Costume e Società
In pienezza
Di Luisa Totino
Ho vissuto la fine,
perché alle sofferenze dell’uomo
volevo essere affine.
Non ho sprecato
nulla del momento,
il pianto, lo sgomento
e ogni annientamento.
Così un nudo legno
diventò fecondo
e della salvezza pegno.
Dalle mie braccia l’amore fece breccia
nella terra straccia,
bramosa di una giusta e vera traccia,
che le malevolenze taccia.
Quel che pone l’accento sull’evento, però,
non è la meraviglia
della mia vita che si risveglia
in un tempo remoto,
in un luogo, nella memoria,
quasi ignoto,
ma la sua presente continuità
nelle mille difficoltà.
È speranzoso appiglio,
per alimentare in voi un fermo cipiglio
contro il maligno,
e con fierezza e coraggiosa mitezza
convertire ogni avversità e finitezza
in una vita in pienezza!