ADVST
Attualità

Ardore: catena solidale per salvare 11 bambini e 7 donne ucraine

Di Gianfranco Sorbara

Ieri credo di aver contribuito a realizzare il gesto più importante della mia vita. Sono visibilmente emozionato e ancora incredulo. Intorno alle 14 venivo informato che 18 persone, 11 bambini e 7 donne, erano da giorni al confine polacco dell’Ucraina bloccati, e ormai con carenza di viveri e medicine, perché non trovavano un modo per raggiungere l’Italia e ricongiungersi con le loro madri (residenti una ad Ardore e una a Bovalino). Bimbi di due anni, di quattro, donne sole, senza nessuno che li potesse aiutare. Una situazione disperata. Ho contattato la direzione nazionale dell’Associazione Nazionale di Azione Sociale, nella persona del nostro portavoce Antonio Lufrano, perché sapevo di una nostra missione in corso per portare viveri e medicine al confine. Ho provato, sapevo della difficoltà, ma dovevo tentare. Antonio mi ha messo in contatto con gli angeli, perché di angeli si tratta, della sede sarda dell’A.N.A.S. (Claudio e Federica i miei contatti, ma il gruppo era più nutrito, tanto che ancora adesso altri convogli A.N.A.S., dall’Emilia Romagna e dalle Marche, stanno compiendo viaggi per portare lì aiuti umanitari e in Italia i profughi). Loro, senza esitare un attimo, pur trovandosi a quattro ore di auto dal luogo in questione con le loro autoambulanze, in una terra sconosciuta, ormai prossimi alla ripartenza, hanno subito accettato questa missione nella missione e si sono diretti verso il punto di recupero. Da quel momento è iniziato il lavoro, non semplice, di trovare in contemporanea un mezzo che da qui partisse per raggiungere il confine italiano e fare da staffetta ai fratelli sardi. Dopo un turbinio di telefonate ci siamo attivati tutti, ho sentito il mio sindaco, ho sentito il Consigliere Regionale Giuseppe Mattiani, tutti impegnati a cercare un modo immediato per trovare un mezzo idoneo a trasferire queste 18 persone dal confine. Di domenica, con le agenzie di viaggio chiuse, nessun pullman di linea che serviva Trieste (o paesi limitrofi) con la Calabria era difficile rintracciare chiunque. Insomma, era un continuo provare, riprovare, tentare senza successo. Alla fine, mentre i volontari sardi dell’A.N.A.S., tra neve e strade di montagna, si avvicinavano ai nostri fratelli ucraini, intorno alle 17:30, grazie anche all’amico Venturino, abbiamo trovato a Stalettì il mezzo idoneo che, dopo pochissimi minuti è partito dalla Calabria per andare incontro al convoglio che sta scendendo dalla Polonia. E allora la tensione di quelle ore si è trasformata in gioia e lacrime. Non c’è opera più bella al mondo di questa. Sapere queste persone in salvo e dirette verso i propri cari, sapere che l’Italia, quella vera, è quella rappresentata dai volontari sardi dell’A.N.A.S., da tutti i calabresi che si sono attivati per trovare un mezzo di trasporto, da tutti gli amici che stanno chiamando per avere notizie, insomma, avere contezza di questo, mi rende più speranzoso per il nostro futuro. Il nostro non sarà un futuro di guerra, ma sarà un futuro di solidarietà e amore. Perché il bene vince sempre.
Grazie ancora a tutti. Ho buttato queste poche righe per fotografare le emozioni del momento e cercare di non dimenticare nulla…


Edil Merici

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button