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Costume e Società

Cuncetta

Di Vincenzo Guerrisi Parlà

Concetta

Mara Cuncetta, fu ‘nte scumpigghj…
si vitti vedeva cu quattru figghj
e, ‘nte lavuri chi furu tanti,
jettau sangu mi tira avanti.
Peppi, u ‘cchjù randi, partiu sordatu,
‘maru contrari, scarzu, spogghjatu.
Scoppiau a guerra e ‘cchjù non tornau
e, amara Cuncetta si pezziau.
Nesciu paccia, fici na fini
‘mmenzu a doluri, doluri e spini.
Attra parola i dici non seppi,
moriu gridandu, chjamandu a Peppi!

Povera Concetta visse tra tanti scompigli
poiché si ritrovò vedova con quattro figli
e nei lavori che furono tanti
sputò sangue, per tirare avanti.
Peppe, il più grande, partì soldato,
povero ragazzo, scalzo, spogliato.
Scoppiò la guerra è più non tornò
e, la povera Concetta di dolore si consumò.
Divenne pazza, fece una brutta fine
in mezzo a dolori, dolori e spine.
Altra parola dire non seppe,
morì gridando, chiamando a Peppe!

Tratta da Caratteri. I Tipi di Vincenzo Guerrisi Parlà – Pellegrini, Cosenza 2016

Il commento di Marinella Guerrisi

In occasione dell’appena trascorsa festa delle donne conosciamo e celebriamo Concetta.
Bussiamo piano alla sua porta, con il rispetto che merita, per difendere il suo doloroso privato, che è quello di tutte le donne che subiscono il dramma della Guerra.
Qui è lo strazio di una madre che si leva… a testimoniare che, in ogni tempo, l’orrore della guerra  accomuna tutti. Sia i vincitori… sia i vinti!

Foto: cosenzaduepuntozero.it


Edil Merici

Redazione

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