Di Massimo Pedullà
Donna di garbo e di grazia,
che l’àncora
di tutto il mio esser sei.
Donna di sapere
che in me trapassi,
e senza veli vivi.
Donna, che se per te un dì dovessi,
l’esser mio stesso annullandolo
frantumerei,
in fondo che cos’è il vivere,
se non solo un passar terreno,
che come un soffio leggero
sfiorandoti ti passa accanto,
e tu lo vivi sol se ami
e sol chi amando vive,
in eterno amor tramanda.