri della Politica?
Rispondere a questa domanda non è facile. Non ci resta che attendere le prossime sorprese che ci riserverà quello che è stato ribattezzato il Governo dei Migliori, anche se, a guardare certe risoluzioni, viene da domandarsi cosa sarebbe accaduto se non fossimo vissuti in un mondo leibniziano

Redazione

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