Il turista fai da te e l’assenza di regole e controlli
Di Giuseppe Valentino – Segretario Regionale FILCAMS CGIL
Se in Calabria esistesse un assessore regionale al Turismo impegnato a fare l’assessore più che il turista fai da te, probabilmente non leggeremmo di certe notizie che all’avvio della stagione balneare fanno venire quella che in vernacolo calabrese si chiama a frega cu friddu (la febbre con il freddo).
Per fortuna c’è la Guardia di Finanza, che ringraziamo per il grande lavoro che, con crescenti difficoltà, svolge in Calabria per salvaguardare e tutelare la legalità e il patrimonio pubblico.
L’ultima scoperta riguarda un Lido balneare che avrebbe allargando più del doppio lo spazio che aveva avuto concessione – l’ennesimo schiaffo perpetrato ai danni del patrimonio pubblico – dimostrando come manchino regole e controlli; mentre il dibattito pubblico si concentra su altro.
Un fallimento gli Stati Generali del Turismo, che possono essere classificati come una assemblea autopromozionale senza un minimo di concretezza, elemento necessario a superare problemi strutturali e atavici legati al settore (logistica, mobilità, servizi, depurazione e via discorrendo) per non parlare del confronto tanto evocato dall’assessore sul piano strategico del Turismo che la Regione Calabria ha appaltato a una società esterna.
Quale confronto, dunque? Con chi?
Temiamo che l’atteggiamento spocchioso e autoreferenziale della politica e delle Istituzioni calabresi non porterà a nulla di buono, al massimo si viaggerà sull’onda del vento d’estate sperando che la voglia di vacanze porti molti turisti alle nostre latitudini.
Senza una seria strategia sul Turismo continueremo a registrare lagnanze da parte degli imprenditori che non trovano manodopera (per poi scoprire fenomeni di sfruttamento medioevali) e si continuerà a governare nella logica del “finché la barca va…”
Ci piacerebbe che il Presidente della Regione Calabria, oltre a sbottare con Orsomarso per i costosi gadget promozionali, facesse il mestiere che gli compete chiedendo, un po’ alla Gregorio De Falco al suo assessore di “tornare a bordo” per costruire un confronto proficuo, costruttivo e di merito con le parti sociali.