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Costume e Società

La Calabria tra criticità e speranze per il futuro


Edil Merici

Di Tessa Cuppari – Liceo Classico Ivo Oliveti di Locri

Rispetto ad altre regioni, la Calabria è sempre stata una delle più arretrate nello sviluppo e con il più alto tasso di disoccupazione e, di recente, è stata inoltre decretata regione più povera d’Italia. Un vero peccato, considerate le numerose risorse che spesso non vengono pienamente sfruttate e, di conseguenza, non vengono prese in considerazione per stilare questo genere di statistiche. Agli occhi di chi viene da fuori, infatti, la Calabria è una regione vecchia e povera, che trova la sua ragion d’essere solo durante la stagione estiva, quando cioè diviene meta di famiglie provenienti da tutto il mondo.
Criticata da molti, la nostra regione ha sempre avuto difficoltà nel mettersi al passo anche delle altre regioni meridionali ma, se adeguatamente pubblicizzata dalle istituzioni, potrebbe primeggiare per bellezza e ricchezza dei patrimoni archeologici e della costa, centro d’eccellenza dell’agroalimentare e persino in alcuni settori economici.
Purtroppo sono poche le persone che ancora oggi credono in un futuro prospero per la Calabria e i giovani, gli unici in grado di salvarla veramente, tendono a scappare, abbandonando questi territori a loro stessi.
Per poter riqualificare la Calabria, ovviamente, bisognerebbe ottimizzare lo sfruttamento del suo punto forza: il settore turistico. Un’azione possibile se si cercasse di potenziare le strutture ricettive anche attraverso un utilizzo sapiente delle nuove tecnologie e di internet. Affiancare nuove strutture all’avanguardia a quelle già presenti, attirerebbe infatti l’attenzione sia dei residenti, sia dei visitatori.
Un’opportunità sulla carta possibile grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che potrebbero essere fondamentali per il recupero della regione.
Ma si riuscirà davvero a sfruttare questa occasione?

Redazione

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